Largo alle sculture con il «Boulevard World Genius»

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Largo alle sculture con il «Boulevard World Genius»

VALLE | Saranno le quattro sculture monumentali alle quali stanno dando vita in queste due settimane una quarantina di studenti italiani e croati, assieme a dieci docenti, a completare il Boulevard World Genius, il viale dedicato da Valle alle sculture di alcune delle più grandi personalità nella storia dell’umanità. L’obiettivo del progetto, avviato tre anni fa, portato avanti dalla società “Mon Perin” e pensato come colonia artistica, è quello di collegare in questo modo la cittadina alle spiagge, arricchendo il percorso di 5 chilometri che si estende dalla rotatoria all’entrata di Valle fino ai campeggi di San Polo e Colonne, dando allo stesso tempo l’opportunità a giovani studenti di talento di lasciare un’impronta considerevole nella cittadina.

Alle sculture monolitiche di Leonardo Da Vinci, Nikola Tesla, Cristoforo Colombo, Galileo Galilei, e Mahatma Gandhi, Nelson Mandela, Albert Einstein, Charles Darwin e Marie Curie, andranno ad aggiungersi, molto presto, quelle ispirate a Ipazia, Aristotele, Walt Disney e Sir Timothy John Berners-Lee, quest’ultimo inventore di Internet.

Un’esperienza importantissima

All’iniziativa hanno aderito quest’anno studenti e docenti dell’Accademia Albertina di Torino, dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, dell’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna e dell’Accademia di arti applicate di Fiume, i quali hanno soggiornato e lavorano ancora a Valle dal 2 fino al 16 settembre. Due settimane che, ci confessa Maria Claudia Farina, docente di Tecniche del marmo e delle pietre dure all’Accademia Albertina di Torino, sono troppo poche, vista l’accoglienza del posto e il clima che quest’anno è stato particolarmente favorevole. Questo è il terzo anno che accompagna un gruppo, sempre diverso, di giovani studenti: “Per loro è davvero un’esperienza importante, perché è la prima volta che si trovano a lavorare, anche se in gruppo, su una scultura monumentale – ci spiega la docente, mettendo in risalto che è appunto questo l’aspetto più prezioso di quest’esperienza –. Con noi ci sono anche le Accademie di Venezia, di Bologna e di Milano e questa collaborazione si sta consolidando, pur lavorando separatamente”.

Nove tonnellate di pietra

È un lavoro impegnativo, che impiega nove tonnellate di pietra per progetto. “Ci siamo trovati molto bene, perché il posto è stupendo, poi è eccezionale lavorare tutti quanti insieme su questa pietra bellissima e si crea un bellissimo spirito di squadra“, racconta Valentina Aceto dell’Accademia di Torino, sottolineando in particolare l’importanza del lavoro di gruppo che reputa sia spesso sottovalutata. Assieme ai suoi colleghi, Valentina ha lavorato sul tema di Ipazia, un’astronoma, filosofa e matematica nata ad Alessandria d’Egitto nel IV secolo. “Il nostro progetto – ci ha illustrato – si svolge su due blocchi separati e abbiamo deciso di rappresentare l’astrolabio, perché pare che lei abbia aiutato a sviluppare questo strumento per la lettura delle costellazioni e del cielo; abbiamo così deciso di rappresentare poi il suo mantello, denominato tribon, che era un po’ particolare, e in genere veniva utilizzato dai filosofi uomini: visto che lei era una donna, la cosa ci è sembrata un po’ particolare e interessante da proporre, anche dal punto di vista scultoreo”.

Oltre alle sculture, la colonia artistica prevede anche laboratori di pittura nell’ambito del progetto “Open air colors”, che vede la realizzazione di grandi murales a tema libero che verranno collocati all’interno dei campeggi.

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