TRIESTE | “La Regione Friuli Venezia Giulia pone massima attenzione alla tutela delle minoranze e di conseguenza si augura che, all’interno della legge di Stabilità nazionale, alle testate giornalistiche edite nelle lingue minoritarie vengano garantiti i finanziamenti necessari alla loro pubblicazione. Si tratta di realtà importanti sia per la difesa dell’identità delle comunità locali sia per l’alto livello dei contenuti giornalistici”. Così l’assessore regionale alle Politiche comunitarie, Pierpaolo Roberti, che ieri ha incontrato i presidenti delle associazioni rappresentative della minoranza slovena, Rudi Pavšič per la Slovenska kulturno-gospodarska zveza (Skgz) e Walter Bandelj per lo Svet slovenskih organizacij (Sso), i direttori del Novi glas, Jurij Paljk, del Novi Matajur, Michele Obit, nonché il direttore e il presidente del Primorski dnevnik, rispettivamente Aleksander Koren e Aleš Waltritsch.

Emendamento Varrica

La riunione è stata incentrata sulle conseguenze che l’emendamento presentato dal deputato grillino Adriano Varrica, che va nella direzione di una drastica riduzione dei contributi statali all’editoria, avrebbe per le testate di lingua slovena edite in Friuli Venezia Giulia. Un tema che sarà certamente affrontato anche durante il meeting in agenda a Roma tra il ministro degli Affari esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, e il suo omologo sloveno, Miro Cerar.

Le peculiarità delle testate

I vertici dell’Skgz e dell’Sso hanno evidenziato di aver apprezzato e di essere grati al governatore Fedriga e alla Regione per le dichiarazioni di solidarietà espresse nei confronti delle testate della minoranza slovena. Roberti ha quindi confermato “l’importanza dei finanziamenti pubblici per le realtà di grande rilevanza per la comunità locale che, per loro natura, non possono contare su un ampio bacino di lettori e quindi non possono sopravvivere o garantire un’informazione di buon livello senza il sostegno pubblico”.

L’incontro con il Console

Va detto che gli auspici espressi da Roberti nel corso dell’incontro di ieri riprendono il ragionamento già esposto dall’assessore al Console generale della Repubblica di Slovenia, Vojko Volk. Un ragionamento teso ad assicurare “una soluzione in grado di tutelare le testate giornalistiche delle minoranze linguistiche, garantendo così i fondi necessari a continuare la pubblicazione” in considerazione non soltanto del ruolo ricoperto in termini di “tutela dell’identità e delle tradizioni della minoranza linguistica slovena”, ma anche della loro “rilevante valenza sociale”.