Fiume. Si è spento Dario Ottaviani

Il musicista connazionale, classe 1943, è stato uno dei fondatori degli «Uragani»

0
Fiume. Si è spento Dario Ottaviani

È venuto a mancare martedì scorso, all’età di 77 anni, il musicista connazionale Dario Ottaviani. Era stato uno dei fondatori del celebre complesso “Uragani”, la prima rock band dell’ex Jugoslavia. Rileviamo che Dario Ottaviani è stato l’autore della canzone “Školjka”, con la quale gli Uragani vinsero nel 1967 il terzo premio al Festival “Le melodie dell’Istria e del Quarnero”. Ricordiamo che la celebre band fiumana fu attiva dal 1960 al 1970. Fu fondata da Ante Škrobonja, Dario Ottaviani, Mario Peharda e Saša Sablić, all’epoca compagni di ginnasio.
L’origine del nome della band

La copertina di un album degli “Uragani”

Fu proprio Ottaviani, che suonava la chitarra, ad imporre al complesso il nome di “Uragani”, in omaggio ai loro idoli, il complesso americano “Johnny and the Hurricanes”, le cui composizioni furono i loro pezzi forti all’inizio della loro carriera.
Concerti nei comitati di quartiere
La band debuttò nel Capodanno del 1960 nell’ex Teatro amatoriale Viktor Car Emin e da allora la loro carriera continuò ininterrottamente nelle allora sale da ballo di Fiume.
In quell’”era dell’innocenza”, le serate terminavano alle 22.30.
Il complesso si esibiva perlopiù negli spazi dei comitati di quartiere e nelle palestre, segnando vivacemente la vita sociale delle generazioni dell’epoca. Dal ‘68 al ‘69 il loro vocalist fu Dalibor Brun, un’icona della musica leggera e rock d’allora. Oltre a tenere concerti nell’ex-Jugoslavia, il complesso fece anche delle tournées all’estero, in particolare nell’ex-Unione Sovietica. Nel 1970 annunciarono ufficialmente lo scioglimento del gruppo.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display