Giovani. Puntate sul progresso

Ad Albona la quinta edizione della Giornata regionale istriana incentrata sulla salute mentale. Sottolineata l’esigenza di essere attivi, innovativi e protagonisti di un cambiamento positivo. Tra i numerosi interventi anche quello di Enea Dessardo, vicedelegato all’ONU

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Giovani. Puntate sul progresso
A ospitare la Giornata e i partecipanti all’appuntamento è stata la Biblioteca civica di Albona. Foto: TANJA ŠKOPAC

“Puntate sul progresso, siate innovativi, attivi e autori del cambiamento positivo”. È stato l’invito lanciato da Boris Miletić, presidente della Regione istriana, ai giovani che hanno partecipato ieri, nella Biblioteca civica di Albona, alla quinta Giornata regionale dei giovani, un’iniziativa che va avanti dal 2019. A nome della Regione, ovvero dell’organizzatore della manifestazione, ha presenziato all’incontro pure Tea Batel, assessore alla Comunità Nazionale Italiana e agli altri gruppi etnici. Presenti anche i rappresentanti della Città di Albona, con il sindaco Valter Glavičić e la vicesindaco Federika Mohorović Čekada, come pure il deputato al Sabor Emil Daus.

Il primo a rivolgersi ai presenti è stato Bruno Jurada, presidente della Consulta giovanile della Regione istriana, secondo il quale negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza riguardo all’importanza di coinvolgere i giovani nella vita pubblica e a quella delle politiche giovanili. Jurada ha voluto pure invitare i rappresentanti del mondo politico a comunicare che cosa si aspettano dai giovani.
Prima di rispondere a quest’ultimo invito, Boris Miletić ha confermato che uno dei compiti dei giovani di oggi sarà, (anche) per quanto riguarda il territorio della Regione istriana, preservare l’ambiente, ovvero salvaguardare i valori autoctoni, una questione che s’impone anche oggi a causa del drastico aumento dei posti letto in Istria. “Il turismo è un’ottima cosa. Però c’è anche la faccia negativa della stessa medaglia”, ha affermato, sottolineando in seguito l’importanza di discutere pure della salute mentale dei giovani, uno dei due temi principali scelti per la Giornata di quest’anno, assieme a quello legato alle tecnologie di informazione e comunicazione. A suo avviso, il numero dei giovani che hanno bisogno dei servizi di assistenza psicologica nella Regione istriana è aumentato di tre volte negli ultimi anni.
“Siamo autentici”, è stato l’invito del sindaco albonese Valter Glavičić, il quale ha voluto ricordare che Albona è anche quest’anno tra le Città croate di media grandezza scelte come finaliste per il titolo della migliore città per demografia, politiche sociali e quelle giovanili nell’ambito del concorso che ogni anno viene organizzato dal quotidiano “Jutarnji list” e dal sito web “Gradonacelnik.hr”.
Nel prosieguo del programma, moderato da Irina Basara, prima delle discussioni legate ai due temi centrali, si è avuta la presentazione del lavoro dell’Ufficio statale centrale per la demografia e i giovani, di quello dell’Agenzia per la mobilità e i programmi dell’Unione europea, compreso il Programma Erasmus+ per i giovani e il Corpo europeo di solidarietà, ma anche delle missioni e delle attività dei giovani delegati croati nell’Organizzazione delle Nazioni Unite e del lavoro della cosiddetta Rete dei giovani della Croazia. A parlarne, rispettivamente, Valentina Cesar, coordinatrice del Servizio per i giovani dell’Ufficio, Matea Majdenić, coordinatrice del dipartimento del Corpo europeo di solidarietà dell’Agenzia, Enea Dessardo, vicedelegato dei giovani della Croazia in seno all’ONU, e Dominik Omerović, membro del Comitato direttivo della Rete.
Oltre a fornire una serie di informazioni riguardo al lavoro dei giovani delegati della Croazia in seno all’ONU, compreso il fatto che quest’ultimo è coordinato a livello nazionale dall’Ufficio statale centrale per la demografia e i giovani, Enea Dessardo ha detto che tutti gli interessati a ricoprire il ruolo devono essere disposti a impegnarsi e a svolgere grandi quantità di lavoro che spesso deve essere concluso in poco tempo. A suo avviso, la voce dei giovani è apprezzata e ben accolta a livello dell’ONU. Per quanto riguarda la Giornata, ha lodato la scelta del tema della salute mentale dei giovani, di cui, dice, bisognerebbe parlare di più anche pubblicamente.

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