Minoranze e governo formalizzano la collaborazione

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Minoranze e governo formalizzano la collaborazione

LUBIANA | Firma solenne ieri a Lubiana dell’accordo di collaborazione tra i deputati delle Comunità nazionali italiana – Felice Žiža – e ungherese – Ferenc Horvath – con i partiti della coalizione di governo in Slovenia. Il documento, frutto di un’attenta analisi e armonizzazione delle varie posizioni, ha portato alla stesura di due pagine che contengono l’impegno formale dell’Esecutivo guidato dal premier Marjan Šarec, leader dell’omonima Lista e sostenuto da altri quattro partiti – SD, SMC, DESUS e Lista di Alenka Bratušek – a operare nel rispetto dei dettami costituzionali e delle leggi che regolano lo status e i diritti delle minoranze.

Sostegno ai media

L’accordo contempla tutti i settori più importanti per la vita e le attività delle Comunità nazionali – dall’istruzione alla cultura, dalla base economica all’attuazione delle norme giuridiche già approvate, ma non sempre adeguatamente usate nella vita di ogni giorno, per finire con i mezzi d’informazione. Verrà prestata attenzione nel garantire i programmi, i quadri e la stabilità finanziaria dei programmi radiofonici e televisivi nelle lingue delle Comunità nazionali autoctone e nel proseguimento dello sviluppo e del supporto alla carta stampata.

Collaborazione formale

Come rilevato dal deputato della Comunità nazionale italiana, Felice Žiža, si tratta di un importante atto di collaborazione formale con il governo sloveno e il pentapartito della coalizione. Il lavoro che sta dietro la stipula dell’accordo è stato lungo e a tratti non facile, ma ora siamo soddisfatti sia noi sia la Comunità ungherese, ha spiegato a margine della cerimonia della firma. Secondo il rappresentante della CNI al Parlamento sloveno “non si tratta di un semplice atto di buona volontà nei confronti delle due minoranze. “Già prima del voto di fiducia, a luglio, avevamo avuto dei colloqui con l’allora candidato a premier e i partiti che lo appoggiano. Allora era emersa la ferma volontà a venirci incontro e tutelare i nostri diritti. In particolare era stato stabilito che va colmato il divario tra le norme di legge e la loro attuazione, perfezionando, ad esempio, il bilinguismo visivo, ma anche la situazione in altri comparti come scuola, cultura, media elettronici e carta stampata. Il primo ministro ci aveva garantito il suo massimo impegno in questo senso”, ha dichiarato dopo la firma il deputato Žiža.

Non si entra in coalizione

Assieme al suo omologo ungherese, Ferenc Horváth, ha precisato che l’odierna firma non equivale all’inclusione delle Comunità nazionali nella coalizione di governo. Non desiderano fungere da ago della bilancia nelle decisioni in Parlamento, ma si riservano di decidere caso per caso l’atteggiamento da tenere nei confronti dell’Esecutivo, garantendo il loro sostegno ai progetti e alle soluzioni che saranno in armonia con le necessità di tutti i cittadini, non soltanto di quelli di nazionalità italiana o ungherese. Il premier Marjan Šarec, da parte sua, ha confermato la piena disponibilità della sua compagine ad attuare le norme sui diritti particolari delle Comunità nazionali. A conferma che non intende restare fermo alle promesse, il presidente del governo sloveno ha rilevato che uno dei segretari di Stato del suo gabinetto sarà incaricato di tenere i contatti con i parlamentari Žiža e Horváth, raccogliendo direttamente da loro proposte o rilievi sulle questioni che riguardano da vicino le due Comunità nazionali.

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