Pola, le offerte per l’Uljanik in arrivo nei prossimi giorni

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Pola, le offerte per l’Uljanik in arrivo nei prossimi giorni

ZAGABRIA | Sebbene i conti bancari del 3.maj con molta probabilità non saranno sbloccati, tenendo conto delle offerte giunte dai potenziali partner e delle successive trattative con il governo, ci si può attende un rinvio della proclamazione formale del fallimento.

Nei prossimi giorni, come annunciato dal ministro dell’Economia Darko Horvat, la direzione del gruppo Uljanik dovrebbe rendere pubbliche le offerte giunte e l’analisi delle stesse inerenti all’acquisto e alla ristrutturazione degli impianti navalmeccanici di Pola.
All’opinione pubblica non sono stati resi noti i nomi dei potenziali partner strategici, ovvero delle aziende e compagnie che hanno presentato le offerte di acquisto, sebbene queste potessero essere inoltrate entro le ore 20 di venerdì 25 gennaio. Né la direzione dell’Uljanik, né il ministro Horvat hanno voluto rivelare i nominativi dei possibili partner, il che ha creato dubbi sulla trasparenza del procedimento sia nell’opinione pubblica, sia sui media, ma anche forti tensioni tra Fiume e Pola, leggermente mitigate da quando è stato accettata la presenza di rappresentanti dei sindacati del 3.maj nella commissione per le analisi dei dati pervenuti. Tale commissione era composta soltanto da membri dell’Uljanik, mentre alla fine della scorsa settimana le offerte di acquisto sono state esaminate anche dai rappresentanti di tutti i sindacati che operano nelle aziende del Gruppo, compreso il cantiere navale di Fiume.
Mercoledì sarà una data importante per il 3.maj. Il 6 febbraio, infatti, il curatore fallimentare Zdravko Čupković dovrà presentare al Tribunale commerciale di Fiume il rapporto e la proposta relativa all’apertura della procedura fallimentare del cantiere navale di Fiume. La speranza è che ciò non avvenga. Sebbene i conti probabilmente non saranno sbloccati, le offerte pervenute da parte dei potenziali partner e le conseguenti trattative con il governo potrebbero far slittare quella che per il 3.maj sarebbe indubbiamente una data nefasta.
Nel frattempo, però, sono stati avviati altri due procedimenti prefallimentari, per il cantiere di Scoglio Olivi e per l’Uljanik – Sistemi informatici di gestione. All’interno del Gruppo Uljanik, dunque, due sole aziende non hanno i conti bancari bloccati: l’Uljanik Standard e l’Uljanik pomorstvo.
Il 31 gennaio è stato l’ultimo giorno di lavoro per il direttore Gianni Rossanda, rimasto alla guida del Gruppo Uljanik per 5 anni e mezzo. A causa della mancata approvazione del suo piano di ristrutturazione del Gruppo, dapprima ha messo a disposizione il proprio mandato, poi, alla fine di ottobre, ha presentato le dimissioni da tale incarico. È rimasto però in lista paga fino al 31 gennaio, come è stato scoperto pochi giorni fa, nel momento in cui è stato sbloccato il conto del Gruppo.

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