Croazia. L’economia perde slancio Per la Slovenia andamento positivo

0
Croazia. L’economia perde slancio Per la Slovenia andamento positivo

ZAGABRIA | La Commissione europea conferma le stime di crescita per la Croazia, secondo le quali l’economia nazionale quest’anno crescerà del 2,8 p.c. e il prossimo del 2,7 p.c., ma ancor sempre a un ritmo più lento rispetto ai principali competitor. Alla fine dell’anno scorso l’attività economica ha perso un po’ di slancio, ma nonostante questo continuano le valutazioni positive sulla crescita per il 2018 e il 2019. “Il segno positivo degli investimenti sosterrà il ritmo della crescita, mentre i consumi personali resteranno solidi”, sottolinea la Commissione nelle sue previsioni economiche di primavera. “La forte crescita dell’occupazione aiuta a ridurre rapidamente la disoccupazione”, afferma ancora la Commissione. L’Esecutivo dell’Ue prevede un’eccedenza di bilancio, che porterà a un’ulteriore riduzione del debito pubblico. Dopo una crescita trimestrale, sempre in questo periodo si è registrato il rallentamento degli investimenti effettuati grazie ai fondi europei, in particolare nel settore pubblico, il che, insieme alla crisi dell’Agrokor, porta a una crescita inferiore al previsto.

Impulso dal turismo

Il rallentamento delle esportazioni di materie prime, iniziato alla fine dello scorso anno, è proseguito nei primi mesi del 2018, accompagnato dal calo della produzione industriale. Allo stesso tempo, la fiducia dei consumatori e le solide vendite al dettaglio hanno stimolato la crescita dei consumi privati. L’aumento degli arrivi turistici prestagionali apre la strada a una nuova ottima stagione turistica. Il settore continuerà a registrare risultati importanti, grazie anche agli importanti investimenti nel settore alberghiero fatti negli ultimi anni. La Commissione europea indica poi che la crescita verrà favorita anche dall’aumento dei salari e dell’occupazione, fattori questi che rallenteranno il fenomeno dell’emigrazione dei cittadini croati. La crescita degli stipendi, secondo Bruxelles, sarà favorita della mancanza di forza lavoro nel turismo e nell’edilizia.

Per quanto riguarda i rischi, questi sono legati ai risultati dell’accordo tra i creditori dell’Agrokor, che deve ancora essere ufficializzato. “Un esito positivo dei negoziati potrebbe avere un impatto positivo e portare all’aumento della produzione e degli investimenti nel gruppo e tra i suoi fornitori, mentre una mancata soluzione della crisi potrebbe causare scompensi finanziari e operativi”, stima la Commissione.

Lubiana sopra la media europea

Sondando l’economia slovena, Bruxelles prevede che Lubiana potrebbe registrare una crescita del PIL pari al 4,7 p.c. Dato leggermente inferiore alle previsioni fatte il mese scorso dall’Ufficio nazionale di analisi macroeconomica (UMAR) sull’attività economica nel 2018, ma migliore rispetto alle previsioni autunnali della Commissione europea che stimava una crescita del 4,2 p.c. per quest’anno e del 3,5 p.c. nel 2019. Dopo che lo scorso anno, secondo le stime degli analisti di Bruxelles, la Slovenia aveva raggiunto il pareggio di bilancio ed era uscita dalla procedura per i disavanzi finanziari eccessivi, per il 2018 si prevede un surplus finanziario pari allo 0,5 p.c. Alcuni economisti nazionali avvertono però che il buon andamento economico della Slovenia negli ultimi anni si basa principalmente sulla congiuntura nei principali mercati europei e sulla domanda estera e meno sui consumi interni. Pertanto ritengono che l’attuale congiuntura positiva dovrebbe essere utilizzata meglio per attuare le riforme strutturali, attirare gli investimenti esteri e più in generale migliorare il clima degli investimenti. Comunque sia a Lubiana hanno di che essere soddisfatti perché il Paese, secondo le stime, è il terzo dell’Ue in quanto a crescita nel 2018 subito dopo l’Irlanda, in seconda posizione, e Malta in prima.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display