Semplicità e talento: la cucina italiana è servita

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Semplicità e talento: la cucina italiana è servita

LUBIANA | “Anche il talento è una ricetta”. A sostenerlo è Alfredo Russo, chef che vanta due stelle Michelin, le cui ricette e il cui talento hanno fatto da filo conduttore alla serata inaugurale della Terza settimana della Cucina italiana nel mondo organizzata in Slovenia dall’Ambasciata d’Italia a Lubiana, dal Consolato generale d’Italia a Capodistria, dall’Istituto italiano di Cultura e dall’Agenzia ICE con il sostegno di partner pubblici e privati operanti nel settore. L’evento organizzato al B-Restaurant dell’hotel Intercontinental ha posto in primo piano l’elemento distintivo della cucina di Russo: la semplicità. “La mia è una cucina semplice. Non ci sono salse pesanti. Va valorizzato il prodotto”, ha tenuto a sottolineare lo chef nel suo saluto agli ospiti, tra i quali citiamo l’Ambasciatore Paolo Trichilo, il deputato della CNI alla Camera di Stato, Felice Žiža, i direttori dell’IIC e dell’ICE, rispettivamente, Stefano Cerrato e Serenella Marzoli, connazionali, imprenditori… Affermazione che ha trovato conferma nel menu scelto per la degustazione. Battuta di manzo, burrata con pomodoro e basilico, polpo fritto, tartare di salmone e verdure crude con avocado, il tutto accompagnato da prosecco D.O.C, extra dry della Cantina Colli del Soligo (Veneto) e da Malfi Gin (Campania) per l’aperitivo di benvenuto. A seguire: risotto dorato e brazino cotto lentamente in olio extravergine d’oliva con crema di cavolfiore e olive nere. Piatto quest’ultimo preparato in diretta dando vita a uno showcooking che ha svelato il tocco finale. “Completata la cottura, il branzino va messo per otto minuti in forno a 85 gradi”, ha svelato lo chef Alfredo Russo, che per completare l’opera ha cosparso i filetti di branzino con alghe polverizzate, con pomodoro siciliano condito dal mare “infatti non serve aggiungere sale” e con una spruzzata di olive. Ma non sarebbe vera degustazione senza un dolce che consente di chiudere la giornata in bellezza. Per l’occasione Russo ha scelto di proporre un trittico di cioccolato al profumo di caffè… una delizia leggera come una nuvola cosparsa di croccante. “Cucinare fuori non è semplice. Non sai mai a che cosa vai incontro. Alle volte in cucina le attrezzature non funzionano, altre mancano gli ingredienti. Succede anche, come stasera, che la cucina sia 20 piani sotto al ristorante”, ci svela a fine serata lo chef. “Vanno ascoltati gli ospiti, i gusti non sono dapertutto uguali. Bisogna sapersi adattare”, ammette, raccontandoci l’esperienza fatta durante una tre giorni in Cina: “La prima sera il risotto era venuto perfetto. Non lo mangiò nessuno, fatto al dente era considerato crudo. Già la seconda sera ci siamo adeguati”. Sempre però all’insegna della cucina italiana, quella che Russo propone nel suo ristorante alla Reggia di Venaria Reale, ma anche in Messico, a Londra e a Dubai (dove si è recato direttamente da Lubiana). A Lubiana intanto l’enogastronomia Made in Italy rimane protagonista fino al 25 novembre. Ieri a fare da protagonisti sono stati i sapori del Carso presentati dall’URES (Unione regionale economica slovena) a Enjoy Italy. Giovedì, 22 novembre, la cucina italiana sarà raccontata anche attraverso il libro di Rossana Bettini “È autentico cioccolato”, che sarà presentato alla Fiera del libro in corso nelle sale del Cankarjev dom.

foto di Goran Žiković

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