Pieno sostegno all’Unione Italiana

0
Pieno sostegno all’Unione Italiana

Continua la visita ufficiale a Roma della delegazione dell’Unione italiana, della quale fanno parte il presidente Maurizio Tremul e il presidente della Giunta esecutiva Marin Corva. Dopo la prima giornata, conclusasi con l’incontro con il senatore Stefano Pattuanelli del Movimento 5 stelle, e con il colloquio con l’onorevole Debora Serrachiani, già presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, anche la seconda giornata della missione nella Città eterna è stata ricca di appuntamenti.

Ieri l’altro i rappresentanti dell’UI hanno avuto proficui colloqui con il Sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Vincenzo Zoccano, del Movimento 5 stelle, e con il vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito democratico Ettore Rosato. Interlocutore a nome della Presidenza del Consiglio, il Sottosegretario Vincenzo Zoccano, che si era presentato alle elezioni politiche del 2018 nella circoscrizione di Trieste per il Movimento 5 stelle, ha ribadito il pieno sostegno alle attività dell’Unione italiana e alla Comunità italiana che vive in Croazia e Slovenia. Non è un fatto di secondaria importanza che il sottosegretario Zoccano abbia alle spalle una ricca attività di lotta per le cause civili, tra le quali l’impegno in qualità di Presidente del Forum italiano sulla disabilità che comprende le organizzazioni che si battono per la tutela dei diritti di chi vive in condizioni di disabilità.

Una legge permanente

Nell’incontro con Tremul e Corva, il Sottosegretario Zoccano, egli stesso non vedente, si è proposto di farsi promotore di una legge permanente che risolva la questione dei finanziamenti degli italiani all’estero. Si è dichiarato pronto a essere il portavoce di una simile iniziativa, a titolo istituzionale, ma anche personale, per non dover sentire ogni volta le stesse osservazioni, sia in Parlamento che in pubblico. E poi, avendo vissuto anche l’esperienza di Trieste, città in cui convivono diverse etnie, e specialmente quella italiana e quella slovena, ha sviluppato la necessaria sensibilità che lo farà fautore convinto anche di questa politica, che il nuovo governo giallo-verde vuole vedere realizzata senza se e senza ma.
Un altro incontro svoltosi in un’atmosfera amichevole e più che cordiale, è stato quello con l’onorevole Ettore Rosato, vicepresidente della Camera, anch’egli di Trieste, e riconosciuto da sloveni e croati come una persona sensibile ai problemi delle etnie nel Friuli Venezia Giulia, ma anche come un sostenitore accanito dell’adesione della Slovenia e della Croazia all’Unione europea. È stato lui, infatti, che ha condotto la battaglia parlamentare per la ratifica dei trattati di adesione della Croazia e Slovenia, e in particolare anche del Trattato sulla cooperazione culturale con la Croazia, nel 2012, che prevede proprio un sostegno tout court alle attività della minoranza italiana in Croazia mediante il finanziamento costante delle attività culturali dell’etnia italiana. Rosato ha espresso soddisfazione per la visita ufficiale dell’UI a Roma, essendo questa un’opportunità importante per far conoscere al governo italiano e alle cariche istituzionali parlamentari i nuovi vertici dell’Unione e il programma di lavoro e d’azione, volto a mobilitare tutti i membri della Comunità italiana, e specialmente le nuove generazioni, al fine di affermare la propria appartenenza al popolo italiano e sviluppare tutte le risorse umane per lo sviluppo dell’etnia in tutti i campi, dalla cultura, alla scuola fino alle attività imprenditoriali.

Piena comprensione

Anche l’incontro con l’onorevole Debora Serrachiani si è svolto all’insegna di una comprensione piena per i problemi della Comunità nazionale italiana in Slovenia e Croazia. La Serrachiani, con delega del capogruppo dei democratici alla Camera, si è soffermata specialmente sul problema del finanziamento della legge 73/01, a favore della minoranza italiana e della legge 72/01 a sostegno degli interventi di tutela del patrimonio storico e culturale degli esuli. L’ex governatrice del Friuli è stata sempre attenta ai problemi della CNI e ha promosso numerose iniziative bilaterali tra la Croazia e la Slovenia e la Regione Friuli Venezia Giulia, recandosi a Lubiana e Zagabria e portando il messaggio della necessità di una cooperazione bilaterale con l’FVG in tutti i campi. Tra l’altro, Debora Serrachiani ha auspicato che la Legge di stabilità, che sarà a breve all’attenzione del Parlamento, contempli il rifinanziamento delle leggi a favore degli italiani che vivono in Slovenia e Croazia e degli esuli istriani, fiumani e dalmati per il triennio 2019-2021. Impegno, del resto, che i governi del centrosinistra hanno sempre garantito, ha aggiunto la Serrachiani.

Sostegno all’editoria

Infine, è stato affrontato il tema del sostegno pubblico all’editoria, in particolare per le testate dell’Edit di Fiume, evidenziando il ruolo importante che esse svolgono nell’informazione degli italiani oltreconfine.
Gli incontri della seconda giornata di quest’importante visita si sono conclusi con un colloquio con le senatrici Tatjana Rojc e Laura Garavini. La prima, eletta come indipendente, ma proveniente dal PD, di cui è un’esponente qualificata, rappresenta nel Parlamento la minoranza slovena. È una scrittrice, traduttrice e saggista, autrice del romanzo, “La figlia che vorrei avere”, pubblicato recentemente dalla Nave di Teseo, la casa editrice fondata da Umberto Eco ed Elisabetta Sgarbi, e inoltre di una biografia di Boris Pahor, il patriarca intellettuale degli sloveni in Italia.
La senatrice Laura Garavini, già nota ai nostri lettori attraverso un’intervista concessa proprio a questo giornale nel febbraio di quest’anno, ma anche per le visite fatte a Fiume e in Istria, è stata eletta nella Circoscrizione estero, a Berlino dove risiede e dove si è trasferita per lavoro; la sua esperienza di vita da emigrata l’ha resa sensibile nei confronti delle minoranze etniche e della loro integrazione nella società moderna. Entrambe le senatrici hanno espresso pieno sostegno e hanno lodato quest’iniziativa volta a far conoscere al nuovo establishment politico italiano i problemi dei connazionali risiedenti in Slovenia e Croazia.

Incontri soddisfacenti

Come ci ha detto il presidente dell’UI, Maurizio Tremul, gli incontri sono stati più che soddisfacenti, essendosi conclusi con una piena concordanza di vedute e di idee, a prescindere dall’orientamento politico dell’interlocutore. È stata espressa una profonda sensibilità per i problemi degli italiani in Slovenia e Croazia, e un’ampia disponibilità a risolvere i problemi, soprattutto finanziari, delle attività importantissime dell’Unione, come anche i problemi dell’editoria e dell’informazione in lingua italiana. Tremul si è dichiarato molto soddisfatto della serietà e dell’impegno con i quali sono stati affrontati i temi discussi, e ha espresso la sua convinzione che questi incontri debbano essere approfonditi e allargati per far conoscere anche al pubblico italiano i problemi vitali degli italiani dall’altra parte dell’Adriatico.
Dal canto suo, il presidente della Giunta esecutiva Marin Corva, ha voluto aggiungere che gli interlocutori hanno mostrato un grande interesse per le nuove idee e il rinnovato entusiasmo delle nuove generazioni degli italiani nei due Paesi, che si materializzano nella nuova linea programmatica della nuova Giunta.
Va rilevato che questa è la prima volta dopo la costituzione dell’Unione italiana quasi trent’anni fa, che una delegazione a un livello così alto si reca in Italia per illustrare la politica, i problemi e le prospettive future della comunità italiana, e viene accolta a tutti i livelli istituzionali della politica italiana. Una pagina nuova, dunque, che promette un futuro più ottimista per gli italiani di Slovenia e Croazia, per la tutela e lo sviluppo della loro identità e del ricco patrimonio culturale che essi contribuiscono a creare a beneficio delle società nelle quali vivono e operano.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display