Valle. Nuova vita alle fortezze della monarchia asburgica

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Valle. Nuova vita alle fortezze della monarchia asburgica

VALLE 
La negligenza del patrimonio pubblico è ormai parte del passato. A sostenerlo è stato ieri il ministro del Patrimonio pubblico Goran Marić, a Valle, dove, acompagnato dal segretario statale Tomislav Boban, ha firmato il documento ufficiale con cui lo Stato cede le fortezze dell’ex zona militare di Barbariga in gestione al Comune di Valle.

La firma si è tenuta nell’ambiente spettacolare della fortezza maggiore Fort Forno, fortezza vallese del periodo austo-ungarico, che era stata data in gestione al Comune l’anno scorso. Dopo aver investito un milione e mezzo di kune nella sistemazione della struttura, questa è stata rimessa in utilizzo quest’estate quando ha ospitato importanti spettacoli teatrali.
“L’obiettivo è sempre quello di attivare le strutture trascurate. Oggi, con questa firma si pone fine a un esempio di indifferenza istituzionale durata 30 anni“, ha dichiarato il ministro, il quale ritiene tra l’altro che quest’accordo tuteli la struttura storica dalla possibilità che essa venga sfruttata diversamente, ad esempio per soggiornarvi o pernottarvi illegalmente.

In questo modo, però, è stata valorizzata e rimessa in funzione. Questo sarà anche l’obiettivo per le fortezze di Fort Benedetto, Paravia est, Paravia ovest, Caluzzi e un’altra fortezza minore, incluse nell’accordo firmato ieri con il sindaco Edi Pastrovicchio.

Alla firma hanno preso parte anche il presidente del Comitato di supervisione della società “Mon Perin” che ha investito nella rivitalizzazione di Fort Forno, Plinio Cuccurin, e il membro dell’amministrazione della ditta “Fort Forno”, fondata dal Comune e dalla “Mon Perin” per gestire le strutture e organizzare gli eventi al loro interno, Ivan Maričić.
L’anno scorso Fort Forno aveva così ospitato una serie di attività, tra le quali la rappresentazione “Storie istriane”.
“In base a quanto fatto con questa fortezza, lo Stato ci ha riconosciuti come partner seri e ci darà oggi in gestione anche le rimanenti 5 strutture dell’ex zona militare, di modo da poterci prendere cura di quest’importante patrimonio al quale va ridata una funzione sociale e culturale che giovi ai cittadini e agli ospiti della nostra cittadina”.
Lo stato in cui versano le rimanenti 5 strutture è pessimo, ma stando a quanto ci racconta il sindaco questo non è l’unico problema. Infatti, si tratta di una grande area che si estende su oltre 100 ettari di terreno trascurato, con una vegetazione che andrebbe ripulita perché attualmente non permette l’accesso alle fortezze. “Non sappiamo ancora quanto dovremmo investire perché prima dobbiamo operare una stima della situazione completa. In ogni caso investiremo più lavoro che mezzi”, è convinto Pastrovicchio.
Con la sistemazione si partirà già quest’inverno e il piano è che a fine dei lavori ogni struttura ospiti un’attività specifica di modo da offrire contenuti quanto più vari e attraenti a chi le visita.

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