«Cambiate la politica economica!»

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«Cambiate la politica economica!»

ZAGABRIA | I sindacati hanno celebrato il Primo maggio in Croazia con un grande corteo di protesta per le vie della capitale che si è concluso nel Parco di Maksimir. A dare man forte ai sindacalisti zagabresi sono giunti centinaia di manifestanti dalle principali città del Paese tra cui Fiume e Pola a bordo di numerosi pullman. I dimostranti, che innalzavano una serie di cartelli e striscioni con slogan infuocati, hanno chiesto al governo di varare una nuova politica economica e sociale e di attuare riforme che vadano a favore dei cittadini e dei lavoratori e non soltanto del capitale e delle élite politiche.

Distribuire equamente la ricchezza

Come ormai tradizione la Giornata internazionale del lavoro è stata festeggiata nella capitale al parco Maksimir, che quest’anno è stato la destinazione finale della marcia di protesta chiamata “Per le riforme, per la gente”, organizzata dall’Alleanza dei sindacati autonomi della Croazia (SSSH) e dalla Matica dei sindacati croati (MHS). I sindacalisti hanno voluto manifestare il proprio malcontento nei confronti delle scelte del governo. Le sigle sindacali chiedono una più equa distribuzione della ricchezza sociale, una migliore assistenza sanitaria, una giustizia e un’amministrazione pubblica più efficienti. Il presidente dell’SSSH, Mladen Novosel, ha sottolineato che i sindacati hanno dimostrato di essere pronti a lottare per le proprie idee, annunciando nuove battaglie per far valere le proprie richieste. 

Pensare ai giovani costretti all’esodo

Il leader dei Sindacati autonomi ha lanciato un messaggio ai Banski Dvori invitando il governo a migliorare il dialogo sociale, sostenendo che è inaccettabile il fatto che si faccia poco o niente per i giovani, costretti ad abbandonare in gran numero il Paese. In quest’ambito ha sostenuto che il governo punta a sostituirli importando forza lavoro a basso costo. 

Una politica nell’interesse dei più

Secondo il presidente della Matica dei sindacati croati, Vilim Ribić, una delle cose più urgenti da fare è la modifica dell’attuale politica economica perché, secondo lui, è profondamente sbagliata, in quanto favorisce il capitale e porta la forza lavoro a emigrare. “Se questa non cambia al più presto ci aspettano tempi bui”, ha commentato a proposito. “La politica – ha proseguito – dovrebbe essere condotta nell’interesse della maggioranza e non della minoranza. È la politica che ci ha condotto a questo punto dopo otto anni di crisi economica”. Ribić si è poi detto favorevole a sostenere le riforme che consentiranno al settore statale di essere più efficace. “Il governo si vanta della crescita degli indicatori economici, ma la realtà è che non cresce nulla se non il numero di persone che abbandonano la Croazia. Per l’Esecutivo le uniche cose che contano sono il debito pubblico e il disavanzo dello Stato, mentre a noi interessano l’occupazione, gli investimenti, la crescita della produzione e nuovi posti di lavoro che ci consentano di risolvere i problemi accumulati”, ha sottolineato il sindacalista, secondo il quale la politica è guidata da coloro che lavorano nell’interesse del grande capitale. 

Campagna mediatica

Ribić ha puntato il dito anche contro i media privati, colpevoli a suo avviso “di condurre una campagna mediatica fatta di menzogne con lo scopo di indebolire i sindacati”. “Noi siamo la categoria più onesta della società, perché nessun sindacalista si trova a Remetinec (noto carcere zagabrese, nda.), dalle cui porte sono passati ex primi ministri, membri del governo, imprenditori e molti altri”, ha concluso il sindacalista Vilim Ribić.

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