Viaggio multiculturale dall’ottica delle etnie

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Viaggio multiculturale dall’ottica delle etnie

VENEZIA | È stato presentato ieri a Venezia, nella sede della Regione Veneto, il progetto strategico “PRIMIS Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze – Večkulturno popotovanje med Slovenijo in Italijo skozi prizmo Manjšin”, finanziato a valere sul Programma Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti il presidente dell’Unione Italiana e Project Manager del Progetto PRIMIS, Maurizio Tremul, Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità sociale e alle Minoranze linguistiche della Regione Veneto, Antonella Manca, direttore centrale della Direzione Centrale cultura e sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Robert Hojc, segretario di Stato presso il Ministero per gli sloveni nel mondo e nei Paesi contermini della Repubblica di Slovenia, Ksenija Dobrila, presidente della SKGZ e Walter Bandelj, presidente della SSO.

Si è concluso pure nel Palazzo regionale, il I Kick-off Meeting del progetto strategico “PRIMIS Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze”, che si è tenuto dopo la conferenza stampa. Il progetto PRIMIS è stato presentato nel dettaglio e nei suoi vari WP (Work Package) dal presidente dell’Unione Italiana e Project Manager del Progetto PRIMIS, Maurizio Tremul. È seguita quindi la presentazione dei partner coinvolti e del loro ruolo nel progetto stesso: Marko Gregorič, per l’Unione Italiana, Lead Partner – PP1; Martin Lissiach, PP2, per l’ATS – Associazione temporanea di scopo con capofila l’Associazione EUPRO; Maria Elisa Munari, PP3, per la Regione Veneto, Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR U.O. Cooperazione Internazionale; Andrea Bartole, PP4, per la Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana di Capodistria; Antonella Manca, PP5, per Direzione Cultura e Sport del Friuli Venezia Giulia; Jessica Štoka, PP6, per la SDGZ – Unione Regionale Economica Slovena di Trieste; Dejan Iskra, PP7 dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo RRA Zeleni Kras di Pivka; Katarina Ceglar, PP8 della TGZS – Camera Turistico-Alberghiera della Slovenia; Viviana Ferrario, PP9, per il Centro Studi Transfrontaliero del Comelico e Sappada; nonché Cinzia Gozzo e Elena Debortoli, Assessore Comune di San Michele al Tagliamento, PP 10, per il GAL Venezia Orientale.
Il presidente dell’Unione Italiana ha sottolineato che il progetto nasce dalla pluridecennale e proficua collaborazione tra la CNI e la Comunità nazionale slovena in Italia che hanno comunemente ideato, scritto e realizzato decine di progetti europei portati a termine con grande successo e rilevanza. Tremul ha ricordato che si è voluto tenacemente che tra i Progetti strategici del Programma Interreg Italia-Slovenia 2014-2020 fosse inserito pure uno incentrato sulle minoranze e sulle comunità autoctone.

Un partenariato ampio

Il partenariato è ampio e coinvolge le Regioni del Veneto e Friuli Venezia Giulia in Italia e la Slovenia. Il capofila progettuale è l’Unione Italiana con sede a Capodistria.
L’area di realizzazione del progetto è per sua natura multiculturale e multilinguistica, con la presenza delle minoranze nazionali slovena e italiana e di altre comunità linguistiche (cimbri, ladini, friulani). Il progetto PRIMIS intende favorire una nuova percezione dell’identità multiculturale e multilinguistica dell’area di programma sia per i turisti, sia per i residenti. L’obiettivo è infatti trasferire nel settore turistico e della promozione del territorio transfrontaliero le peculiarità delle comunità autoctone in termini di cultura e lingua sia nei suoi aspetti materiali e immateriali. È previsto l’utilizzo di strumenti innovativi che privilegiano l’interattività con il visitatore dei luoghi interessati dal Progetto, attraverso anche la realizzazione di centri multimediali in grado di presentare le peculiarità del territorio.
La presenza di Comunità nazionali minoritarie autoctone e di minoranze linguistiche – italiani in Slovenia, sloveni nell’FVG, cimbri, ladini e friulani in Veneto – rende quest’area particolarmente unica e riconoscibile. Esse sono un valore aggiunto del territorio, contribuiscono ad arricchirlo e a diversificarlo culturalmente e linguisticamente. Non sono più un problema ma un’opportunità, una risorsa.

Presenza su Internet

Il progetto prevede la creazione di un sito web, di profili FB, Instagram, Twitter e YouTube dedicati e di tutta una serie di strumenti multimediali (3 filmati Story Telling), digitali, innovativi (ICT) e tradizionali di comunicazione e informazione (newsletter, conferenze stampa, articoli sui media, eventi, ecc.), tesi a promuovere turisticamente l’intera area, facendo leva proprio sulla sua multiculturalità e sul suo plurilinguismo. Il progetto prevede l’analisi, la sistematizzazione, la mappatura e la catalogazione del patrimonio culturale mobile e immobile e di quello immateriale dell’AP, con la creazione di una piattaforma multimediale e di un’applicazione digitale.

Una guida turistica modulare

Sarà realizzata una guida turistica modulare dedicata alla CNI, alla Comunità slovena, ai cimbri e ai ladini, degli itinerari (8) e pacchetti turistici transfrontalieri digitali integrati e plurilingui, degli eventi culturali, una mostra itinerante virtuale sul patrimonio immateriale delle Comunità autoctone e sul dialogo interculturale quale valore aggiunto per il turismo,
la partecipazione a fiere internazionali (BIT Milano e F.RE.E Monaco), ecc. Sarà realizzato un dizionario multimediale della terminologia turistica. Saranno formati 10 giovani Ambasciatori culturali (GAC), corsi formativi, seminari e workshop dedicati ai giovani delle scuole sul tema delle peculiarità culturali dell’AP per la diffusione dei valori della multiculturalità, nonché dei workshop per accompagnatori turistici.

Eventi e Centri multimediali

Saranno organizzati due eventi: uno a Capodistria in occasione del MIFEST, il Festival della CNI, mentre a Postumia si terrà il primo Festival transfrontaliero delle comunità linguistiche autoctone dell’area. Saranno realizzati quattro Centri multimediali delle lingue e culture autoctone a Capodistria, Trieste, Comelico, Bibione e 3 Info-corner a Trieste, Postumia e Lubiana.

Recupero di Palazzo Gravisi-Buttorai

A Capodistria è previsto il recupero di un palazzo storico con alta valenza architettonica, Palazzo Gravisi-Buttorai, fulgido esempio di architettura barocca, registrato nell’elenco dei beni culturali del Ministero della Cultura della Slovenia. Il Palazzo diverrà sede del Museo multimediale e virtuale della CNI e farà parte della rete stabile di presentazione del patrimonio culturale e linguistico delle Comunità autoctone dell’area.
Nel suo intervento l’assessore Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza dell’inserimento nella programmazione delle minoranze linguistiche per farle interagire e farle diventare un patrimonio comune.
Il segretario di Stato Robert Hojc ha rilevato che il progetto avrà un impatto importante anche sul turismo. Primis, ha aggiunto è un esempio eccellente di cooperazione tra due Paesi e della Slovenia con FVG e Veneto.
Antonella Manca, direttore centrale della Direzione Centrale cultura e sport dell’FVG: ha evidenziato che questo è un progetto che l’Assessorato alla cultura sostiene con convinzione, nella valorizzazione delle culture e dell’autonomia regionale che si fonda anche proprio sulla presenza delle minoranze.

Promozione delle minoranze

Ksenija Dobrila ha rilevato l’importanza della promozione per le minoranze della propria storia, cultura, lingua, tradizioni e patrimonio materiale e immateriale. Walter Bandelj ha infine dichiarato: “Conosciamo le due lingue e ci conosciamo: quando ci incontriamo ognuno di noi parla la propria lingua e ci comprendiamo. Dobbiamo continuare a lavorare e cooperare su questa strada”.

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