Piattaforme digitali per migliorare l’apprendimento nelle classi

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Piattaforme digitali per migliorare l’apprendimento nelle classi

FIUME | Si è svolta ieri la settima edizione del Corso d’aggiornamento “L’Italianistica contemporanea: lingua, comunicazione e cultura italiana”, promosso dal Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume, rivolto in primo luogo ai docenti di discipline umanistiche e scientifiche delle scuole italiane, ma anche a tutti gli insegnanti ed educatori che nel loro processo didattico utilizzano la lingua italiana, nonché aperto pure a tutti gli studenti interessati.

Sesioni parallele

Il Corso d’aggiornamento – organizzato in collaborazione con l’Agenzia per l’Educazione e la Formazione (AZOO), l’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria e l’Unione Italiana nell’ambito della collaborazione con l’Università Popolare di Trieste e con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – è tematicamente partito con l’ultimo dei tre moduli previsti, ovvero quello dal titolo “Il percorso della lettura: valori e aperture nei testi contemporanei”, diviso a sua volta in due sessioni parallele, una per gli insegnanti di materie umanistiche e l’altra per quelli di materie scientifiche. Gli altri due moduli, “Società, storia e cultura italiane del Novecento” e “La lingua italiana oggi: usi, funzione e forme” si articoleranno rispettivamente il 26 e 27 giugno.
A dare il benvenuto ai presenti – una cinquantina di docenti provenienti da Fiume e dall’Istria, nonché i consulenti pedagogici della CNI, Gianfranca Šuran e Patrizia Pitacco – è stata la capodipartimento d’Italianistica Corinna Gerbaz Giuliano, dichiaratasi felice di potere inaugurare l’edizione di quest’anno.

L’insegnamento virtuale e le aule virtuali

A presentare il Corso d’aggiornamento e l’offerta del Dipartimento di Italianistica è stata la direttrice del corso, Gianna Mazzieri Sanković, che ha parlato anche dell’imminente Riforma curricolare, la quale partirà in Croazia in tutte le scuole di ogni ordine e grado dal 1.mo settembre 2019, come pure dell’insegnamento virtuale e delle aule virtuali, il che rappresenta sicuramente l’aspetto più significativo della riforma in questione. Il proliferare delle nuove piattaforme digitali di aiuto alla didattica spinge gli insegnanti a sviluppare nuove forme d’insegnamento per un apprendimento più efficace negli allievi.
Nell’affrontare queste problematiche la prima a parlare ai docenti delle discipline umanistiche è stata Gianfranca Šuran, dell’Agenzia per l’Educazione e la Formazione (AZOO), che ha esposto il tema “Didattica per competenze e interdisciplinarietà”, mentre Patrizia Pitacco, sempre dell’AZOO, si è rivolta invece agli insegnanti di materie scientifiche con la relazione “L’aula virtuale = insegnamento virtuale?”.
Il Corso nei suoi due “auditorium” è proseguito poi con la relazione di Tommaso Mazzoli (Università degli Studi di Trieste) intitolata “Didattica in rete: l’uso delle piattaforme digitali per migliorare l’apprendimento in classe”, e con “Un approccio quantitativo alle notizie giornalistiche” di Stefano Ondelli (Università degli Studi di Trieste), dopodiché la prima parte del corso si è conclusa con un laboratorio.

I notai e l’italiano a Fiume

Dopo la pausa i docenti delle materie umanistiche hanno potuto quindi assistere a un’interessante conferenza che ha visto come relatore il docente di Lingua italiana giuridica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Budapest, Alessandro Gilioli, che ha trattato l’argomento “Gli atti in italiano dei notai di Fiume: lettura e analisi dei testi”. Gilioli ha rilevato che la lingua dell’amministrazione della giustizia a Fiume dal 1875 al 1946 è stata l’italiano. Di conseguenza i notai attivi a Fiume redigevano gli atti principalmente in italiano e in parte anche nelle altre lingue (tedesco, ungherese e croato) parlate dai fiumani. Il ricercatore ha posto particolare attenzione sugli atti del notaio Federico Gelletich, attivo a Fiume dal 1915 al 1945, con un’immersione nella sua lunga attività professionale svolta come pubblico ufficiale dei diversi stati che si sono succeduti a Fiume in quel periodo storico.
A chiudere il terzo modulo del Corso d’aggiornamento “L’Italianistica contemporanea: lingua, comunicazione e cultura italiana” per gli insegnanti di materie umanistiche è stato Fabio Romanini (Università degli Studi di Trieste) con “Fake news e pragmalinguistica” e il Laboratorio sullo stesso tema, con Stefano Ondelli (Università degli Studi di Trieste). Per i corsisti delle materie scientifiche la relazione di chiusura è stata “Piattaforme digitali per la didattica: conoscere e scegliere gli strumenti adatti per produrre contenuti on-line”, con Tommaso Mazzoli (Università di Trieste).

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