Sono numerose le iniziative promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, in occasione del Giorno del ricordo, coordinate dal Dipartimento Attività Culturali, in collaborazione con il sistema Biblioteche capitoline-Centri Culturali, con la Casa del ricordo e con l’ANVGD e la Società di Studi Fiumani – Archivio Museo Storico di Fiume. Fino al 20 febbraio c’è un fitto programma di incontri nelle biblioteche, seminari, attività per studenti, presentazioni di libri. Target, soprattutto i giovani delle scuole. La giornata del 10 febbraio è stata anticipata a ieri con un affollato incontro in Campidoglio (sala della Promoteca) con le autorità comunali e le rappresentanze delle associazioni impegnate nella memoria e nella ricerca storica sui fatti del “confine orientale”. Presenti esponenti degli esuli e anche dei rimasti.
“Il 10 febbraio il Consiglio regionale del Lazio si unisce al ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata”. Lo ha sottolineato Marco Vincenzi, presidente del Consiglio regionale del Lazio.
“Il Giorno del ricordo, istituito dalla nostra Repubblica, è una data importante per il Paese. Le esecuzioni nelle foibe e il dramma dell’esodo che coinvolse i molti cittadini italiani che vivevano in Istria e in Dalmazia, è una pagina tragica della storia italiana. Atti violenti che vanno condannati con fermezza. Colgo l’occasione per ringraziare i sopravvissuti e tutte le associazioni che negli anni hanno dato un contributo importante nel riportare alla luce vicende troppo spesso oscurate e dimenticate. Il nostro compito oggi è quello di portare la memoria verso la strada che guarda all’Europa unita, lontano dai totalitarismi, nell’affermazione dei valori democratici e nel riconoscimento delle vicende tragiche delle varie comunità, ripartendo dal dialogo tra persone e culture differenti”, ha rilevato il presidente del Consiglio regionale del Lazio.
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