CI di Dignano. «Scrivere è una liberazione dalle emozioni»

Alla Comunità degli Italiani di Dignano la cantante/scrittrice spalatina Danijela Martinović ha presentato il suo libro

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CI di Dignano. «Scrivere è una liberazione dalle emozioni»
Jelena Kancijanić, Kaja Zagoranski, Danijela Martinović e Massimo Piccinelli. Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

Col suo caldo sorriso e l’incomparabile energia, Danijela Martinović ha completamente conquistato l’altra sera il pubblico dignanese. L’occasione? La presentazione del suo libro, dal titolo “Tuširanje duše”. In veste di… scrittrice è stata ospite presso la Comunità degli Italiani di Dignano, per l’evento organizzato dalla locale Università popolare aperta, dalla Città e dalla Biblioteca civica e sala di lettura di Pola – Biblioteca di Dignano. Un numeroso pubblico ha seguito con interesse la presentazione, in cui la scrittrice si è “svelata” da sola, parlando della sua vita, della sua famiglia, di momenti belli e meno belli, che sono stati poi quelli che l’hanno formata come persona.

Un incontro diretto con il pubblico
“Ho deciso di fare la serata da sola, perché se ho accanto un moderatore, mi sento un po’ in dovere a rispondere a delle domande prestabilite. Invece, quello che voglio è un incontro diretto con il pubblico, un diverso approccio. Presentarvi la mia esperienza, leggendovi anche qualche passo dei vari capitoli”. Scrivere, per lei, è naturale, una sorta di catarsi, una liberazione delle emozioni. “Ogni qual volta che ho sentito il mondo stringermi nella sua morsa frenetica, che in passato è stata a tratti anche sofferente, ho sempre recuperato un pezzo di carta e una penna”, ha rivelato, dicendo di essere particolarmente motivata all’alba, quando il mondo ancora dorme.
Parlando della sua carriera di cantante, ha detto che questa è iniziata per caso: “Ho terminato la scuola di musica e in effetti da giovane suonavo l’arpa”. Quando, però, ancora alle medie superiori ha dovuto “tirar fuori dai guai” suo fratello e la sua band, è cambiato tutto. “Mio fratello maggiore Denis, che ora suona la batteria nella band di Doris Dragović, da giovane aveva una band. Ricordo che avevano appena firmato il contratto con un albergo a Spalato, per suonarci ogni sera d’estate. Qualche giorno prima del primo concerto, rimangono senza cantante. Non trovando i ragazzi altra soluzione, mi ritrovo da un giorno all’altro a far parte della band. Ho dovuto imparare 30 canzoni in quei tre giorni!”.

Non smettere mai di sorridere
Tanti altri gli aneddoti che Danijela ha voluto condividere, non mancando di dare qualche… suggerimento. “Non smettete mai di sorridere. Neanche quando vi sentite tristi, perché non si sa mai chi potreste salvare col vostro sorriso. La gentilezza e la comprensione valgono più di ogni altra cosa”, ha concluso prima di posare per una foto ricordo con i suoi fan e firmare le copie del libro. Un grazie, infine, da parte della direttrice dell’UPA, Jelena Kancijanić, agli organizzatori e al pubblico. Un applauso ancora ai giovani pianisti Massimo Piccinelli e Kaja Zagoranski che hanno arricchito la serata letteraria. E infine, c’è stata pure una promessa da parte di Danijela: “A Dignano ci torno!”.

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