Visignano «Convivenza, un valore aggiunto»

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Visignano «Convivenza, un valore aggiunto»

VISIGNANO | Visignano ha celebrato un significativo anniversario. È trascorso un quarto di secolo da quando la località istriana ha ottenuto lo status amministrativo di comune. Ai festeggiamenti ha partecipato pure il Presidente della Repubblica di Croazia, Kolinda Grabar-Kitarović. Il capo dello Stato è intervenuto lo scorso sabato sera alla seduta solenne convocata in occasione del giubileo dall’Assemblea comunale di Visignano. Durante il suo discorso, soffermandosi sullo spirito di convivenza che contraddistingue l’Istria, Kolinda Grabar-Kitarović ha menzionato la Comunità nazionale italiana.

“Questa è una terra nella quale si sta sviluppando il turismo. Ma non sono solo i turisti a godersi Visignano e le altre località del territorio. Lo stesso vale anche per le tante persone che considerano l’Istria uno dei migliori luoghi in Europa per ammirare la volta celeste”, ha dichiarato Kolinda Grabar-Kitarović, riferendosi a uno dei vanti di Visignano, l’Osservatorio astronomico diretto da Korado Korlević. “Sono queste alcune delle ragioni – ha proseguito – che spingono tanti stranieri e anche tante persone provenienti da altre parti della Croazia a stabilirsi in Istria”. “Ciò parla di voi, che non solo vi premurate di salvaguardare con orgoglio il patrimonio culturale, la natura e la storia della vostra stupenda terra, ma che coltivate anche la ricchezza della convivenza tra il popolo croato e la minoranza italiana”.

Decentramento e patriotismo

Il presidente della Repubblica ha parlato dell’importanza del processo di decentramento, esprimendo un parere critico sulle sollecitazioni dei circoli che spingono affinché vengano sopressi i piccoli comuni. Kolinda Grabar-Kitarović, al contrario, ha espresso il parere che i piccoli centri abbiano un grande potenziale. “Un Paese può considerarsi forte e di successo se contraddistinto da uno sviluppo equilibrato di tutte le sue aree. Di conseguenza, abbiamo bisogno della stessa unità che abbiamo dimostrato alcuni giorni fa nell’accogliere la nazionale di calcio, quando abbiamo dato dimostrazione dell’unità e del patriottismo del quale abbiamo bisogno”, ha rilevato Kolinda Grabar-Kitarović.

Crescita demografica

Il discorso del presidente della Repubblica, è stato preceduto da un intervento del sindaco di Visignano, Angelo Mattich. Il primo cittadino ha ricordato che il Comune di Visignano è stato istituito nel 1993. Fino a quel momento Visignano aveva funzionato nell’ambito dell’allora Comune di Parenzo. Tuttavia, ha ammesso Mattich, è nel 2005 che il Comune di Visignano ha maturato tutte le condizioni per potersi considerare veramente autonomo, ossia non dipendere più da Parenzo. Uno dei maggiori motivi di vanto del sindaco riguarda i dati attinenti all’andamento demografico. Stando ai dati ufficiali l’area di Visignano (circa 2.200 abitanti) ha registrato un incremento della popolazione del tre per cento nell’ultimo ciclo statistico.

Ricordato Erminio Frleta

Nel corso dell’accademia solenne, alla quale hanno preso parte numerose autorità, sono stati consegnati i riconoscimenti conferiti dal Comune alle persone e alle società meritevoli. Tra i premiati figura (postumo) Erminio Frleta, ex sindaco di Visignano ed ex presidente della locale Comunità degli Italiani. L’ingegner Frleta, lo ricordiamo, fu per diversi mandati consigliere dell’Assemblea dell’Unione Italiana; per più volte membro e presidente del Comitato dei garanti, d’appello e di controllo dell’UI e per due mandati membro del Consiglio della minoranza italiana della Regione Istriana. Sono stati insigniti della Targa del Comune di Visignano pure gli ex sindaci Anton Hrvatin, Nevija Poropat e l’attuale primo cittadino Angelo Mattich, nonché l’Azienda agricola a conduzione familiare (OPG), Andrea Cossetto. A loro volta, il parroco Dariusz Szymanski, Đurđica Bonaca, Stjepan Lukačić, Vesna Gašparini e Nada Šimonović sono stati insigniti di un diploma di benemerenza. Un diploma per i meriti scolastici è stato conferito agli alunni Luka Dobrilović, Arijan Radovan, Paola Radovčić, Emili Serblin e Mirjam Trogrlić.

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