Per il ponte di Sabbioncello forse è davvero la volta buona

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Per il ponte di Sabbioncello forse è davvero la volta buona

RAGUSA | La Repubblica di Croazia e il consorzio China Bridge and Road Corporation hanno firmato ieri a Ragusa (Dubrovnik) il contratto per la realizzazione del ponte di Sabbioncello (Pelješac). Che si sia trattato per molti versi di una giornata storica, lo dimostra la partecipazione di numerosi esponenti dell’Esecutivo alla cerimonia di firma del documento, a partire dal premier Andrej Plenković. Presenti pure i ministri Oleg Butković (Infrastrutture, Marineria e Trasporti), Goran Marić (Patrimonio pubblico), Gabrijela Žalac (Sviluppo Regionale e Fondi UE), Lovro Kuščević (Amministrazione) e Damir Krstičević (Difesa).

Ridare slancio al Paese

Il primo ministro Andrej Plenković non ha nascosto la propria soddisfazione per quest’importante passo avanto verso la realizzazione del ponte. “Questo è un progetto – ha sottolineato il presidente del governo – che garantisce l’unità territoriale della Repubblica di Croazia e che riveste un’importanza strategica a lungo termine per l’intero Paese. Siamo tutti consapevoli dell’importanza di collegare la Croazia meridionale con l’infrastruttura autostradale nazionale”. “Il ponte di Sabbioncello – ha proseguito – sarà una perla architettonica nell’infrastruttura della Repubblica di Croazia che migliorerà l’aspetto e la funzionalità della nostra rete stradale. Questo ponte rimarrà un simbolo del valore aggiunto dei nostri primi sette anni di adesione all’Unione europea”.

I bosniaci non devono preoccuparsi

Il premier si è poi soffermato sui costi dell’opera ricordando i 357 milioni di euro di finanziamenti a fondo perduto concessi dall’Unione europea alla Croazia nell’ambito dell’progetto “Collegamento stradale con la Dalmazia meridionale”. Per quanto riguarda il malcontento espresso negli ultimi anni da una parte della scena politica della Bosnia ed Erzegovina per la costruzione del ponte, questo, secondo il primo ministro “non ha motivo di esistere”. “Il ponte sarà alto 55 metri, quindi non influirà sulla libertà di navigazione”, ha puntualizzato il premier secondo il quale “l’opera non interferisce neanche con i problemi relativi alle frontiere tra i due Paesi”. “Abbiamo effettuato studi accurati: l’altezza e la distanza tra i piloni del ponte consentiranno ai nostri amici bosniaci un transito indisturbato, permettendo loro di portare avanti tutte le attività necessarie per far funzionare il porto di Neum”, ha sottolineato il capo del governo di Zagabria.

Partnership Croazia-Cina

Infine, secondo Plenković, grazie a questo progetto si realizza la partnership strategica tra Zagabria e Pechino. “La gara internazionale è stata vinta da una società cinese con alle spalle una notevole esperienza nella realizzazione di progetti di questo tipo e di simili dimensioni. La realizzazione dell’opera darà possibilità di rilancio a numerose aziende edili croate, perché con grandi probabilità molte di queste saranno scelte quali partner dai cinesi. La Via della seta, la politica di un cammino comune, di un’unica cintura, è il succo della cooperazione tra la Cina e i 16 Paesi dell’Europa centro-orientale”, ha concluso il primo ministro, che non ha voluto commentare il ricorso presentato dalla società austriaca Strabag contro la decisione di assegnare l’appalto ai cinesi, dicendo solamente che “spetta ai Tribunali decidere, non al governo”.

Sogno realizzato

“Per anni abbiamo sognato la Croazia unita e questa firma è la realizzazione di tale sogno. Il ponte non garantisce solamente la continuità territoriale della Repubblica di Croazia, ma anche quella dell’Unione europea. Fra tre anni potremo attraversare una delle opere infrastrutturali più grandi e più belle d’Europa. I ponti non collegano soltanto i territori, ma uniscono le persone, creano opportunità e possibilità”, ha commento invece il responsabile del dicastero dei Trasporti, Oleg Butković.
Il contratto è stato firmato da Josip Škorić, presidente della società titolare del progetto Hrvatske Ceste, e da Zhang Xiaoyuan rappresentante di China Bridge and Road Corporation. È stato inoltre firmato un contratto per la supervisione della costruzione del ponte di Sabbioncello tra le Hrvatske Ceste e l’Istituto IGH, nonché il Centro per l’organizzazione delle costruzioni e la società Invest inženjering. Non resta che auspicare che questa, dopo tanti rinvii, sia davvero la volta buona e che i lavori abbiano inizio.

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