Un viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia

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Un viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia

Si intitola PRIMIS – Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze (Večkulturno popotovanje med Slovenijo in Italijo skozi prizmo manjšin), il nuovo progetto stategico finanziato dal programma di cooperazione europea (Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020) che interessa direttamente le minoranze dell’area trasfrontaliera italo-slovena. Il valore complessivo del progetto che punta a valorizzare il turismo e supera i 2,8 milioni di euro, prenderà il via nel gennaio 2019 e avrà una durata di 36 mesi (la conclusione è prevista il 31 dicembre 2021). Si tratta del primo progetto europeo che vede capofila l’Unione Italiana.

Capitalizzare risultati importanti

“Siamo molto soddisfatti della notizia realtiva all’approvazione e al finanziamento del progetto strategico PRIMIS. Si tratta di un lavoro iniziato praticamente quattro anni fa, subito a conclusione del progetto strategico JezikLingua. Era nostra intenzione capitalizzare alcuni importanti risultati già conseguiti con i precedenti progetti europei, dove è stato fatto un grande lavoro in termini di catalogazione dei beni materiali e soprattutto immateriali della Comunità Nazionale Italiana”, commenta il vicepresidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana e responsabile dell’Ufficio Europa dell’UI, Marko Gregorič. “Tanto è stato fatto anche nell’ambito dell’educazione alla diversità culturale e linguistica della nostra area di riferimento, tramite eventi di sensibilizzazione e formazione presso gli istituti scolastici. Senza dimenticare poi la oltre decennale collaborazione con i colleghi della Comunità Nazionale Slovena in Italia”, sottolinea ancora Gregorič, facendo presente che il progetto strategico PRIMIS rappresenta “un imporantissimo traguardo anche per l’Ufficio Europa dell’Unione Italiana a Capodistria”. “Saremo per la prima volta il Lead partner di un progetto cosi importante che vede coinvolti partner istituzionali di primissimo livello come le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia”, dichiara.

Valorizzare il patrimonio culturale

Quanto ai contenuti del progetto, Gregorič annuncia: “Cercheremo di valorizzare in chiave turistica il nostro patrimonio culturale, tramite il restauro e la riqualificazione dell’ala bruciata di Palazzo Gravisi-Buttorai a Capodistria. Questa sarà adibita a Centro multimediale italiano con contenuti espositivi che riguardano la nostra storia, lingua, cultura e tradizioni. Si tratta simbolicamente, per l’Unione Italiana, sia di un punto d’arrivo, sia di un punto di partenza. Con i fondi europei riusciremo così a recuperare un palazzo ad alta valenza storica e culturale, che oltre a ospitare il museo digitale diventerà la sede dell’Unione Italiana, e si tratterà – sottolinea – di una sede di proprietà dell’UI. D’altro canto – aggiunge – la realizzazione di questo Centro multimediale italiano, porrà le basi per un futuro sviluppo delle nostre attività anche in chiave socio-economica. Finalmente anche la Comunità Nazionale Italiana entrerà a pieno titolo tra gli enti impegnati nella promozione turistica in chiave culturale della nostra regione. Si tratta di un progetto fortemente voluto dall’Unione Italiana: un percorso avviato 20 anni fa con l’Istituzione della sede Capodistriana dell’Unione Italiana, impegnata in primo luogo nell’europrogettazione”.

Colllaborazioni e sinergie

Non mancano poi i ringraziamenti e uno particolare va “a tutti coloro che hanno lavorato e collaborato in questo ufficio, grazie anche all’appoggio dell’assemblea dell’Unione Italiana e della Nazione Madre, che hanno approvato lo stanziamento della quota di cofinanziamento del progetto. Ringraziamo, inoltre, la Comunità autogestita costiera della Nazionalità Italiana di Capodistria, con la quale stiamo lavorano intensamente e in sinergia per rendere ancora piu ricca, attraente e funzionale la sede della Comunità Italiana di Capodistria, con l’intento – conclude Gregorič – di promovere in senso più ampio il ricco e variergato patrimonio della CNI in Slovenia e Croazia”.

Il dialogo con la Comunità slovena

Ma facciamo un passo indietro e vediamo di ripercorrere i passaggi compiuti dalla proposta progettuale inoltrata lo scorso 28 marzo alle autorità competenti dall’Ufficio Europa dell’Unione Italiana con sede a Capodistria, in collaborazione con la ditta ‘’Euroservis’’ di Trieste e tutti i partner del progetto. L’obiettivo era non soltanto di valorizzare contenuti turistici ponendo l’accento sulla presenza di minoranze sul territorio, ma anche di rafforzare, sviluppare e ampliare il partenariato che l’Unione Italiana già da anni sostiene con importanti soggetti istituzionali dell’area transfrontaliera oltre all’oramai consolidata cooperazione, specie nell’ambito dell’europrogettazione, con i soggetti istituzionali e rappresentativi della Comunità Nazionale Slovena in Italia.

Palazzo Gravisi-Buttorai

Ora, ottenuto il disco verde, si sa che i complesssivi circa 2,8 milioni di euro saranno suddivisi tra i 10 partner. L’Unione Italiana, che ha candidato il progetto in qualità di Lead partner, disporrà della dotazione finanziaria più cospicua, ovverosia di complessivi 934.828,28 euro. Quasi la totalità di quest’importo sarà destinata alla ricostruzione dell’ala diroccata di Palazzo Gravisi-Buttorai, di proprietà dell’Unione Italiana (Via Fronte di Liberazione n. 6 e 8, 6000 Koper – Capodistria). Lo stabile sarà adibito a Centro multimediale italiano con contenuti museali e digitiali, dedicati a connazionali, giovani studenti e turisti, incentrato sulla presentazione e sulla promozione del ricco patrimonio linguistico, storico, culturale, artigianale e sociale della millenaria presenza italiana sul territorio. Complessivamente il progetto PRIMIS mira alla promozione, in chiave culturale e turistica, dell’area transfrontaliera tra Venezia e la Slovenia occidentale, tramite la valorizzazione delle minoranze nazionali e linguistiche presenti sul territorio. S’instaurerà così una rete di partenariato stabile tra le Comunità Ladine e Cimbre in Veneto, Italiana in Slovenia (e Croazia, in considerazione del principio di unitarietà da sempre sostenuto dall’Unione Italiana) e Slovena in Italia, in grado di aumentare l’attrattività del territorio.

I partner del progetto

L’Unione Italiana, in qualità di Lead partner del progetto coordinerà il partenariato composto da 10 soggetti istituzionali operanti nell’area transfrontaliera. Nello specifico gli altri partner coinvolti sono: l’Associazione temporanea di scopo PROJEKT; la Regione del Veneto – Direzione Relazioni Internazionali; Comunicazione e SISTAR – U.O. Cooperazione Internazionale; la Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana; la Regione Autonomia Friuli Venezia Giulia – Direzione Centrale Cultura, Sport e Solidarietà; l’Unione Regionale Economica Slovena; l’Agenzia regionale di sviluppo Zeleni kras; la Camera del turismo e dell’ospitalità slovena (Turistično gostinska zbornica Slovenije/Tourism and Hospitality Chamber of Slovenia); la Fondazione Centro Studi Transfrontaliero del Comelico e Sappada e il GAL Venezia orientale. Partecipano al progetto inoltre, in qualità di partner associati senza budget, il ministero per gli Sloveni nei Paesi contermini e nel mondo della Repubblica di Slovenia e l’Organizzazione turistica slovena (STO).

Un Centro multimediale italiano in un palazzo storico

La sfida comune dell’area programma alla quale contribuirà il progetto PRIMIS è la “Conservazione, tutela e ripristino del patrimonio culturale e naturale”. L’obiettivo generale del progetto è la valorizzazione del patrimonio linguistico, culturale e naturale delle Comunità nazionali e linguistiche dell’area programma al fine di attrarre la domanda di turismo sostenibile. Quest’area è per sua natura un’area multiculturale e multilinguistica per la presenza delle minoranze nazionali italiana in Slovenia e slovena in Italia e di altre comunità linguistiche (cimbri, ladini, friulani) che la rendono unica rispetto ad altri territori in Italia e in Slovenia. Il cambiamento che il progetto porterà sarà una nuova percezione dell’identità multiculturale e multilinguistica sia per i turisti sia per i residenti.
Gli output principali sono la realizzazione di quattro Centri multimediali di divulgazione delle specificità e peculiarità delle comunità linguistiche autoctone, di cui uno prevede il recupero di una palazzo storico con alta valenza architettonica a Capodistria (Palazzo Gravisi-Buttorai); una piattaforma multimediale e una guida digitale; la valorizzazione e promozione di eventi culturali; attività informative e formative per target group specifici. I beneficiari sono: turisti, residenti, giovani, PMI, partner del progetto.

L’approccio che si prevede di adottare è di trasferire nel settore turistico e della promozione del territorio transfrontaliero le peculiarità multiculturali e multilinguistiche delle comunità autoctone con l’utilizzo di strumenti innovativi, interattivi e multimediali con realtà immersiva e virtuale nei Centri multimediali. L’approccio andrà oltre le attuali prassi del settore (mare-montagna) perché contribuirà a creare prodotti turistici basati sul patrimonio culturale e linguistico. La cooperazione transfrontaliera è necessaria, perché mette insieme le diversità e le peculiarità legate alla multiculturalità e multilinguismo creando un’immagine unica. Il progetto è originale perché considera il patrimonio culturale materiale ed immateriale delle Comunità nazionali e linguistiche autoctone come valore aggiunto per un’attività economica, il turismo culturale e sostenibile.

Approcci innovativi

Con PRIMIS si punta anche a introdurre approcci innovativi sviluppati dalle minoranze nazionali e linguistiche e da enti pubblici, per la promozione del multiculturalismo e del multilinguismo con particolare riguardo alle giovani generazioni, allo scambio di buone pratiche al fine di sviluppare attività multiculturali, con l’obiettivo di incrementare l’attrattività turistica e culturale del territorio.

 

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