Una celebrazione del design italiano (foto)

All’IIC di Zagabria è stata inaugurata la mostra «Un’immagine che parla: invenzione, trasformazione e iconicità di celebri marchi italiani»

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Una celebrazione del design italiano (foto)

Ha riscosso l’interesse di numerosi giovani la mostra “Un’immagine che parla: invenzione, trasformazione e iconicità di celebri marchi italiani”, allestita all’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Zagabria e in parte alla Galleria Forum. Un nutrito gruppo di ragazzi della Scuola media superiore d’Aviazione e tecnica “Rudolf Perešin” di Velika Gorica è stato, infatti, tra i primi ad ammirare l’esposizione organizzata dall’Ambasciata italiana di Zagabria con la curatela del Museo del Marchio Italiano di Castellammare di Stabbia (Città metropolitana di Napoli). A inaugurare l’evento ieri l’altro sono stati il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Zagabria, Gian Luca Borghese, e il consigliere Ilario Schettino, responsabile dell’Ufficio economico-commerciale dell’Ambasciata d’Italia in Croazia.

L’evoluzione dei marchi
”Questa mostra si pone l’obiettivo di celebrare il design italiano nel mondo esaltandone la storia e illustrandone l’evoluzione dei marchi dal punto di vista grafico. Osservando i pannelli è possibile intuire come sono cambiati i gusti con il trascorrere del tempo”, ha detto Borghese. Ilario Schettino ha notato che l’evento si ricollega alla Giornata del design italiano nel mondo (Italian Design Day/IDD).
”Si tratta di un appuntamento sostenuto dal governo italiano e promosso tutti gli anni dalle ambasciate in giro per il mondo, mentre il filo conduttore dell’evento cambia di volta in volta. Quest’anno il tema trattato sono l’economia circolare, il design e l’industria del legno”, ha puntualizzato Schettino, rilevando, non senza un tocco d’orgoglio, che il Museo del Marchio Italiano ha sede nella sua città d’origine, Castellammare di Stabbia appunto. “Si tratta – ha proseguito – di una realtà interessante. Un museo virtuale le cui collezioni vantano oltre 700 brand di realtà nelle quali l’Italia eccelle”.

Esposti una quindicina di pannelli
La mostra potrà essere ammirata fino al 13 ottobre (alcuni pannelli sono esposti alla Galleria Forum di Zagabria, dove sempre ieri l’altro si è svolto un altro appuntamento organizzato dall’Ambasciata: la mostra-discussione intitolata “Il ruolo dell’industria del legno e del design nell’economia circolare – Scambio di buone prassi tra Italia e Croazia nella promozione di misure e iniziative innovative e smart/The role of the wood industry and design in the circular economy – The exchange of best practices between Italy and Croatia in promoting innovative and smart measures and initiatives” – e potranno essere ammirati fino a domenica).
Nell’ambito dell’esposizione si possono ammirare una quindicina di pannelli sui quali è illustrata l’evoluzione di numerosi tra i marchi più importanti dell’industria italiana (Algida, Barilla, Campari, Ferrari, Ferrero, Illy, Lamborghini, Martini, Maserati, Pirelli e Peroni) e della moda (Fendi, Gucci, Versace e Zegna), del lusso (Bulgari), come pure il lavoro di alcuni tra i nomi più significativi dell’arte della pubblicità, del disegno e della creatività italiane: Armando Testa, Achille e Piero Giacomo Castiglioni ed Enzo Mari.

Una grande documentazione visiva
Insomma, la mostra “Un’immagine che parla: invenzione, trasformazione e iconicità di celebri marchi italiani” è una grande documentazione visiva basata su un’accurata ricerca storico-grafica sull’evoluzione, il cambiamento e il restyling di alcuni fra i principali marchi italiani. Questa mostra esplicita la tracciatura iconografica della storia industriale e grafica italiana contribuendo al suo approfondimento e alla sua valorizzazione. Rappresenta, inoltre, un approfondito resoconto della storia visiva del “made in Italy” dal quale emergono le oscillazioni del gusto, gli stili e le tendenze. Tali valori hanno portato la produzione artigianale e industriale italiana ad eccellere nella competizione commerciale internazionale.
Ad ammirare in anteprima l’esposizione è stato l’Ambasciatore Pierfrancesco Sacco, giunto all’IIC prima dell’inaugurazione, alla quale non ha potuto partecipare a causa di un impegno inderogabile. All’inaugurazione, oltre agli studenti della Scuola media superiore “Rudolf Perešin”, che ci hanno svelato di essere stati attratti all’IIC principalmente dalla prospettiva di conoscere la storia dei marchi automobilistici italiani, hanno partecipato anche numerosi altri appassionati degli argomenti trattati.

Gian Luca Borghese e Ilario Schettino

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