Quando la musica prende il sopravvento sulle marionette

Il Teatro nazionale dei burattini di Plovdiv ha inaugurato nel capoluogo quarnerino la 27.esima edizione della Rassegna dei teatri dei burattini

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Quando la musica prende il sopravvento sulle marionette
Lo spettacolo che ha aperto la Rassegna è stato realizzato in seno al programma Plovdiv CEC 2019. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

È iniziata alla Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak la 27.esima edizione della Rassegna dei teatri dei burattini, un Festival internazionale che dopo due edizioni difficili e ridotte sia in quanto a numero di ospiti che a numero di biglietti venduti, è ritornato più forte che mai.

A salutare il numeroso pubblico Petra Šarac, attrice del Teatro dei burattini di Fiume, la quale ha detto che la Rassegna è tornata al suo fedele pubblico nella forma prepandemica, anche se non sono state ripristinate le mattinee. Però da quest’anno il pubblico potrà nuovamente votare e assegnare il premio, denominato Domino, il quale è l’unico in palio.
Magdalena Lupi Alvir, direttrice del Teatro dei burattini, ha spiegato che quest’anno la Rassegna porterà a Fiume dieci spettacoli in tre location, con tre programmi di accompagnamento. A sostenere la Rassegna è la Città di Fiume, il Ministero della cultura e dei media e la Regione litoraneo-montana.

Una ventata d’Oriente
Lupi Alvir ha parlato anche dello spettacolo che ha aperto la manifestazione ovvero “Il Principe del mare e il Principe della terra” del Teatro nazionale dei burattini di Plovdiv, in Bulgaria, il quale ha portato una ventata d’Oriente. Il progetto è stato realizzato in seno al programma Plovdiv Capitale europea della Cultura 2019 ed è ispirato al teatro tradizionale giapponese bunraku. Pure le marionette sono state realizzate in Giappone, con le tecniche tradizionali che hanno reso famoso questo tipo di teatro. La messinscena è ispirata alla nota storia del Palazzo del Drago e della principessa, ovvero di due fratelli innamorati della Principessa, che darà alla luce il primo imperatore giapponese. Si tratta di un classico giapponese che parla di amore, fiducia e del senso della vita. Lupi Alvir ha sottolineato anche il ruolo della musica nell’edizione della Rassegna di quest’anno, ma anche di diverse forme teatrali, da quelle classiche, legate all’opera, fino al cabaret punk tecnologico.

Una compagnia onnipresente
A rivolgersi ai presenti è stata anche Sonja Šišić, capodipartimento regionale per la Cultura, lo Sport e la Cultura tecnica, la quale ha spiegato che è sempre un onore sostenere i programmi del Teatro dei burattini di Fiume, il quale è attivo e presente pure negli angoli più remoti del Gorski kotar e delle isole. A dimostrazione della loro qualità ci sono i numerosi premi ottenuti dall’istituzione, che da numerosi decenni educa il futuro pubblico culturale. In ultima istanza si è rivolto ai presenti anche Marko Filipović, sindaco di Fiume, che ha dichiarato di essere onorato di poter presenziare a una manifestazione in continua crescita come questa. Dopo due anni di pandemia e crisi, ha affermato, la Rassegna continua a svilupparsi e a comunicare con il pubblico fiumano. Quest’anno anche la Casa dell’infanzia prenderà parte dell’evento e fornirà uno spazio aggiuntivo nel quale potersi esibire. Filipović ha augurato a tutti buon divertimento nei prossimi dieci giorni aprendo ufficialmente la Rassegna.

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