Notte dei musei. Riconfermata l’importanza

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Notte dei musei. Riconfermata l’importanza
Foto: Ivor Hreljanović

Dopo che nel 2021 e nel 2022 i programmi della Notte dei musei si erano svolti online (nel 2021) e con un numero ristretto di visitatori (nel 2022), l’edizione 2023 è stata nel segno della “vecchia normalità”. Alla 18ª Notte dei musei hanno preso parte quest’anno a livello nazionale ben 184 musei e istituzioni provenienti da tutte le Regioni croate. Sono stati presentati 449 programmi, 100 mostre, 43 laboratori, 31 eventi musicali, 31 lezioni, 16 iniziative per bambini e 16 proiezioni audiovisive. Quest’anno, il tema della manifestazione era “I musei sono importanti!” per sottolineare come i musei non sono soltanto raccolte di oggetti esposti nelle vetrine, ma che hanno un ruolo importantissimo nella società.
Come sempre, alla manifestazione hanno aderito anche i musei di Fiume e del suo circondario, dell’Istria e delle isole, che hanno proposto tantissimi programmi adeguati a un pubblico di tutte le età. Tra mostre, concerti, laboratori, visite guidate, promozioni di libri e l’accesso libero agli allestimenti, il pubblico della Regione litoraneo-montana ha potuto soddisfare ogni curiosità.
I Frankopan alla «conquista» di Fiume
Il Museo di Marineria e Storia del Litorale croato (PPMHP) di Fiume in tutte e tre le sue sedi (Palazzo del governo, Castua e Lipa) e il Museo della patria di Drenova hanno proposto un ricco programma. A Palazzo del governo, sede del PPMHP, ha avuto luogo la presentazione del libro di Branko Belamarić “Viški boj u svjetlu brodskog naoružanja” (La battaglia di Lissa e gli armamenti navali) e un concerto degli alunni e studenti della Scuola di musica “Ivan Matetić Ronjgov” di Fiume, seguito dalla presentazione del progetto PerPeTuUm aGILE di sviluppo, potenziamento e attuazione del tirocinio. I bambini hanno potuto partecipare a un laboratorio di rivisitazione storica organizzato dall’associazione “Ordo Sancti Viti” e dal Percorso turistico-culturale “Sulle rotte dei Frankopan”. Si sono tenute visite guidate degli allestimenti (coordinate dal bibliotecario museale Igor Žic), mentre quella che ha riguardato la mostra “Tracce del tempo” è stata tradotta nella lingua dei segni e realizzata in collaborazione con l’Associazione dei non udenti e ipoudenti della Regione litoraneo-montana. È stato presentato il programma “Zoja” dell’associazione “Vida” e il programma “IPSilon” sull’applicazione del modello di assunzione di persone con difficoltà psicosociali. In serata è stata anche inaugurata la mostra “Akvizicije ‘22” e si è tenuta la proiezione “Restauracije ‘22”, che parla dei manifesti legati al museo, nonché una proiezione della mostra digitale “Tempus”. Si è parlato della nuova applicazione museale per telefono e computer, è stata presentata l’audioguida “Sulle rotte dei Frankopan” e si sono tenuti i laboratori per bambini del ciclo “Čudotvornica”. Infine, nei vani della mostra “L’infanzia dietro alla cortina di ferro”, i visitatori hanno potuto porre delle domande sui contenuti del museo alla curatrice museale Tea Perinčić. Nel Centro memoriale “Lipa pamti” è stata inaugurata la mostra intitolata “Maschere e scampanatori di Lipa”, mentre nel museo di Castua si è potuta visitare la collezione permanente e assistere all’esibizione dei ragazzi della Scuola elementare “Milan Brozović” di Castua, coordinati da Tajana Dukić.
I siluri, un’attrazione sempre attuale
Anche il Museo civico ha aperto i battenti ai visitatori. A Palazzo dello Zucchero sono state organizzate delle visite guidate dell’allestimento permanente, mentre nel Cubetto si è potuta ammirare la mostra “Linearne spiralne fuzije” di Dražen Filipović Pegla. Inoltre, nel magazzino di Žabica il pubblico ha partecipato alla visita guidata della mostra sul siluro. I più piccoli hanno potuto invece partecipare a uno dei due incontri organizzati dal Museo civico: il laboratorio “Escape room” al Palazzo dello Zucchero e il laboratorio “Crea un gufo – simbolo della Notte dei musei”. Nel Museo di Arte moderna e contemporanea (MMSU) è stato possibile visitare gratuitamente la mostra dell’artista italiana Raffaella Crispino “Vogliamo gli specchi – Viaggio nella matrice del colonialismo” e di Ines Matijević Cakić “La casa senza fondamenta”. Nel corso della serata si sono esibite le allieve dell’Ensemble di danza della Scuola di danza classica e contemporanea che opera in seno alla SE “Vežica”. Il Museo di Scienze naturali ha proposto attività educative ideate per i bambini, un quiz di cultura generale destinato agli adulti, visite guidate all’allestimento permanente e il concerto del gruppo “Padre”.
Al Museo della farmacia JGL è stato possibile visitare gratuitamente l’allestimento e consumare un “cocktail museale” speciale preparato dai camerieri del bar Apotheca. Aperto ai visitatori è stato anche il Museo dell’informatica “Peek&Poke”.

Foto: Ivor Hreljanović

Pola tra storia e gastronomia
La vera e propria festa della cultura ha visto l’apertura serale straordinaria anche dei principali musei, complessi monumentali, parchi e siti archeologici istriani. Ad aprire le porte dei luoghi d’interesse culturale e storico pure Pola e Dignano, dove la manifestazione ha riscontrato grande successo. Così, a Pola, è stato possibile visitare il Museo archeologico dell’Istria, che nella Notte ha proposto una serie di attività. Giulia Codacci Terlević ha guidato attraverso la mostra “Colonia Pola, quae nunc Pietas Iulia”, Erika Trbojević ha parlato di “Ercole, protettore della Pola romana e le sue raffigurazioni su vecchie monete”. Tradizionalmente, si è potuto visitare l’Arena e le mostre “I castelli istriani” e “La sfinge, reperto del teatro romano maggiore di Pola” (curata da Silvana Petešić). Aperto pure il Museo storico e navale dell’Istria, con una serie di mostre e il tunnel Zerostrasse; il Museo di arte contemporanea con incontri artistici, quiz e concerti; la Casa dell’olio d’oliva con visite guidate e degustazione degli oli d’oliva locali e la Biblioteca universitaria, che, tra l’altro, ha proposto la conferenza di Geni Gobić Bravar sull’attività museale in Città.

A Pola durante la visita guidata alla Casa dell’olio d’oliva. Foto: Vanja Stoiljković

Dignano dà spazio ai disabili
A Dignano hanno aderito alla manifestazione l’Ecomuseo “Istrian de Dignan” e Palazzo Bettica. Situato in via Castello, il Palazzo propone al pianterreno dei reperti archeologici del primo Medioevo rinvenuti nella zona di Gurano e nelle basiliche preromaniche di S. Simone, S. Cecilia e S. Severino. Il primo piano ospita una pinacoteca, lascito del pittore veneziano Gaetano Gresler, con 19 opere di carattere profano risalenti al XVII e XVIII secolo con nature morte, 17 ritratti e scene di battaglie, mentre il secondo piano è adibito alla parte etnografica con oggetti donati dalla cittadinanza per il futuro Museo della Città che vi troverà spazio. Numerose e variegate le attività proposte dall’Ecomuseo, dove si è potuto assistere alla mostra “Okružuju me boje prirode”, opera dei fruitori del Centro diurno per la riabilitazione. A seguire la proiezione del film “Skriveni pupoljci boljeg društva”, documentario sull’importanza dell’inclusione lavorativa delle persone diversamente abili. Appuntamento poi per la consegna degli International Slow Food Awards, volti ai migliori produttori e promotori della scena eno-gastronomica locale. E ancora presentazione del calendario poetico in dialetto dignanese, laboratorio di preparazione e degustazione degli amaretti di Orsera e della “supa” istriana. Per finire, è stato proiettato il musical “The girl in the blue dress”, girato in parte anche negli spazi dell’Ecomuseo. Per una… notte all’insegna di arte, cultura e cucina.

All’Ecomuseo di Dignano i lavori dei disabili. Foto: Vanja Stoiljković

Albona ricorda Giuseppina Martinuzzi
La tradizionale manifestazione si è tenuta pure nel Museo popolare di Albona, attivo in seno all’Università popolare aperta (UPA). Nell’occasione tutti gli interessati, accompagnati dai dipendenti dell’istituzione, hanno avuto l’opportunità di visitare l’esposizione permanente a Palazzo Battiala-Lazzarini, creata con lo scopo di raccontare cronologicamente i vari personaggi e gli episodi storici del territorio, compreso il percorso allestito per replicare una galleria mineraria, come quelle una volta attive nell’Albonese. È stato possibile visitare pure l’esposizione dedicata a Giuseppina Martinuzzi, insegnante, letterata e rivoluzionaria, nata ad Albona nel 1844 e scomparsa nella città natale nel 1925. La mostra era stata inaugurata all’inizio del dicembre 2022 e comprende la parte della biblioteca che Martinuzzi lasciò ad Albona e che negli anni ‘40 dello scorso secolo fu trasferita nell’odierna Biblioteca universitaria di Fiume. Con i curatori del Museo è stato possibile visitare pure il deposito del Museo, in cui sono conservati numerosi oggetti che confermano la diversità del patrimonio albonese, di cui si occupano il tecnico e i curatori museali. Tutto ciò per dimostrare l’importanza delle istituzioni di questo tipo, conformemente al tema dell’edizione 2023 della Notte dei musei. Alcuni degli oggetti venivano disegnati dai partecipanti al laboratorio di pittura tenutosi nella stessa occasione negli spazi della Galleria civica, pure questa operante in seno all’UPA e coordinati dall’artista Marina Rajšić. Il workshop è stato organizzato in collaborazione con l’Ente turistico di Albona, nell’ambito del progetto “Art&Wine”, che si realizza grazie all’appoggio dei produttori di vino locali, dell’associazione “Trs”.

La mostra dedicata a Martinuzzi (Albona). Foto: Tanja Škopac

Parenzo: la famiglia Polesini
Nemmeno a Parenzo i visitatori hanno deluso le aspettative. Su organizzazione del Museo del territorio parentino, dinanzi alla Sala della Dieta, hanno salutato i presenti la direttrice dell’ente museale, Elena Uljančić e il sindaco di Parenzo in quota CNI, Ugo Musizza, che ha dato il benvenuto agli ospiti in lingua italiana e croata. Gli appuntamenti hanno avuto inizio con il laboratorio di ceramica per l’infanzia gestito da Vltava Muk e Klaudia Bartolić Sirotić. In contemporanea, di fronte alla sede della Sala della Dieta, si sono dati appuntamento coloro che hanno seguito la visita guidata al nucleo storico, con Davor Munda. La sede degli eventi è stata quindi la Sala della Dieta. Gaetano Benčić ha presentato “Parenzo nei fondi archivistici della Sovrintendenza ai beni culturali di Trieste” e gli importanti acquisti realizzati qualche giorno fa dalla famiglia Polesini. Elena Uljančić ha esposto il tema “La città e le persone visti dall’obiettivo del marchese Polesini” e ha conversato con Gian Paolo Polesini, ultimo erede di questa famiglia che per sette secoli, fino al 1945, incrociò le sue sorti con quelle dell’Istria.

Alcuni degli acquisti della famiglia Polesini (Parenzo). Foto: Denis Visintin

Rovigno dedica la serata a Egidio Budicin
La Notte dei musei a Rovigno è stata una vera e propria full immersion nella cultura locale, in diverse sedi dislocate e con un programma incentrato quest’anno sulla produzione del poliedrico artista e restauratore Egidio Budicin, attivo da quattro decenni sulla scena artistica nazionale, il quale si è dedicato al restauro di importanti opere del patrimonio storico-culturale nazionale e regionale, lavorando per una serie di istituzioni, tra cui il Museo archeologico dell’Istria e l’Istituto regionale per la salvaguardia dei monumenti culturali a Fiume. Ad aprire il ricco programma della Notte dei musei, presso il Teatro “Antonio Gandusio”, è stata la presentazione della monografia “Tra creazione e rinnovo” incentrata sull’opera artistica e quella di restauro di Egidio Budicin, svoltasi in sua presenza di fronte ad un numeroso pubblico. Aperte pure le porte del Palazzo Comunale, dove lo storico rovignese Marino Budicin ha tenuto una conferenza presso la Sala consiliare, sul significato e l’importanza dell’affresco “Allegoria del Bon Governo” risalente al XVI secolo e restaurato per opera di Egidio Budicin vent’anni fa. La sede dell’Ecomuseo “Batana”, ha ospitato uno dei cultori della parlata rovignese, Libero Benussi, il quale ha presentato per l’occasione il libro “La viècia batàna” scritto da suo fratello Vlado Benussi. Proseguendo la passeggiata serale intrisa d’arte, i curiosi spettatori arrivati al Centro d’arti visive “Batana” hanno potuto osservare da vicino quattro dipinti della Collezione d’Arte Antica appartenenti al fondo museale del civico, restaurati in passato da Egidio Budicin, rimasta aperta fino alla mezzanotte. Dulcis in fundo e indissolvibile retaggio culturale cittadino: bitinàde e canti popolari della tradizione autoctona interpretati dalla SAC “Marco Garbin”.
Lussinpiccolo: la donna nell’arte
Alla 18ª Notte dei musei hanno aderito quest’anno anche le isole quarnerine. Al Museo dell’Apoxyòmenos di Lussinpiccolo sono state esposte per l’occasione le cartoline inedite di Andro Vid Mihičić mentre un’altra mostra è stata allestita a Palazzo Fritzi. Gli abitanti locali sono stati invitati a dare in prestito oggetti secondo il tema scelto cioè “Donna”. La Donna, come pure il Museo, rappresenta da fuori la fugacità del tempo mentre da dentro sfoggia tutta la sua particolare personalità unica e rara. La tematica è stata suddivisa in quattro angoli della sala.
Il pubblico è stato attratto non soltanto dagli oggetti quali gioielli antichi, una collana di conchiglie centenaria, ma anche dal primo fucile subacqueo che la giovane maestra Noyes Piccini acquistò nel 1941 con il suo primo stipendio di maestra.
La 18ª edizione della Notte dei musei è stata dunque un vero e proprio ritorno alla normalità, che si spera perduri nel tempo.

La donna vista dai piccoli lussignani. Foto: Arlen Abramić

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