Prof. Daniele Suman: «La vita è uno studio continuo»

Il docente di chimica, biologia ed erbe medicinali presso la SMSI di Rovigno, spiega l'importanza di trasmettere ai giovani l'interesse per la natura e sviluppare una mentalità critica e scientifica

0
Prof. Daniele Suman: «La vita è uno studio continuo»
Foto: ROBERTA UGRIN

Abbiamo incontrato negli spazi della Scuola media superiore italiana di Rovigno il professor Daniele Suman, al quale è stato conferito recentemente il Premio “Antonio Pellizzer”, con la seguente motivazione: “…. per il suo grande apporto come professore e poi di professore mentore di biologia e chimica, alla promozione dell’offerta formativa della nostra scuola, distinguendosi nella cura e nella tutela della lingua e della cultura italiana e nel raggiungimento degli obiettivi curricolari ed extracurricolari nella nostra istituzione. Ha sempre promosso la lingua e la cultura italiana nell’insegnamento delle materie scientifiche e nella realizzazione di importanti progetti scolastici legati al nostro territorio, come pure quelli realizzati durante gli ultimi due anni scolastici, che hanno coinvolto anche altre scuole (della CNI e non) e altre istituzioni ed enti, a livello interregionale e nazionale. Nel suo lavoro ha sempre saputo coinvolgere, spronare gli allievi e trasmettere loro il rispetto dell’ambiente, l’amore per la ricerca, la curiosità come elemento fondamentale per la formazione personale e professionale degli alunni, ottenendo risultati rimarchevoli nelle competizioni scolastiche e regionali”.

Daniele Suman, docente di chimica, biologia ed erbe medicinali presso l’istituto scolastico rovignese da 21 anni, onorato di aver ricevuto il Premio “Pellizzer”, ha condiviso con noi alcune sue riflessioni in merito alla sua professione e all’importanza di trasmettere ai giovani un autentico interesse nei confronti del mondo che ci circonda.

Qual è il significato che attribuisce al Premio «Pellizzer» ottenuto da poco dedicato alla valorizzazione degli educatori e i docenti delle istituzioni prescolari e scolastiche della Comunità Nazionale Italiana del territorio?
“Sono molto felice di aver ottenuto questa conferma riconosciuta anche dalle altre istituzioni della CNI. Noi professori siamo un vettore che trasporta le informazioni. Nonostante ciò è molto importante avere la possibilità di svolgere la propria professione in un ambiente scolastico supportivo e stimolante. Incide pure la componente individuale; dipende molto da quanto desideri approfondire e addentrarti nella materia in questione e trasmettere il sapere agli alunni. Insegnando le materie scientifiche cerco di ‘spaccare la routine’ accostando agli argomenti trattati a lezione le nuove scoperte fatte nell’ambito della biodiversità, della biologia e della chimica. Si tratta di uno studio costante e attento della materia, un interesse verso tutto quello che ci circonda e soprattutto la voglia di poter scambiare tutte le informazioni con gli studenti che sono i principali fruitori di questo sapere.

Il Premio è un incentivo a proseguire su questa strada, il supporto del collettivo scolastico che ha appoggiato la candidatura al Premio ‘Pellizzer’, è stato molto appagante da un punto di vista professionale e umano”.

Progetti e iniziative
Numerosi sono i progetti ai quali si dedica in ambito scolastico e con i quali riesce a coinvolgere un gran numero di studenti. Quali sono i progetti attuali e quelli realizzati con successo?
“In ambito scolastico è opportuno saper trasmettere informazioni ai giovani in modo autentico. Di conseguenza, l’importanza di coinvolgere gli studenti in progetti pratici e concreti è essenziale.

I progetti e le attività realizzate con successo alla SMSI, e grazie all’ottima collaborazione con altri enti, vertono sull’ambiente marino, e includono il progetto ‘Presenza del dattero bianco Pholas dactylus nella zona costiera di Rovigno – conservazione dell’habitat locale’, coronato, nel mese di luglio scorso, con la posa nella zona del mandracchio dell’Ospedale per l’ortopedia e la riabilitazione ‘Dott. Martin Horvat’ di una tabella informativa quadrilingue che descrive le particolarità di questa specie di dattero bianco in via d’estinzione. Poi, un’altra iniziativa lodevole volta alla tutela dell’ambiente e della biodiversità è stata realizzata in autunno grazie alla collaborazione con l’Ente pubblico per la gestione delle aree protette della Regione istriana ‘Natura Histrica’, quando in un’azione ecologica, alunni e docenti hanno ripulito e recintato la zona del mandracchio dell’Ospedale, a Punta Muccia, nella quale è stato individuato il papavero giallo (Glaucium flavum Crantz), i cui fiori sbocciano da aprile ad ottobre. La ‘Collezione storica di Trieste e Rovigno’, un altro progetto interessante, realizzato nell’ambito delle attività extrascolastiche, finanziato dal Ministero della Scienza e dell’Istruzione della Repubblica di Croazia, ha come obiettivo principale riprodurre la Collezione storica di preparati zoologici e organismi marini, che fino al 1943 era custodita nell’Istituto italo-germanico di Biologia marina, oggi sede del Centro per la ricerca marina dell’Istituto ‘Ruđer Bošković’ rovignese. La Collezione a Rovigno venne arricchita di ulteriori esemplari grazie al biologo capodistriano Aristocle Vatova (1897-1992). Gli studenti hanno realizzato un cortometraggio animato incentrato sulla figura del ricercatore e biologo marino Aristocle Vatova in occasione del 30esimo anniversario della sua scomparsa con il quale la scuola ha inoltre partecipato al Festival della territorialità delle scuole medie superiori della Regione istriana. Lo scopo principale dell’iniziativa è quello di creare uno spazio espositivo nella sede della SMSI, in modo da valorizzare il lavoro di ricerca svolto dagli studenti inclusi nel progetto, i quali si sono dedicati al riconoscimento delle specie marine derivanti dallo scarto della pesca a strascico e al conseguente allestimento dei preparati zoologici mediante l’immersione degli organismi in una soluzione alcolica al 70p.c. (etanolo) negli appositi recipienti di vetro. Infine, il progetto più recente è quello realizzato grazie alla collaborazione con il Centro di ricerca marina dell’Istituto ‘Ruđer Bošković’ di Rovigno e l’Ente per il turismo del Comune di Canfanaro. Per l’occasione, gli studenti delle classi terze e quarte dell’indirizzo Estetista medico hanno realizzato nel laboratorio scolastico saponi naturali alla madreperla, ottenuta da farina di conchiglie di mitilo, olio d’oliva, olio di mandorle e idrolato di lavanda, nonché una delicata crema corpo, realizzata interamente con ingredienti naturali, cioè olio di mandorle, olio d’oliva e idrolato di lavanda, creando in questo modo la possibilità di utilizzare questo ‘scarto’ anche in altri campi, come la cosmetologia. La farina recuperata dagli scarti delle cozze (Mytilus galloprovincialis) l’abbiamo usata come ingrediente principale per creare un sapone abrasivo innovativo. Siccome i gusci contengono anche madreperla, carbonato di calcio e silicati, abbiamo pensato di creare un brand dal nome ‘Madreperla’, appunto”.

Quant’è importante secondo lei, sviluppare e trasmettere ai giovani una coscienza green?
“L’importanza di sviluppare una coscienza green nei giovani è fondamentale per educarli a essere cittadini proattivi e consapevoli dell’ambiente che li circonda. È importante coinvolgerli in progetti pratici che li aiutino a comprendere l’impatto delle azioni umane sull’ambiente e a promuovere lo sviluppo sostenibile. È necessario trasmettere loro l’amore e il rispetto per la natura attraverso esempi concreti e coinvolgenti, oltre a fornire loro strumenti per sviluppare una mentalità critica e scientifica. Attraverso la ‘citizen science’, ossia la pratica in cui i cittadini partecipano attivamente alla ricerca scientifica, contribuendo con osservazioni, dati e informazioni, anche i giovani si sentono inclusi in modo attivo e diretto in ciò che diventa una cura quotidiana verso l’ambiente che ci circonda, rendendolo un posto migliore dove vivere, perché in fin dei conti la vita siamo noi”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display