La Giunta vuole farsi in sette

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La Giunta vuole farsi in sette

FIUME | Parte l’iter per introdurre un primo set di modifiche allo Statuto dell’Unione Italiana. L’obiettivo è aumentare a sette, dagli attuali cinque, il numero dei membri della Giunta esecutiva, nonché ridefinire gli stessi dicasteri. La proposta, varata ieri sera a Palazzo Modello nel corso della seduta inaugurale dell’Esecutivo nel mandato 2018-2022, passa ora all’esame dell’Assemblea. Giunta esecutiva “allargata”, ieri sera. Al presidente Marin Corva (che mantiene la delega per i settori Coordinamento e rapporti con le Comunità degli Italiani, Attività sociali, religiose e sanitarie, Attività giovanili e Attività per la Terza età) e ai suoi colleghi Marko Gregorič (vicepresidente, Informazione ed editoria, Università e ricerca scientifica, Attività sportive), Iva Bradaschia Kožul (Educazione e istruzione, Organizzazione, sviluppo e quadri), Marina Paoletić (Cultura, Teatro, arte e spettacolo) e Martina Benolić (Economia, Affari giuridico-amministrativi, rapporti con le CAN e i Consigli per la minoranza italiana e i rappresentanti politici della CNI, Finanze e bilancio), si sono aggiunte Ana Čuić Tanković e Debora Moscarda in qualità ora di collaboratrici e in seguito potenzialmente pure loro parte del team. “È questa la Giunta esecutiva che io desidero”, ha dichiarato Corva. La riunione che si è tenuta presso la sede dell’UI a Fiume ha visto la partecipazione anche del presidente Maurizio Tremul, del presidente e del vicepresidente dell’Assemblea, rispettivamente Paolo Demarin e Arijana Brajko. Demarin a nome suo e di Brajko ha augurato buon lavoro alla nuova Giunta esecutiva, con la speranza in una buona collaborazione tra l’organo esecutivo e l’organo rappresentativo dell’UI, e ha assicurato piena disponibilità e collaborazione, promettendo che seguirà i lavori per avere un collegamento diretto tra la Giunta esecutiva e l’Assemblea. Piena disponibilità e collaborazione “corretta, trasparente, operativa” anche da parte di Tremul, che offre ai nuovi giuntini tutto il suo aiuto, le competenze e le conoscenze maturate, nel rispetto dei ruoli. “Come ho già detto, non entrerò nelle competenze della Giunta esecutiva in alcun modo”, ha ribadito il presidente UI.

Modifiche allo Statuto UI

Nella parte introduttiva, Corva ha spiegato il modus operandi, ha ripetuto che cercherà di essere quanto più operativo e concreto, concordando con i suoi colleghi i vari punti prima di discuterli pubblicamente. Prima di procedere, è stata accolta tutta una serie di documenti base per il funzionamento della Giunta esecutiva, come il Regolamento di procedura, l’Impostazione del lavoro della GE, l’utilizzo delle automobili di servizio, il verbalizzante – incarico assegnato a Federico Guidotto, impiegato presso i Servizi amministrativi dell’UI -, nonché il verbale dell’ultima riunione dell’Esecutivo precedente.
Per quanto concerne le modifiche statutarie, Corva ha precisato che si vanno a rivedere soltanto gli articoli che riguardano la composizione della Giunta esecutiva, come promesso nel corso della campagna elettorale e delle successive consultazioni, nonché come previsto nelle Linee programmatiche per il mandato 2018-2022, approvate dall’Assemblea l’8 agosto. Nel concreto, si vanno a rivedere – così nelle intenzioni – gli articoli 41, 42 e 43 dello Statuto UI, nei quali si definisce appunto il numero dei membri della GE – che si vuole aumentare di due unità, presidente e vicepresidente compresi, con la possibilità di avvalersi di collaboratori ed esperti dei settori specifici di loro competenza –, la denominazione e la ripartizione dei settori di attività e funzioni.

Ridisegnati i dicasteri

Corva e colleghi hanno pensato di ridisegnare i dicasteri con l’obiettivo di semplificare la struttura dell’Esecutivo. E, dunque, in base alla proposta illustrata ieri, Coordinamento e rapporti con le CI diventa Comunità degli Italiani; Cultura e Teatro, arte e spettacolo si fondono in Arte e Cultura; scompaiono come settori distinti Istruzione ed educazione, Università e ricerca scientifica, Organizzazione, sviluppo e quadri, Attività sportive, Finanze e bilancio, Economia e Attività per la Terza età, sostituiti – anche se la suddivisione non combacia perfettamente con quella che si va a cambiare, alcune attività “migrano” altre sono nuove – da: Istituzioni prescolari, scolastiche ed universitarie, Istituzioni della CNI e collaborazione transfrontaliera, Imprenditoria e Comunicazione; gli Affari giuridico amministrativi perdono il seguito (rapporti con le CAN e i Consigli per la minoranza italiana e i rappresentanti politici della CNI); si mantengono inalterate le Attività giovanili. Il fatto che non ci sia un riferimento esplicito allo sport non significa che quest’attività sia meno importante di altre attività, ma sarà “spalmato” tra scuole e Comunità. “Abbiamo soltanto cercato di renderlo più efficace e operativo”, ha puntualizzato il vicepresidente Gregorič.

Grave l’azzeramento del MOF

Ratificata la decisione sul versamento del 50 per cento del Fondo di promozione delle Comunità degli Italiani dal capitolo “ordinario” attingendo dal Fondo di riserva dell’UI. Si tratta complessivamente di 156.033 euro. Corva ha ricapitolato i passaggi che hanno portato le CI a vivere la situazione di difficoltà, causa principalmente il fatto che la seconda metà del FP che veniva assicurata tramite i contributi della Regione Friuli Venezia Giulia, per il 2018 non ha ottenuto il finanziamento. In sede di Comitato di Coordinamento per le attività in favore della Comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia è stata trovata una soluzione al problema. “Chi ci ha rimesso sono state le scuole, rimaste senza il MOF, ossia i mezzi per il Miglioramento dell’offerta formativa”, ha dichiarato Corva. “Alle scuole questa voce è stata azzerata ed è un fatto estremamente grave e preoccupante. In questo modo si dice che le scuole non hanno bisogno di questi mezzi, ed è un messaggio molto sbagliato, la cosa peggiore che si poteva fare – ha reagito Iva Bradaschia Kožul, responsabile del settore Educazione e istruzione –. Non so se ce ne rendiamo conto, ma ne risentiranno direttamente i ragazzi e le loro famiglie, i nostri docenti. Faccio appello a tutti affinché questa situazione non si ripeta”, ha concluso preoccupata. Corva ha annunciato che a breve saranno convocati sia l’Attivo consultivo delle scuole sia l’Attivo dei presidenti delle CI.

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