Marquez Roca si presenta «Convinto della crescita»

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Marquez Roca si presenta «Convinto della crescita»

“Mi piace praticare il gioco con tanti passaggi e molto possesso palla, ma non disdegnerò di adattarmi ai giocatori che avrò a disposizione e alle caratteristiche della Prima Lega”. Questo il pensiero del neoallenatore dell’Istra 1961, Manolo Marquez Roca, presentato alla stampa due settimane dopo il suo insediamento. Al suo fianco c’erano il direttore sportivo Pepe Calderon e il team manager, anche impegnato a fare il traduttore, Davor Radmanović.

Il diesse Calderon ha spiegato come Marquez sia stato subito la prima scelta per la panchina della squadra polese anche per il suo bagaglio d’esperienza. Marquez ha guidato le seconde squadre dell’Espanyol e del Las Palmas, mentre l’anno scorso ha allenato pure in Primera avendo guidato il Las Palmas per sei partite nella massima divisione spagnola. “Sono convinto che cresceremo sia come squadra che come qualità dei singoli”, ha aggiunto Calderon.
“Il mio croato è ancora approssimativo, l’inglese è ancora peggio e pertanto oggi parlerò in spagnolo”, ha detto in lingua croata Marquez prima di rispondere alle domande dei cronisti. “Quanto conosco la Prima Lega croata? Sono a buon punto, ho visto molti filmati video, mi sono informato chiedendo lumi ad Aita, che ha guidato il Rudeš nel campionato scorso e ho parlato spesso con Darko Raić Sudar, il quale era al timone dell’Istra 1961 nella passata stagione e che ora è uno dei miei assistenti”.
Al tecnico è stato ovviamente chiesto dove possa arrivare questa squadra. “In Croazia ci sono Rijeka, Dinamo e Hajduk davanti a tutti, l’Osijek poco dietro, mentre per le altre squadre l’importante è salvarsi. Anche il nostro obiettivo è quello di disputare un campionato senza stress e di raggiungere la salvezza quanto prima. Mi chiedete se i calciatori sono qui soltanto di passaggio? Io mi concentro esclusivamente sull’oggi e sul domani, il futuro remoto non mi interessa”, ha aggiunto Marquez. A proposito dell’oggi, l’allenatore si è detto soddisfatto di come lo stiano seguendo sia la società che i giocatori. “Tutti lavorano bene e tutti sono a disposizione per fare quanto meglio: questo è sicuramente un buon viatico”.
Queste invece le impressioni sulla città… “Pola è bella, e poi c’è il mare. D’estate il clima è simile a quello della mia Barcellona, mentre d’inverno, mi dicono, fa un po’ più freddo. A me va bene tutto”, ha concluso Marquez, aggiungendo che per quanto concerne i Mondiali di calcio spera in una vittoria della Croazia.
Incalzato dai giornalisti, Calderon ha annunciato che è in cantiere l’arrivo di altri 4-5 calciatori. Se il mercato dovesse offrite altri spunti, si cercherà ovviamente di approfittarne. Come si è approfittato del resto per il laterale Arona Sanè, il senegalese che l’anno scorso ha debuttato nella squadra seniores dell’Atletico Madrid. “Evidentemente il suo arrivo a Pola significa che crede nel progetto”, ha spiegato Calderon. Intanto da venerdì prossimo la squadra polese effettuerà un mini collegiale di cinque giorni in Slovenia, dove disputerà anche alcune amichevoli.

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