Cernogoraz e Ravalico: ora il pass olimpico

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Cernogoraz e Ravalico: ora il pass olimpico
Foto Facebook/Comitato olimpico croato(Hrvatski Olimpijski Odbor)

Al Wroclaw Shooting Centre di Breslavia, in Polonia, Giovanni Cernogoraz, Francesco Ravalico e Anton Glasnović hanno conquistato l’oro nel tiro a volo a squadre regalando alla Croazia la quarta medaglia più splendente della storia in questa specialità, che non fa parte del programma olimpico.
Curiosamente l’unico componente che dal 2012 e fino a domenica, 2 luglio 2023, era sempre in pedana sulla linea di tiro è stato il 40.enne cittanovese Cernogoraz, che in Polonia ha conquistato la 26ª medaglia nei grandi eventi, la metà delle quali del metallo più prezioso. L’oro di domenica scorsa è il primo ai Giochi europei dopo che nella seconda edizione a Minsk, nel 2019, aveva chiuso al sesto posto la gara individuale. L’età d’oro per Cernogoraz ha avuto inizio nel suo anno… d’oro, il 2012: a Larnaca, a Cipro, prima vince il suo unico titolo europeo individuale e poi, assieme ai due fratelli Glasnović, Anton e Josip, conquista il primo oro a squadre della storia per la Croazia. Il 6 agosto, al Royal Artillery Barracks di Woolwich, corona un anno straordinario conquistando il titolo olimpico nella sesta serie di spareggio con l’italiano Massimo Fabbrizi, un risultato che gli vale il primo posto anche nel ranking ISSF a fine stagione e il premio di miglior sportivo della Croazia.
L’anno seguente a Suhl, in Germania, il terzetto bissa l’oro, mentre nel 2014 a Tatárszentgyörgy, in Ungheria, arriva il bronzo. Dopo la delusione dell’Europeo di Pragersko nel 2015, chiuso lontano dal podio, nel 2016 ecco il terzo oro, in Italia, a Lonato del Garda, dove Kristijan Kancelar sostituisce Anton Glasnović. Nel 2017 tocca a Marko Germin sostituire Anton, a Baku, e in Azerbaigian arriva l’argento. Nel 2019 Cernogoraz, dopo aver vinto 3 ori, 2 argenti e un bronzo cede il posto a Marko Germin, che festeggia l’argento con i fratelli Glasnović. Mentre nel 2020 l’Europeo viene cancellato causa l’emergenza Covid, nel 2021, a Osijek, la Croazia è fuori dal podio, ma nel 2022, dove tutto ebbe inizio, cioè a Larnaca, è ancora una volta d’argento con Cernogoraz che causa indisposizione cede il posto al cugino Francesco Ravalico, alle prime gare internazionali che non si emoziona dimostrando che il decimo posto nella gara individuale non è casuale e la piazza d’onore alle spalle dell’Italia è la conferma che l’allora 28.enne di Villanova ha fatto bene a sacrificare la sua carriera di calciatore, che era stata interrotta causa un infortunio al ginocchio, con il tiro a volo e il quarto posto, ai piedi del podio nella gara individuale di venerdì scorso, ne è la conferma.

Una questione tra… cugini

Ora la Croazia, dopo i fratelli Glasnović, Josip campione olimpico a Rio de Janeiro 2016 e Anton, vicecampione mondiale a Lima nel 2013, si ritrova in casa i due cugini di primo grado Giovanni Cernogoraz e Francesco Ravalico, con il primo che può andar fiero di aver “creato” in casa un campione cresciuto nell’incubatore dell’Accademia di tiro di Unione Italiana presso il centro di tiro a Businia, alle porte di Cittanova, la casa del club Gusar di cui è presidente papà Valter Cernogoraz, che ovviamente è doppiamente soddisfatto per l’oro che lo ripaga dei tanti sacrifici che la società ha fatto negli ultimi tre anni per garantire a tutti i soci la possibilità di allenarsi con frequenza nonostante le difficoltà nel reperire i fondi necessari per comprare i piattelli e le pallottole. Ieri, comunque, in Istria si è fatto festa grazie ai due connazionali di Cittanova e Villanova che tengono alto il nome della CNI.

Gli esami non finiscono mai

Ma già dalla giornata odierna si ritorna al lavoro in pedana, sognando di andare alle Olimpiadi di Parigi nel 2024 dove per esserci ci sono ancora poche occasioni: ad agosto il Mondiale a Baku mette in palio ben 4 posti, a settembre l’Europeo classico di Osijek uno solo. Cernogoraz sta vivendo il quinto ciclo quadriennale a cinque cerchi, nel 2008 e 2020 venne bocciato per un solo piattello, a Londra 2012 si garantì il pass vincendo la tappa di Coppa del Mondo a Pechino nel 2011, mentre per Rio de Janeiro 2016 conquistò il pass nella tappa di Coppa del Mondo a Gabala nel 2015. Ravalico sta affrontando il primo ciclo preolimpico e per lui ogni gara è un’occasione per crescere. Considerando che finora solo gli Stati Uniti hanno fatto il pieno di pass, due, con Italia, Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Svezia, India e Taiwan oltre alla Francia, qualificata di diritto, i posti a disposizione sono ancora 19, con un massimo di 10 tiratori europei che possono garantirsi la partecipazione.
Ecco perché ogni giorno da qui e sino alla fine di settembre non va sacrificato visto che nei prossimi due mesi Cernogoraz e Ravalico avranno l’opportunità di conquistare una delle cinque carte olimpiche ancora a disposizione. Perdere queste due opportunità, ridurrebbe al lumicino le speranze per partecipare alle Olimpiadi 2024.

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