«Laurencia» in un’atmosfera di intense e profonde emozioni

Il pubblico spalatino ha dimostrato di apprezzare l'opera georgiana e l'interpretazione, seppur ridotta

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«Laurencia» in un’atmosfera di intense e profonde emozioni
L’inchino. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Il TNC di Spalato ha registrato una discreta presenza di spettatori per la prima dell’opera “Laurencia”, musicata da Alexander Krein con la coreografia di Vakhtang Čabukiani e la nuova coreografia di Nina Ananiašvili, andata in scena il 22 marzo in prima assoluta nazionale. Il pubblico spalatino ha avuto, dunque, il privilegio di vedere una delle opere di balletto che esprime il meglio della danza proveniente dalla Georgia. Le prove e la preparazione dell’ensemble del Balletto del TNC sono state condotte da Nina Ananiašvili, ballerina e direttrice artistica del Balletto del Teatro Nazionale della Georgia. La ballerina è arrivata a Spalato su invito del direttore del Balletto del TNC di Spalato, Pedro Carneiro, che fino a giugno dello scorso anno era direttore e stretto collaboratore di Ananiašvili a Tbilisi.

Una ricca storia
Il balletto “Laurencia” fu rappresentato per la prima volta in anteprima il 22 marzo 1939 al Teatro dell’Opera e del Balletto di Kirov. Soliko Virsaladze disegnò la scenografia e i costumi. I ruoli principali furono interpretati da Natalia Dudinskaja nel ruolo di Laurencia e da Vakhtang Čabukiani nel ruolo di Frondoso. Il 14 novembre 1948 al Teatro Nazionale dell’opera e del balletto di Tbilisi venne rappresentata con una nuova scenografia e con costumi ridisegnati da Solomon Virsaladze e sotto la direzione di Didim Mirtskhulava, che contribuì in modo significativo al grande successo. Nel 1956 “Laurencia” fu rappresentata al teatro Bolshoi e ottenne un grande successo in tutti gli stati dell’ex Unione Sovietica ed in altri Paesi. In tempi recenti, a partire dal 2007, il balletto è stato registrato su pellicola mettendo in risalto il valore artistico e immortalando le performance dei ballerini Chabukani, Vera Tsignadze ed altri ballerini del balletto georgiano.

Un ridimensionamento dell’opera
La storia del balletto è stata sempre rappresentata in teatri particolarmente grandi che permettevano l’impiego di ensemble di ballerini che potevano arrivare ad un numero di circa 200. La rappresentazione al TNC Spalatino è stata affidata, invece, ad un corpo di ballo composto da 40 artisti, ma che sul palco hanno creato un’atmosfera di intense emozioni, esprimendo con grande professionalità ed energia il dramma psicologico. L’azione si svolge nel XV secolo nel villaggio spagnolo di Fuente Ovejuna che appartiene a Fernando Gomez de Guzman, Gran commendatore dell’Ordine di Calatrava. Nell’atto primo gli abitanti del villaggio preparano il benvenuto al comandante Gomez per il suo ritorno. Ma ben presto a causa del suo malgoverno costellato di abusi di potere, nel popolo nasce un grande malcontento.

L’amore al centro dell’intreccio
Il giovane Frondoso innamorato di Laurencia è contrastato dal comandante che vuole a tutti i costi avere Laurencia per sé. La fanciulla rifiuta il comandante Gomez che cerca vendetta per non esser stato ricambiato. Allora la giovane incita i popolani a ribellarsi contro la tirannia del comandante. Nel secondo atto il comandante Gomez tenta di tutto per separare la coppia innamorata che decide di sposarsi. La notizia manda su tutte le furie Gomez. Alla fine il popolo guidato da Frondoso libera Laurencia e sconfigge il comandante. La reazione del pubblico è stata estremamente positiva, con lunghi applausi per i solisti del balletto, per l’ensemble e per il direttore d’orchestra Levan Jagaev, nonché per la coreografa Nina Ananiašvili.

Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

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