Codice della strada, misure draconiane

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Codice della strada, misure draconiane

ZAGABRIA |Sequestro temporaneo del veicolo, obbligo di un esame medico straordinario, ritiro della patente fino a due anni, multa fino a 20mila kune e/o 60 giorni di carcere, esame medico obbligatorio dopo i 67 anni d’età. Sono queste le novità più importanti delle modifiche al Codice della strada, che il Ministero dell’Interno ha inviato in dibattito pubblico, aperto fino al 4 marzo.
Dunque, ora è chiaro che il legislatore ha deciso di porre fine alla mattanza sulle strade croate, dovuta all’eccesso di velocità, alla guida in stato d’ebbrezza e, generalmente, al mancato rispetto degli obblighi previsti dalla legge. Perciò, per le violazioni del Codice più pesanti e per gli automobilisti recidivi, il Ministero ha proposto delle misure draconiane. Una di queste che farà certamente molto discutere è il sequestro preventivo del veicolo: rimarrà appiedato l’autista che è stato almeno due volte multato per le guida nella corsia opposta da quella di marcia, che ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, che si trovava alla guida di una vettura nonostante in precedenza gli fosse stata ritirata la patente, che si è messo alla guida con più di 0,5 per mille di alcol nel sangue e che ha attraversato un villaggio abitato superando di 50 km/h i limiti previsti. Ai sensi delle modifiche proposte, il sequestro del veicolo dovrebbe durare fino alla conclusione del procedimento penale.
Parlando della proposta avanzata, il ministro dell’Interno Davor Božinović, ha dichiarato che è stato deciso di dichiarare guerra ai conducenti recidivi che commettono le più gravi infrazioni al Codice della strada. “Ma la situazione generale è allarmante”, ha detto Božinović, sottolineando che soltanto nel mese di gennaio sulle strade croate hanno perso la vita 19 persone, ossia quattro in più rispetto allo stesso mese del 2018.
Un’altra misura che sta attirando l’attenzione degli automobilisti è sicuramente la multa di ben 20.000 kune per il passaggio con il semaforo rosso o l’attraversamento di più semafori rossi, per il rifiuto di sottoporsi all’alcoltest, al test contro l’uso di sostanze stupefacenti o all’esame medico, nonché per la guida senza aver superato l’esame di guida. Per le stesse infrazioni, all’automobilista possono essere inflitti fino a 60 giorni di carcere.
Naturalmente il dibattito è già iniziato. Rajko Horvat, professore della Facoltà di scienze e tecnologie del trasporto e membro del gruppo di lavoro che ha partecipato alla stesura delle proposte di modifiche al Codice della strada, ha dichiarato che la misura più discussa è quella del sequestro preventivo della vettura. “Non è una nostra invenzione, in diversi Paesi Ue esiste già. Però, il nostro team di lavoro ha avvisato il ministro sui problemi che potrebbero insorgere, poiché questi veicoli dovranno essere custoditi, nella speranza che non vengano danneggiati. In questo caso, infatti, il Ministero sarà costretto a rimborsare il proprietario. Perciò, il dicastero, che si è assunto un’enorme responsabilità, avrà l’obbligo di apportare delle direttive molto precise in modo da non incorrere in guai seri”.
Horvat ha concluso affermando che le nuove multe e sanzioni avranno sicuramente un effetto positivo all’inizio della loro applicazione, però “a lungo termine non sono sicuro quale sarà l’effetto di queste misure draconiane”.

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