Pinguente e Tricesimo: patto di gemellaggio

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Pinguente e Tricesimo: patto di gemellaggio

TRICESIMO | Attivare percorsi di confronto e collaborazione fra comunità è la strada per far progredire un concetto di Europa non ostaggio degli Stati concentrati su sé stessi, come sta succedendo, ma aperta all’ascolto e alla capacità propositiva delle comunità locali cui dare più forza, attraverso i sindaci, l’associazionismo, il volontariato, perché le collaborazioni nascono e crescono attraverso le persone e non le organizzazioni. Comuni e Regioni possono contribuire perché è importante dare risposte concrete in grado di incidere sulla vita dei territori, promuovendo proprio la collaborazione tra cittadini e non tra enti. È questa la base per ridare senso all’idea di Europa che avevano i padri fondatori quando l’hanno immaginata e realizzata. Questo il significato e il valore degli accordi di collaborazione tra comunità sintetizzato dal presidente del Consiglio regionale dell’FVG, Piero Mauro Zanin, intervenuto alla sottoscrizione del patto di gemellaggio tra il Comune di Tricesimo nel Friuli Venezia Giulia e la Città Pinguente nella Regione istriana per creare e sviluppare relazioni economiche, culturali e sociali e promuovere lo sviluppo della rispettive comunità locali in nome della democrazia e del buon vicinato.

L’intesa siglata dai primi cittadini

L’accordo è stato firmato dal sindaco di Tricesimo, Giorgio Baiutti, e dal primo cittadino di Pinguente, Siniša Žulić, presenti anche il console onorario d’Italia a Salisburgo, Eduard Mainoni, il presidente dell’AICCRE FVG (Associazione delle Regioni e dei Comuni d’Europa), Franco Brussa, il sindaco del Comune austriaco di Mittersill, Wolfgang Viertler, con il quale Tricesimo è gemellato dal 1994.

Aree di collaborazione

Le aree di collaborazione sono quelle economico-commerciali, del turismo, della cultura, nel campo dell’istruzione, dello sport e della società civile con lo scambio di esperienze e conoscenze per costruire progetti congiunti che potranno riguardare anche altri ambiti per affrontare direttamente i bisogni della popolazione e per sviluppare strategie di gestione nella autonomia locale all’attività di autogoverno.

Rapporti di antica consuetudine

Un approdo, quello attuale, ha sottolineato il sindaco Baiutti che nasce dalla volontà, dopo l’ingresso della Croazia nell’Unione europea, di riallacciare costruttivamente rapporti di antica consuetudine fra questi territori, vivi dall’epoca romana, attraverso il patriarcato aquileiese e la dominazione veneziana, fino alle contrapposizioni della prima metà del 900.

Una lunga amicizia

Ora questo patto sancisce non soltanto a parole la lunga amicizia e sigilla un impegno a costruire progetti di prosperità per entrambe le comunità, gli ha fatto eco il sindaco di Pinguente illustrando le principali caratteristiche e potenzialità del suo comune, tra i più attrattivi e con minor tasso di disoccupazione della Croazia. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Mittersill: un gemellaggio che unisce ora tre comunità di tre Stati diversi esprime i valori dell’Europa.
Concorde il presidente dell’AICCRE Brussa per il quale i gemellaggi, proprio per la volontà di conoscenza reciproca su cui si fondano, sono mattoni importanti per costruire l’Europa dei popoli. Dunque per nulla scontata la presenza del Consiglio regionale a suggellare questa intesa.
Soltanto attraverso confronto e collaborazione – ha insistito il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin – si possono risolvere i problemi e questi percorsi diventano modello anche per realtà strutturate se rimettono al centro i cittadini e non la burocrazia, frenando una omologazione che ci vorrebbe tutti uguali e consumatori. È per questo importante recuperare le radici culturali, religiose, identitarie dell’uomo, pensando a una comunità dei popoli europei che abbia a cuore la qualità della vita dei suoi cittadini.

Intonati gli inni nazionali

Dopo la firma del patto, le delegazioni delle tre comunità hanno partecipato a diverse iniziative di festa allietate dal concerto della banda cittadina che ha eseguito anche gli inni nazionali di Italia, Croazia e Austria, mentre venivano piantumati due ulivi come simbolo di fratellanza, dalle esibizioni del gruppo folcloristico Rosade Furlane e dalla sfilata in costume di Gruppi storici di diverse località del Friuli Venezia Giulia, nella cornice anche dell’iniziativa enogastronomica “Un Biel Vivi” giunta alla XXII edizione.

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