Una corona di fiori nel mare di Vergarolla

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Una corona di fiori nel mare di Vergarolla
Il monumento a Pola. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Il 18 agosto 1946 l’Italia aveva scelto da più di due mesi la Repubblica e nell’attesa della Conferenza di Pace e dei nuovi confini le province di Trieste, Gorizia, Pola, Fiume e Zara appartenevano ancora allo Stato italiano, pur essendo stata rinviata sine die l’elezione dei rappresentanti di questo collegio elettorale all’Assemblea Costituente.
Il 18 agosto 1946 era domenica e la spiaggia di Vergarolla era gremita di bagnanti, famiglie intere che assistevano ad una manifestazione sportiva. Vicino alla pineta della spiaggia c’era un deposito di mine disinnescate, che però vennero riattivate da una mano omicida, proveniente dai ranghi dell’Ozna, la polizia segreta del dittatore comunista jugoslavo Tito. Un centinaio i morti, dei quali solo 65 identificati, gli altri erano stati letteralmente polverizzati. Ancor più numerosi i feriti, che il dottor Geppino Micheletti curò senza sosta, pur avendo saputo che tra i morti c’erano pure i suoi due figli. Questa è la strage con più vittime civili nella storia dell’Italia repubblicana.
Con la cessione dell’Istria alla Jugoslavia, Vergarolla entrò nel demanio militare jugoslavo prima e croato adesso, per cui la commemorazione della strage finora non si è mai potuta svolgere sul luogo del delitto. Ora, tuttavia, il Dipartimento Militare che ha giurisdizione per la zona di Vergarolla ha autorizzato l’accesso nelle sue vicinanze di un’imbarcazione per il lancio in mare di un omaggio alle vittime della carneficina il prossimo 18 agosto. Dopo avere ottenuto le autorizzazioni necessarie, in rispettosa chiusura della cerimonia, l’Associazione Italiani di Pola e Istria – Libero Comune di Pola in Esilio Odv si farà promotrice, a proprie spese, dell’evento. La corona che verrà lanciata in mare, porterà due nastri in rappresentanza della municipalità e dell’associazione organizzatrice, con la scritta: La città e gli Esuli “RICORDANO il 1946”. L’uscita in mare avverra sulla barca Martinabela, che stazionerà dalle ore 11.30 fino a riempimento presso il molo antistante il Duomo di Pola, dove si svolgerà la consueta Santa Messa in suffragio delle vittime dell’eccidio.
“L’Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio Odv sarà la promotrice e la finanziatrice di questo evento – ha dichiarato la presidente Graziella Cazzaniga –. Parteciperanno rappresentanti della Municipalità, della Regione e di varie Associazioni che ricordano e sostengono questa memoria storica, non ultimi giornalisti di quotidiani che potranno dare risalto alla manifestazione pubblica relativa alla ‘memoria’ che così diventa ‘condivisa’ con la città e crea un documentabile precedente da poter citare in futuro”.(l’annuncio è stato ripreso dal sito www.anvgd.it a firma di Lorenzo Salimbeni e da noi leggermente modificato)

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