La cucina italiana tra tematiche ambientali e prodotti stagionali

Premiati tre studenti del Dipartimento di Italianistica di Fiume che hanno presentato le migliori ricette della tradizione del Belpaese più in linea con la coscienza ecologica

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La cucina italiana tra tematiche ambientali e prodotti stagionali

La sesta edizione della Settimana della Cucina italiana nel mondo, che si concluderà domenica, 28 novembre, ha puntato non solo sulla valorizzazione della tradizione culinaria, ma anche sulle prospettive della cucina italiana nell’ottica della consapevolezza e della valorizzazione della sostenibilità alimentare. La cucina italiana è infatti capace di offrire piatti buoni e sani, ma anche ecologicamente ed economicamente sostenibili grazie alla qualità, alla varietà e alla semplicità delle materie prime della tradizione declinate magari in chiave moderna. Gli studenti della laurea triennale del Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Fiume hanno partecipato anche quest’anno all’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e localmente organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Fiume.
Gli studenti del primo anno del Corso di laurea triennale hanno studiato le ricette di primi piatti, quelli del secondo anno dei secondi e quelli del terzo si sono dedicati al dessert. Alla cerimonia di premiazione delle ricette più originali ed ecologicamente sostenibili, tenutasi ieri alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume, hanno salutato i ragazzi la capodipartimento Gianna Mazzieri-Sanković, il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini e la rappresentante della Camera di Commercio Italo-Croata, Iva Lesjak.
“Negli ultimi mesi sono state veramente numerose le iniziative alle quali abbiamo aderito – ha dichiarato Mazzieri-Sanković -, a partire dagli eventi dedicati a Dante, fino alla presentazione dei libri sul dialetto fiumano e altri incontri. Quest’anno abbiamo abbracciato il tema della gastronomia in luce della coscienza ecologica che si sta risvegliando sempre di più in un mondo globalizzato e abbiamo cercato di tenere a mente il lato pratico della preparazione delle pietanze”.

 

Agli studenti si è rivolto anche il Console Davide Bradanini, il quale ha espresso la propria soddisfazione per aver potuto incontrare i ragazzi in presenza e non su Zoom come l’anno scorso.

“Non c’è Paese al mondo in cui la gastronomia sia sinonimo di cultura come in Italia – ha illustrato -. La cucina italiana è contrassegnata da una ricchezza regionale e locale che prende le forme più disparate. Se la buona cucina vuol dire mangiare cose gustose, una gastronomia di qualità vuol dire anche sostenibilità ed è legata all’agricoltura biologica o biodinamica. L’Italia è la prima in Europa per quanto riguarda le tematiche ambientali, l’utilizzo di prodotti stagionali o prodotti a chilometro zero e la produzione attenta alla politiche ambientali e per questo motivo sono contento che quest’anno sia stata presa la decisione di sottolineare questo aspetto. Ricordo anche che l’Italia e la Croazia si sono impegnate assieme, undici anni fa, per inserire nella lista dei beni immateriali dell’UNESCO la Dieta mediterranea”.

A presentare le studentesse premiate è stato Diego Sbacchi, docente al Dipartimento di Italianistica, nonché membro della commissione giudicatrice. Il premio per il miglior primo piatto è andato a Valentina Bolić per la ricetta della pasta al pesto genovese, nella quale è stato illustrato non solo come fare in pochi passi l’aromatico pesto, ma anche come fare la pasta in casa.
Il premio per il miglior secondo piatto è stato vinto da Cristina Lubiana, la quale ha parlato dello spezzatino di vitello con la polenta, mentre il premio per il miglior dessert è andato a Mikela Klaj per “la pavlova del riciclo”. Quest’ultima ricetta si allontana dai classici della cucina italiana, ma in compenso illustra come utilizzare gli avanzi di panettone, pandoro o colomba.
Tra i premi consegnati alle vincitrici c’è pure il libro di ricette tradizionali fiumane della poetessa Laura Marchig.

Valentina Bolić, Cristina Lubiana, Mikela Klaj, Iva Lesjak, Gianna Mazzieri-Sanković e Davide Bradanini

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