STIFF. Assegnati i premi e le menzioni speciali

Si è conclusa con la cerimonia di premiazione all’Art cinema di Fiume la decima edizione del Festival del cinema studentesco STIFF

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STIFF. Assegnati i premi e le menzioni speciali
Il Festival si è tenuto negli spazi dell’Art cinema. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Domenica scorsa, all’Art cinema di Fiume si è tenuta la proiezione degli ultimi film in gara alla decima edizione del Festival del cinema studentesco STIFF, alla quale ha fatto seguito la cerimonia di premiazione dei film migliori. Ricordiamo che nell’ambito della rassegna sono state proiettate 40 pellicole, realizzate da studenti provenienti da 17 Paesi.

I premi sono stati quattro: quello per il miglior film d’animazione, il miglior documentario, il miglior film d’autore e, infine, il premio del pubblico. Gli studenti sono stati i protagonisti assoluti di tutta la manifestazione, avendo fatto anche parte della giuria di ciascuna categoria.

La storia di un artista insicuro
Nella categoria dei film d’animazione, la giuria era composta da Renata Gasiorowska, autrice pluripremiata polacca di film d’animazione, Louison Chambon, autrice belga specializzata nelle animazioni stop-motion, e Melisa Favretto, studentessa di Culturologia all’Università di Fiume. Il vincitore della categoria è “The Garden of Heart” di Olivér Hegye, che narra la storia di un artista insicuro alle prese con l’esame di ammissione all’Accademia di Belle arti. Una menzione speciale è andata al film statunitense “Fur” di Zhen Li.

Una chiave di lettura ottimistica
Passando ai documentari, la giuria composta da Michal Hytros, regista polacco di svariati cortometraggi, tra i quali uno premiato in una delle edizioni passate dello STIFF, Klara Dujmović, artista reduce da numerose mostre nazionali e internazionali, e Nina Sorić, studentessa di Culturologia, che nutre un grande interesse per il cinema, ha giudicato migliore “After the Wedding” di Matej Klucik. Il documentario racconta la storia di una coppia appassionata di giocattoli, che decide di sposarsi. La giuria ha osservato come “la fiducia tra il regista e i protagonisti abbia dato vita a una testimonianza autentica basata sull’umorismo utilizzando una chiave di lettura ottimistica dei rapporti umani”. Menzione speciale per “How shall we comfort ourselves” di Machiel van Hoek.

Interpretazioni eccellenti
Nella categoria del film d’autore, il vincitore è “Runaway” di Salome Kintsurashvili, in cui è stata notata “l’eccellente interpretazione del protagonista a metà strada tra un bambino e un uomo, accompagnata da un ambiente che rende realistica la storia”. Le menzioni speciali sono andate a “A beautiful wildflower meadow” di Emi Buchwald e a “Short cut grass” di David Gašo. I premi di questa categoria sono stati conferiti dalla giuria della quale hanno fatto parte Aleksandra Terpinska, ex partecipante dello STIFF e di numerosi festival internazionali importanti come Cannes, Sara Grgurić, regista a sua volta di numerosi cortometraggi presentati a diversi festival, e la studentessa Marta Licul, dell’Accademia di Arti applicate di Fiume.
Il documentario “Short cut grass” di David Gašo ha ottenuto anche il premio del pubblico. Dalla giuria è stato definito “un gioco creato con elementi di poca importanza in primo piano, spingendo il pubblico a indagare e a interpretare il film aggiungendo i pezzi del puzzle con il proseguire della narrazione. Oltre ai protagonisti, un ruolo importantissimo lo ha anche l’ambiente”.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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