MACCHINE DEL TEMPO Ritorno al presente per la mitica DeLorean

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MACCHINE DEL TEMPO Ritorno al presente per la mitica DeLorean
La mitica DeLorean DMC-12, la macchina del tempo di “Ritorno al futuro”, durante una mostra a Fiume. Foto Lucio Vidotto

Possono suscitare stupore o nostalgia quando le vediamo imbottigliate nel traffico cittadino, tra tante auto “normali”, imprigionate nella realtà, nel presente. Dedichiamo questa nuova rubrica a chi non resta indifferente osservando una cinquantenne a quattro ruote, che fu la macchina di papà o del nonno. Inauguriamo la rubrica partendo con un’eccezione, proponendo una vettura a suo modo leggendaria, non tanto per le sue prestazioni, per la sua presenza in un preciso contesto storico, bensì per il suo ruolo da protagonista come macchina del tempo nella fortunata trilogia cinematografica “Ritorno al futuro”. Non è sicuramente l’auto di papà, del nonno o del vicino di casa. Una DeLorean DMC-12 possiamo incontrarla a Fiume, una delle complessive seimila sfornate dagli stabilimenti di Dunmury (Belfast) in Irlanda del Nord tra il 1981 e il 1983. È un mito d’acciaio, in questo caso inox, disegnata da Giorgetto Giugiaro, concepita come auto sportiva dalle grandi prestazioni, ma poi ridimensionata, per cilindrata e cavalli, dalla crisi energetica. Dal punto di vista commerciale fu un autentico fiasco.
Ci sono tante leggende, teorie complottiste e mezze verità sulla sua genesi, sul suo ideatore, John Zachary De Lorean, progettista e dirigente presso il colosso americano General Motors che, da un giorno all’altro, decise di intraprendere un’avventura propria in Gran Bretagna, dove gli vennero concessi dei finanziamenti statali con lo scopo di creare occupazione. Ci fu, tra l’altro, la collaborazione con il pilota e progettista di Formula 1 Colin Chapman la cui morte avvenne in circostanze tali da metterne in dubbio la stessa dipartita dell’imprenditore. Di mezzo ci fu la bancarotta dell’intero progetto, ma per De Lorean anche l’ipotesi, non accertata, di avere trafficato stupefacenti. De Lorean sfiorò il carcere. Ce ne sarebbe per scriverci un romanzo.
Targhe fiumane
La DMX-12 con targa fiumana è proprietà di Leon Španjol che per molti anni lavorò all’estero e che la prese in consegna, alla fine degli Anni Ottanta, dall’imprenditore americano Vjekoslav Španjol, di origini arbesane, che la portò nell’allora Jugoslavia. La guidò l’attuale proprietario, per due anni, mettendola al sicuro nei primi anni della Croazia indipendente a causa di tutte le incertezze legate alla guerra. Rimasta ferma a lungo, ha dovuto essere restaurata e ora, dopo tanto tempo, è in buona forma e pronta per accogliere sotto il cofano un nuovo motore, quello più potente che, originariamente, era previsto fin dal primo momento. L’unico centro assistenza si trova ad Amsterdam, dove si possono trovare tutti i ricambi originali. C’è un futuro, quindi, per questo gioiello con le porte ad ali di gabbiano, richiestissimo e ammiratissimo.

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