L’arte come mezzo d’introspezione

Nella galleria «Juraj Klović» di Fiume è stata inaugurata la mostra «Conversazioni con me stesso», che propone opere di 19 artisti tra cui la connazionale Lea Čeč

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L’arte come mezzo d’introspezione
Le artiste presenti all’apertura. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

È stata inaugurata nella galleria d’arte “Juraj Klović” dell’Associazione croata degli artisti visivi (HDLU) di Fiume l’esposizione “Conversazioni con me stesso” (Razgovori sa sobom). Ad organizzare la mostra è stato il collettivo artistico “Art ćakula”, nato in tempi di pandemia per unire almeno virtualmente, usando piattaforme come Zoom, Facebook, Instagram o YouTube, gli artisti in difficoltà. In virtù di questo formato anche la cerimonia di apertura è stata trasmessa in streaming e tantissimi ospiti hanno potuto vedere la mostra da casa. A occuparsi della trasmissione video e dei contatti virtuali è stata la connazionale Lea Čeč, la quale ha partecipato alla mostra con due opere. A dare il benvenuto ai numerosi ospiti presenti fisicamente nella galleria è stata, invece, Jelena Šimić di Belgrado, una delle due curatrici. Romana Tekić di Slavonski brod, che insieme a Šimić fa parte del team di curatori, non ha potuto presenziare alla serata.
“‘Art ćakula’ è un insieme variegato di artisti, che spazia dalla Slovenia alla Macedonia – ha spiegato Šimić -. Siamo nati come una sorta di esperimento pensato dall’artista fiumana Ivana Egić, ma ben presto siamo diventati un collettivo di tutto rispetto con circa 24 membri. La mostra ‘Conversazioni con me stesso’ propone opere di 19 artisti, di cui sono presenti principalmente le artiste di sesso femminile”.
La fondatrice dell’organizzazione, Ivana Egić, ha ringraziato il pubblico e ha spiegato che per lei la mostra ha un significato particolare. L’esposizione, ha concluso Egić, è il coronamento di tre anni di lavoro e impegno. L’artista connazionale Lea Čeč, ha aggiunto che l’incontro virtuale nel corso del quale è stata trasmessa la cerimonia d’apertura dell’esposizione è in realtà il 73.esimo incontro dalla fondazione di “Art ćakula”. Le due curatrici, anche se non sono di Fiume, hanno svolto un lavoro di alta qualità, ma anche molto complesso.
“Personalmente ho partecipato alla mostra con due lavori – ha illustrato -, di cui il primo si chiama ‘Meditazioni sulla natura e sul tempo’, mentre il secondo è ‘Costruzione, decostruzione, ricostruzione’. Le tecniche usate sono l’inchiostro e il collage. Come dice il titolo stesso della mostra, l’idea era di parlare con sé stessi usando l’arte come mezzo d’introspezione. Nell’opera ‘Costruzione, decostruzione, ricostruzione’, ad esempio, ho immaginato le emozioni che si provano quando si perde qualcuno, quando si spezza un legame che in precedenza avevamo ricostruito. La ricostruzione si riferisce al processo inverso, perché la vita è fatta di alti e bassi e spesso con una persona ci lasciamo per poi ritrovarci. L’opera ‘Meditazioni sulla natura e sul tempo’ è un tipo diverso di introspezione”. La mostra rimarrà aperta fino al 22 agosto prossimo.

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