Maribor, Slovenia-Italia. Spazio, ultima frontiera (foto e video)

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Maribor, Slovenia-Italia. Spazio, ultima frontiera (foto e video)

L’avventura italiana nello Spazio iniziò nel dicembre del 1964 con il lancio del satellite San Marco 1. L’Italia diventò il terzo Paese, dopo Usa e Urss, a mettere in orbita un satellite artificiale interamente realizzato a livello nazionale. Oggi l’Italia vanta un settore aereospaziale all’avanguardia. Il Paese occupa i primissimi posti nella graduatoria mondiale per quanto riguarda gli investimenti pubblici nel settore ed è uno dei rari Stati a poter fare affidamento su un’agenzia spaziale nazionale con investimenti superiori al miliardo di dollari. In altre parole l’Italia è uno dei principali attori del settore. Per celebrare le eccellenze italiane in questo campo il governo di Roma ha istituito nel 2021 la Giornata nazionale dello Spazio. Un’iniziativa volta a sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sui contributi che la scienza e la tecnologia applicate allo Spazio portano al miglioramento della condizione umana e a far comprendere i benefici che dalle attività spaziali arrivano nella vita di tutti i giorni; come pure sull’importanza del settore aereospaziale per l’economia italiana.

Per valorizzare tali competenze e verificare le possibili sinergie con il sistema sloveno, l’Agenzia Ice di Lubiana, sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia in Slovenia, ha organizzato nell’ambito di tale celebrazione un simposio (moderato da Ivo Michele Polacco, consigliere dell’Ambasciata italiana a Lubiana) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), nel corso del quale sono state presentate le eccellenze della filiera industriale e della ricerca aerospaziale italiane. L’evento si è tenuto oggi, martedì 17 gennaio, alla Facoltà di Elettrotecnica, Calcolo e Informatica (Feri) dell’Università di Maribor ed era rivolto principalmente a ricercatori e studenti (che non hanno lesinato domande ai relatori) della Facoltà, nonché a rappresentanti delle imprese slovene. L’Ateneo sloveno è un centro di eccellenza, in cui sono progettati i nanosatelliti Trisat  che hanno già preso parte, insieme all’Italia, a due missioni dell’Agenzia spaziale europea (Esa).

Prima dell’inizio del simposio l’Ambasciatore Campanile e il sindaco di Maribor Arsenovič, hanno inaugurato nell’atrio della Facoltà – alla presenza del Console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello, e Mario Steffè, presidente della Comunità degli Italiani “Santorio Santori” –la mostra Looking Beyond, promossa dal Ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale insieme all’Asi e Telespazio/e-Geos. Attraverso una serie di stupefacenti immagini satellitari, la mostra presenta la bellezza intrinseca della Terra attraverso la lente del sistema di satelliti italiani Cosmo -SkyMed. L’esposizione offre per una settimana un’opportunità di riflessione sul contributo delle tecnologie satellitari all’osservazione della Terra, alla promozione dello sviluppo sostenibile e alla tutela del patrimonio naturale e culturale. L’esposizione curata da Filippo Maggia. Si ricorda che la mostra a Fiume è stata inaugurata nel dicembre scorso e può essere ammirata al Centro astronomico fino al 31 gennaio, mentre a Capodistria dovrebbe essere allestita agli inizi di febbraio (Mario Steffè è giunto a Maribor per concordare gli ultimi dettagli dell’esibizione)

Ciccarelli (Asi): «Importanze collaborazione»

“Siamo molto contenti di celebrare la Giornata italiana dello Spazio in Slovenia. Lo siamo perché abbiamo delle collaborazioni in piedi”, ha detto Silvia Ciccarelli dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), sottolineando l’obiettivo della ricorrenza e il fatto o che lo Spazio ormai è materia di responsabilità della Presidenza del Consiglio. Ciccarelli ha osservato che in Friuli Venezia Giulia è in fase di costituzione un distretto aereospaziale (a livello Alpe Adria) che potrebbe favorire la cooperazione italo-slovena in questo settore. Una collaborazione le cui maggiori opportunità si riscontrano forse nella sfera della tecnologia, dell’osservazione della Terra e dell’esplorazione spaziale robotica.

L’Ambasciatore Campanile: «Slovenia, piccola nelle dimensioni ma grande nell’innovazione»

“L’Italia è il terzo Paese al mondo dopo Urss e Usa a lanciare un proprio satellite”, ha ricordato l’Ambasciatore Carlo Campanile. “Su questo si è sviluppata una tradizione nel settore dell’aereospazio che ci vede tra i Paesi leader nel settore e che crea le permesse, crediamo, per una efficace e solida collaborazione futura con la Slovenia. Un Paese che ha sviluppato in questi anni una tradizione in questo settore”. “La Slovenia è forse un Paese piccolo nelle dimensioni e in termini di popolazione, ma grande nell’innovazione e nella ricerca”.

Il servizio completo sulla Voce in edicola mercoledì 18 gennaio, o in formato digitale. Clicca qui e abbonati.

 

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