Uscirà prossimamente nelle sale il film sperimentale “Polako nikuda” (Lentamente da nessuna parte) del regista, sceneggiatore e tecnico del montaggio Damir Čučić. Dopo la première mondiale al Festival cinematografico internazionale di Rotterdam, la première croata a dicembre nell’ambito dell’Human Rights Film Festival e la prima proiezione a Tokyo, il film entrerà nel circuito delle sale cinematografiche in Croazia e verrà proiettato nei cinema di Dubrovnik (Ragusa), Lussinpiccolo, Zagabria, Samobor, Varaždin, Pola, Fiume e Bjelovar.
Un film ibrido
“Polako nikuda” è un film ibrido tra un documentario e un live action ed è stato ideato come un esperimento dal punto di vista della struttura e del modo in cui viene raccontata la storia. Come spiegato dallo stesso Čučić, “cerco di dimostrare che il film può funzionare se viene interrotta la linearità della trama favorendo la costruzione di un’illusione biografica dispersa e a prima vista confusa. Il risultato è un lavoro frammentario, non lineare, che abbonda di salti temporali e quelli della logica, di personaggi instabili e polivalenti”.
Ripetizione del materiale
Nel film è stata utilizzata la ripetizione del medesimo materiale, ma variato: il medesimo evento è raccontato due volte consecutive, ma la seconda volta è esposto in maniera più elaborata. Entrambe le versioni hanno in comune i protagonisti Oleg e Marta, rispettivamente uno studente di arti visive, tossicodipendente, e una bibliotecaria, che soffre di varie dipendenze. I loro ritratti sono degli specchi, ovvero quando Marta si guarda allo specchio non vede sé stessa, bensì Oleg, e viceversa. Nelle loro avventure si alternano episodi di vagabondaggio nel quartiere, il sesso, le promesse, l’ubriachezza e la morte.
La morte e l’amore
L’intento finale dell’autore è quello di presentare allo spettatore, attraverso un doppio ritratto della medesima persona, la visualizzazione contemporanea dell’arrivo della morte e dell’amore, conclude il regista.
Nei ruoli principali appaiono Katarina Arbanas e Jura Ruža, mentre in quelli secondari Ksenija Marinković, Marina Redžepović e Bojan Perić. Direttore della fotografia è Marinko Marinkić, la colonna sonora è firmata da Goran Štrbac, il montaggio da Marta Bregeš, mentre le scenografie sono di Darwin Butković e Đorđe Jandrić, i costumi di Viktor Wolf. Il truccatore è Sanjin Vudrag, il design del suono è firmato da Bojan Perić, Goran Štrbac e Krešimir Šušljek. I produttori del film sono Damir Čučić, Matko Burić e Hrvoje Selec, mentre la produzione è dell’Unione cinematografica croata (HFS).
Foto: Davorin Visnjic/PIXSELL
Autore di più di 40 film
Damir Čučić è autore di più di 40 documentari, film sperimentali e cortometraggi. È stato insignito di numerosi premi in Croazia e all’estero, mentre i suoi film sono stati presentati ai festival in una quarantina di Paesi di quasi tutti i continenti e nei programmi di diverse televisioni pubbliche europee. Il suo lungometraggio “Pismo ćaći” ha vinto la Grande arena d’oro alla 59ª edizione del Pola Film Festival nel 2012, mentre a Čučić è andato il premio per il migliore montaggio e il premio “Breza” per il migliore esordiente. Il documentario “Mitch – il diario di uno schizofrenico” è stato premiato al Festival internazionale del documentario FID a Marsiglia ed è stato proiettato a prestigiosi festival quali il Sarajevo Film Festival e al DokuFest di Prizren.
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