Alla ricerca di risorse per le CI

0
Alla ricerca di risorse per le CI

MONTONA | Assegnare all’Unione Italiana tutta la gestione della Legge 73/01 per complessivi 3,5 milioni di euro e così ricavare la stragrande parte dei mezzi “mancanti” per il Fondo di Promozione a favore delle Comunità degli Italiani per il 2018. L’UI, dei 350mila euro derivanti da tali spese di gestione, tratterrebbe soltanto l’importo che le sarebbe comunque spettato, ossia circa 116mila euro, mentre i rimanenti oltre 233mila euro andrebbero per il FP. L’UI si impegnerebbe a realizzare tutti i progetti, con un notevole risparmio, mentre i rimanenti 36mila euro per arrivare ai 270mila da reperire per le CI verrebbero ricavati detraendo una quota ai sodalizi che hanno beneficiato del bando voluto dall’Università Popolare di Trieste per quanto riguarda il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia alla Comunità nazionale italiana. Questa la proposta formulata ieri sera a Montona dalla Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, su idea della vicepresidente Marianna Jelicich Buić. “Sarà difficile convincere il Comitato di Coordinamento, ma mi sembra una soluzione più percorribile dell’altra finora ipotizzata”, ha concluso il presidente della Giunta esecutiva UI, Maurizio Tremul. Il Comitato di Coordinamento si riunisce oggi a Trieste.

L’altra via per recuperare i mezzi mancanti è scaturita dal tavolo di Pre-Comitato di Coordinamento per le attività in favore della minoranza italiana in Slovenia e Croazia. Costruzione complessa, che sulla carta regge e risolve, anche se è tutto da vedere se funzionerà nella realtà, con il rischio che la “toppa”, per la sua tessitura intricata, non riesca di fatto a coprire lo strappo.

Fondi per Montenegro e Banja Luka

Parliamo di quello provocato dal bando di concorso UPT, che di fatto ha negato all’Unione Italiana la possibilità di assicurare la metà dei mezzi del Fondo di Promozione a favore delle Comunità degli Italiani, che per decenni era coperto con i fondi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, a valere prima sulla Legge regionale N° 78/79, poi sulla Legge regionale N° 16/14, art. 27/Bis.
L’ipotesi di ricavare ulteriori risorse per le CI dalla differenza dei fondi messi a bando, 510mila euro e quelli previsti dalla legge regionale, circa 800mila, non è risultata possibile, perché già assegnati per altri scopi, iniziative culturali e interventi in Montenegro ed ex Jugoslavia (Banja Luka)

Una soluzione complessa

La Giunta esecutiva UI ha comunque analizzato la soluzione del Pre-Comitato, che si è riunito l’8 giugno scorso a Trieste, per il quale la cifra si potrebbe stanziare con le seguenti modalità: 70.000 euro a carico delle CI beneficiarie dei contributi dell’FVG (l’importo complessivo ammonta a circa 194.547 euro, dei quali il 35% da utilizzare dalle rispettive CI per le proprie spese di gestione e di funzionamento); 80.000 euro di progettualità stanziate sulla Legge N° 73/01 per il 2018 per finanziare progetti delle CI per il 2018 (è stato constatato che nel 2016 le CI hanno mediamente utilizzato – nella misura del 17% – il Fondo Promozione anche per attività); 20.000 euro per il progetto riferito all’applicazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR – General Data Protection Regulation), con conseguente riduzione delle spese di gestione dell’UI per il 2018 a valere sul contributo ordinario del MAECI, Cap. 4545; 100.000 euro dall’utilizzo, nella misura del 20%, per le spese di gestione a carico dei mezzi del Fondo di Valorizzazione per le CI per il 2018 (453.240 euro); i mezzi previsti per il 2018 in favore del MOF, pari a 193.294 al netto, verrebbero trasferiti per finanziare il Fondo di valorizzazione delle CI per il 2018, che passererbbe quindi a complessivi 646.534. Va tenuto conto che sulle annualità 2014-2017 risultano ancora non spesi 542.000 euro. L’UPT non ha preso in considerazione tutte le richieste degli Istituti prescolari italiani, delle Scuole Elementare Italiane e delle Scuole Medie Superiori Italiane trasmesse da queste all’UI e dall’UI all’UPT nelle date 17, 22 e 24 maggio 2018. A seguito di questa decisione, che considera ammissibili solamente le richieste trasmesse dagli IPI, dalle SEI e dalle SMSI direttamente all’UPT, non si potranno utilizzare nel 2018 nemmeno tutti i mezzi a disposizione, bensì circa la metà dell’importo.

Tentare di chiudere il cerchio

Inoltre, l’UPT sarebbe incaricata di verificare in quale misura il contributo complessivo in favore del Centro di ricerche storiche di Rovigno per il 2018, nell’importo di 259.141 euro a valere sui fondi MAECI, Cap. 4545 e sui Fondi FVG, L. 16/14, possa essere spostato sulla Legge 73/01 per il 2018, in modo da liberare risorse in favore del FP CI 2018. Insomma, un’insieme di misure non facili da spiegare ai diretti interessati, in primis le CI. “Se non ci fosse stato questo bando, oggi noi non saremmo qui a cercare di trovare dei rimedi, a tentare di chiudere il cerchio”, ha commentato il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Maurizio Tremul.

Teatro di Fiume: incontro

Nel corso della riunione di ieri, la 50.esima, l’Esecutivo ha stanziato 3.500 euro dalla voce Attività del Forum Giovani per il progetto “Video-lezioni come guida nel mondo tecnologico per i nostri nonni” della CI Giuseppe Tartini di Pirano. Disco verde anche alle schede da inviare a tutte le istituzioni della CNI per quanto riguarda il 2019, con scadenza all’8 ottobre. È stata fornita un’informazione sui colloqui avuto con la Sovrintendenza del Teatro nazionale croato Ivan de Zajc in relazione al Dramma Italiano, alla presenza anche del nuovo direttore della compagnia, Giulio Settimo. Il TNC fornirà un dettaglio sullo stato finanziario; il sovrintendente Marin Blažević avrebbe assicurato che a parte la partecipazione al Festival dell’Istroveneto, tutte le uscite del DI saranno realizzate. L’ultima sessione di questo mandato dovrebbe tenersi il 5 luglio.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display