Spalato. «Ero»: uno sposo simbolo della tradizione nazionale

L'opera composta da Jakov Gotovac, presentata nell'ambito del 69º Festival dell'Estate spalatina, è andata in scena per la prima volta nella località di Vrlika

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Spalato. «Ero»: uno sposo simbolo della tradizione nazionale
Il Coro è stato accompagnato dall’Orchestra del TNC di Spalato. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Grande successo per l’opera comica in tre atti “Ero lo sposo caduto dal cielo” (Ero s onoga svijeta) composta da Jakov Gotovac, su libretto di Milan Begović. L’opera fu scritta nell’arco di tre anni ovvero dal 1932 al 1935 e fu rappresentata la prima volta al Teatro Nazionale Croato di Zagabria nell’anno in cui fu ultimata la partitura. Per il 69.esimo Festival dell’Estate spalatina, l’opera è stata rappresentata come da tradizione presso il paesino della zagora dalmata, nella località di Vrlika. Il paesino è il luogo in cui nacque il librettista dell’opera Milan Begović che si ispirò ai luoghi in cui i personaggi vivono circondati dai boschi e dai mulini ad acqua attivati da uno degli affluenti importanti del fiume Cettina. L’opera è stata rappresentata nella famosa Česma a Vrlika, in cui è stato eretto un busto dedicato al librettista Begović ed è stato posizionato un anfiteatro tra gli alberi secolari del bosco che ospita il cast del Coro, l’Orchestra e solisti del TNC di Spalato, diretti dal Maestro Hari Zlodre.

Una scenografia immersa nel verde di Vrlika.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

La rappresentazione, uno dei simboli della tradizione culturale nazionale, riscuote ogni anno un grande successo e una grande affluenza di pubblico. La novità dell’Estate spalatina di quest’anno è stata la scelta di un nuovo luogo magico e fantastico per la rappresentazione dell’opera di “Ero” nella zona tutelata di Spalato, sulla collina di Marjan, nella località Bene.
Solisti, Coro, Orchestra e ballerini, diretti dal Maestro Hari Zlodre con la regia di Krešimir Dolenčić, si sono esibiti per la prima volta nella storia del TNC di Spalato in un nuovo ambiente. A formare il nuovo cast di solisti sono stati Stjepan Franetović nelle vesti di Mića, Antonija Teskera nei panni di Đula, Mate Akrap ha interpretato Marko, Marko Lasić ha indossato i panni di Sima, Margareta Matišić ha interpretato Doma mentre Tea Požgaj è stata la pastorella.
Applausi per tutto il cast dell’opera. Grande partecipazione di giovani presenti alla pièce che emana una luce e colori vivaci in cui in scena vengono messe in evidenza, con grande aria di ironia e satira le virtù e le debolezze, i fallimenti umani, gli scherzi infantili e la grande solidarietà che regna tra i popoli dei villaggi. Grandissimi applausi durante la vorticosa e impressionante rappresentazione della danza del Kolo nel finale dell’opera, che ha immerso il pubblico nel mondo dei costumi, delle usanze e della tradizioni nazionali popolari del periodo racchiuso tra le due guerre mondiali. Grande consenso positivo del pubblico e critica eccellente al nuovo direttivo del TNC spalatino che ha creato un nuovo palcoscenico affascinante per le rappresentazioni future degli eventi teatrali locali.

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