Ostrogović esulta, Filipović un po’ meno

Umori diversi si sono percepiti nella giornata post voto

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Ostrogović esulta, Filipović un po’ meno
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Rispetto a quattro anni fa, le cose non sono cambiate più di tanto, se ci riferiamo all’interesse dei cittadini a eleggere i propri rappresentanti nei Comitati di quartiere. Soltanto un fiumano su dieci si è recato alle urne domenica scorsa. Rispetto al 9,2 per cento del 2018, è stato compiuto un piccolo passo avanti, ma alla fine, a conti fatti, c’è poco di che gioire. Dei complessivi 174 posti nei Comitati di quartiere, l’HDZ ne occuperà 58, quasi doppiando i 31 dell’SDP.

In ogni caso, l’umore nelle sedi delle due principali formazioni politiche in città ieri, nel giorno post elezioni, non era lo stesso. In piazza Adria, sede dell’HDZ, si è festeggiato, mentre in Corso, nei locali dell’SDP, nessuno ha ritenuto di avere un buon motivo per brindare. È difficile fare dei paragoni con la precedente tornata elettorale alla quale SDP e HDZ parteciparono in altre combinazioni, ma appare piuttosto chiaro che domenica abbia prevalso quella che nel Consiglio cittadino è stata sempre, da oltre trent’anni, una forza d’opposizione.
Anche se ci basiamo su dati non ufficiali, non confermati, l’HDZ da solo o in coalizione con l’HSU, Partito dei pensionati, ha conquistato 63 posti nei 34 Comitati di quartiere, mentre il Partito socialdemocratico, da solo o con il PGS, arriverebbe a 43. Il PGS è terzo nella graduatoria con 15 membri, mentre le liste civiche saranno presenti con 26. Il resto è andato a Most, Možemo!, Unione del Quarnero e Lista per Fiume. Una volta che la Commissione elettorale avrà reso ufficiali i dati, i Comitati di quartiere si potranno riunire per eleggere i rispettivi presidenti. Soltanto allora sapremo con precisione chi ha vinto effettivamente.

Dichiarazioni a caldo
Ecco che aria tirava, all’indomani delle elezioni, tra i leader dei principali partiti. Josip Ostrogović, presidente della sezione fiumana dell’HDZ, nonché membro del Consiglio cittadino, è apparso raggiante. “Queste elezioni potrebbero indicare una svolta – ci ha detto –. Ritengo che queste elezioni abbiano una certa importanza e che se ne siano resi conto i concittadini che hanno deciso di recarsi alle urne. È evidente che siano in aumento le preferenze nei nostri confronti. Oggi abbiamo dei buoni motivi per festeggiare, ma già da domani dovremo rimboccarci le maniche e metterci al lavoro. Dovremo farlo tutti assieme, a prescindere dall’appartenenza politica, visto che nei Comitati di quartiere possono venire decisi molti aspetti della nostra vita quotidiana. Infine, vorrei ringraziare tutti coloro che sono andati a votare e, soprattutto, quelli che hanno scelto noi”.

Josip Ostrogović.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Anche il sindaco Marko Filipović, presidente della sezione fiumana dell’SDP, ha ringraziato gli elettori, congratulandosi con tutti coloro che sono stati eletti in modo democratico. “Il risultato è più o meno lo stesso di quattro anni fa. Comunque, sarebbe potuta andare anche meglio. In alcuni rioni si sono presentate delle liste civiche che condividono i nostri valori e il nostro elettorato. Ora dobbiamo fare delle serie analisi e comprendere qual è il potenziale delle possibili coalizioni. L’affluenza è stata modesta, leggermente superiore a quella di quattro anni fa, per merito o demerito dei partiti politici”.

Marko Filipović.
Foto: RONI BRMALJ

A parte l’affluenza decisamente scarsa, ci sono dei numeri che non lasciano scampo. I 63 posti conquistati dall’HDZ, 54 da soli e 9 con l’HSU, indicano una svolta? “Ognuno interpreta i risultati a modo suo. Il nostro obiettivo è stato quello di mantenere il numero dei presidenti nei Comitati di quartiere”, ha dichiarato per il nostro quotidiano Filipović, al quale abbiamo chiesto se questa tornata elettorale possa venire considerata come un “barometro” in vista del 2024, anno in cui ci saranno le politiche, le europee e presidenziali, per arrivare al 2025 con le amministrative. Il 10 per cento è un campione rappresentativo per un sondaggio. “Le elezioni sono il miglior sondaggio, anche se ognuna di queste ha delle particolarità. Non credo che queste ultime debbano preoccuparci più di tanto, ma un’analisi approfondita della situazione, la faremo di certo”, ha concluso il leader della sezione fiumana dell’SDP.

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