Il gradito ritorno della Lino Mariani

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Il gradito ritorno della Lino Mariani

Graditissimo ritorno della Società artistico-culturale “Lino Mariani”, che dopo circa 6 mesi d’inattività, è… scesa in campo sabato mattina, 10 ottobre, ai Mercati cittadini polesi per riproporsi con tutte le sue sezioni: i cori maschile, femminile e misto, nonché la mandolinistica. Nel frattempo ci sono stati diversi avvicendamenti in seno alla società: a prendere la redini è stato Valmer Cusma, per lunghi anni vicepresidente, subentrato a Vito Paoletić, che ha rassegnato le dimissioni. La direzione del coro maschile è stata affidata a Edna Jurcan, subentrata a Ileana Pavletić Perosa, mentre a dirigere quello misto è Sandra Frančisković. Il coro femminile, così come pure l’orchestra a plettro, sono sempre guidati da Orietta Šverko e Clara Cerin. Tra le altre novità, l’accompagnamento al piano del Maestro Sandro Vešligaj, ruolo musicale coperto finora da Branko Okmaca.

In un’atmosfera rilassata, davanti a un folto pubblico, complice anche la bella mattina autunnale, la “Mariani” ha proposto il meglio di sè: evidentemente i cantanti e musicisti della SAC non vedevano l’ora di ritornare sulla scena. Ad arricchire ulteriormente lo spettacolo sono stati il coro “Praksa”, a sua volta diretto dalla Jurcan, nonché lo Studio di ballo “Art Dance”. Il concerto è iniziato con il coro misto, che ha proposto l’inno “Evviva la Mariani”, di Danijel Načinović e Andrej Baša, nonché la canzone popolare “Co son lontan de ti o Pola mia”.

La madolinistica e il coro femminile

“La SAC, come si vede è ancora viva – ha puntualizzato Cusma all’apertura del concerto –, e la musica per questa sarà sempre in primo piano. Purtroppo, causa la crisi dovuta al coronavirus, siamo stati costretti a una pausa prolungata, però ora si va avanti. Nel frattempo ci sono stati dei cambiamenti tra i dirigenti della ‘Mariani’, che quindi ha ricevuto una nuova linfa”.
È seguito il coro maschile, che ha interpretato l’emotiva “1947” di Sergio Endrigo e un pot-pourri di canzoni in veneto (“Ciribiribin”, “E chi che toca”, “El tram de Opcina”). Poi si è esibito l’”Art Dance” sulle note di “Diamonds are a Girl’s Best Friends”, la mandolinistica con i brani “Lontano dagli occhi” (Endrigo), “Souvenir” (Nello Milotti) e la tradizionale “Tarantella napoletana”. Da parte sua il coro “Praksa” ha intonato la popolare “Fimmine, fimmine”, accompagnato da Milan Grbić al violino e Slavica Obranović alla fisarmonica. Il coro femminile inoltre ha proposto “Rose de Pola”, “Il dolce paese”, “Candida rosa” e “In nome della libertà”. Gran finale con il coro femminile e l’Orchestra a plettro, che si sono esibiti in “Polesana mia”, di Nello Milotti. Una mattinata a dir poco emotiva, accompagnata da scroscianti applausi da parte del folto pubblico.

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