3. maj, «serve il management di crisi»

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3. maj, «serve il management di crisi»

Il presidente del comitato sindacale del cantiere navale 3. maj, Juraj Šoljić, ha ieri in sede di conferenza stampa ancora una volta puntato l’indice sulla situazione allarmante in cui versa lo stabilimento, tornando a chiedere la nomina di un management di crisi. Šoljić ha rammentato che i lavoratori lo hanno proposto il 3 maggio scorso come membro del Consiglio di Vigilanza del gruppo Uljanik d.d, al fine di proteggere i diritti dei cantierini e le proprietà dello squero di Fiume.
Il sindacalista ha invitato il governo a sedersi di nuovo intorno a un tavolo e trovare un linguaggio comune con gli armatori, in modo da portare a termine la realizzazione delle navi già commissionate. Secondo Šoljić l’attuale CdA dell’Uljanik e del 3. maj non ha fatto abbastanza per salvaguardare le commesse, per cui vi è il rischio che le cose peggiorino ulteriormente. Una delle soluzioni, secondo il Sindacato, sarebbe per l’appunto la nomina di un management di crisi che avrebbe il compito di gestire gli affari correnti.

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