Ivo Sanader torna in carcere. La Corte suprema, infatti, ha approvato il ricorso della Procura sulla sentenza di primo grado che aveva condannato l’ex premier croato a 4,5 anni di carcere per il caso Planinska, comminandogli ora 6 anni di reclusione. Nei casi in cui la pena è di 5 o più anni, la persona viene subito arrestata e tradotta dietro le sbarre.
L’ex primo ministro, che ha ricoperto questo incarico dal 23 dicembre 2003 al 6 luglio 2009, quando decise di dimettersi travolto da un altro scandalo, quello inerente alla vendita del pacchetto di maggioranza della compagnia petrolifera Ina agli ungheresi della Mol, è stato ritenuto colpevole di aver aiutato l’ex deputato parlamentare dell’Hdz, Stjepan Fiolić e le sue aziende a vendere nel 2009 un immobile in via Planinska (da qui il nome dell’affaire, ndr) al Ministero dello Sviluppo regionale. Fin qui nulla di strano, però il dicastero ha pagato una cifra molto più alta da quella che sarebbe stata raggiunta se l’edificio in centro a Zagabria fosse stato venduto sul libero mercato. Per questo “favorino”, Fiolić pag; all’allora primo ministro una tangente di 17 milioni di kune (circa 2,2 milioni di euro).
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