Ivo Pogorelić, due esibizioni gettonatissime al Teatro fiumano

Il celebre pianista di fama internazionale si esibirà al TNC «Ivan de Zajc» di Fiume il 19 e il 20 aprile con il Secondo concerto per pianoforte e orchestra di Chopin

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Ivo Pogorelić, due esibizioni gettonatissime al Teatro fiumano
La sede dello “Zajc”. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Ivo Pogorelić, il leggendario pianista che ha segnato la scena della musica classica mondiale, si esibirà al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume il 19 e il 20 aprile in due concerti che sono stati intitolati “Ivo Pogorelić e l’Orchestra sinfonica fiumana”. A dirigere l’orchestra sarà il Mº Valentin Egel.

Un approccio innovativo alla musica
Visto il grande interesse di pubblico i biglietti per i due appuntamenti sono già stati messi in vendita e si possono acquistare al botteghino dello “Zajc”, oppure online sulla piattaforma mojekarte.hr. Pogorelić, grazie al suo talento musicale ma anche all’approccio innovativo alla musica, viene considerato uno dei musicisti più originali della contemporaneità. Viene apprezzato per la sua grande perspicacia nell’individuare nuove possibilità di espressione musicale e per il fatto che la sua preparazione tecnica al pianoforte ha raggiunto i vertici dell’estetica, del virtuosismo e della maestria.
Le sue emozionanti interpretazioni, plasmate da un raffinato gusto musicale, eccezionalmente raro al giorno d’oggi, hanno ampliato gli orizzonti e la comprensione della letteratura musicale per pianoforte, ponendo nuovi standard di interpretazione pianistica. Grazie a un criterio artistico che non accetta compromessi e alla ricerca dedicata dell’espressione musicale ideale, in più di quattro decenni di carriera Pogorelić ha realizzato delle opere autentiche, apprezzate dal pubblico e dalla critica e i suoi concerti hanno ottenuto lo status di eventi musicali di culto a livello mondiale.

Un rapporto particolare con Chopin
Ai concerti fiumani di aprile, accompagnato dall’Orchestra sinfonica fiumana, Ivo Pogorelić eseguirà il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra in Fa minore di Chopin. È ben noto che il pianista ha un rapporto particolare con la musica del compositore polacco del romanticismo, Frédéric Chopin, grazie al quale ha fatto breccia nel panorama internazionale. Quando ha partecipato alla Gara pianistica dedicata a Chopin, a Varsavia, nel 1980, all’età di 22 anni, Pogorelić ha affascinato la giuria e gli ascoltatori con la sua incredibile tecnica e Martha Argerich, membro della giuria, in quell’occasione lo ha definito un genio. Sul motivo della sua scelta di questo concerto in tre atti per le esecuzioni fiumane Pogorelić ha affermato: “Il Concerto n. 2 di Chopin è una delle composizioni più popolari e note per pianoforte e orchestra. Quest’opera è stata scritta come primo concerto della serie, ma visto che è stata pubblicata dopo quello che doveva essere il secondo concerto, i posti si sono invertiti. Il brano è caratterizzato da un’incredibile gamma di emozioni e lo riconosciamo per il modo in cui il pianoforte si oppone all’orchestra nel secondo atto, una parte particolarmente drammatica e inquietante. Il pubblico ama questo concerto e io sono sempre disposto ad affrontare un’orchestra nuova e spero che quest’occasione di esibirmi con l’Orchestra sinfonica fiumana sarà un piacere reciproco. Questo concerto è stato scritto con una tale ispirazione che ogni volta tocca le migliori intenzioni esecutive di ogni pianista”, ha concluso il musicista.

La Terza sinfonia di Beethoven
Ai concerti di aprile, l’Orchestra sinfonica fiumana eseguirà anche una delle opere più note di Ludwig van Beethoven, la sua Terza sinfonia, conosciuta come l’“Eroica”. Nel 1805, anno della pubblicazione dell’opera, il mondo è rimasto allibito emotivamente e intellettualmente da questa opera d’arte rivoluzionaria del compositore tedesco. Questa musica è piena di energia, ma è anche trascendentale. Annunciando l’alba del romanticismo, indica anche la distruzione del vecchio e la creazione del nuovo. Dopo i primi due accordi, la musica occidentale non è più stata la stessa. In origine l’opera era dedicata a Napoleone Bonaparte, quasi a voler indicare anche in questa dedica lo spirito rivoluzionario della composizione.

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