Fiume. Il documentario storico che parla di attualità

In Città la mostra di locandine dell’History Film Festival

0
Fiume. Il documentario storico che parla di attualità
Velid Đekić, Tiha Modrić, Marta Ban e Slobodanka Mišković. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

È stata inaugurata ieri in Corso a Fiume la mostra di manifesti cinematografici che annuncia la settima edizione dell’History Film Festival. Alla presentazione dei cartelloni, posizionati nei pannelli di fronte al Municipio, hanno preso parte l’organizzatrice del festival, Tiha Modrić, la responsabile del programma dell’Art cinema Croatia, Marta Ban e l’autore della mostra “Cani infedeli e altri racconti”, aperta recentemente nella Galleria Kortil, Velid Đekić.

Una rassegna importante e unica
“È tutto pronto per questa nuova edizione dell’History Film Festival e le due mostre inaugurate negli ultimi giorni sono una sorta di annuncio di ciò che ci aspetta – ha dichiarato Tiha Modrić -. Devo dire che l’HFF è l’unico festival a livello mondiale dedicato interamente ai film storici di carattere documentaristico ed è dunque una rassegna importante e unica. Il Festival inizierà il 12 settembre e si concluderà il 16 settembre, portando sullo schermo dell’Art cinema 20 pellicole storiche, ma anche attuali.
I film più belli potranno ottenere uno dei dieci premi in palio, che verranno assegnati da due giurie diverse. La giuria del pubblico è formata da cittadini appassionati di cinema che frequentano regolarmente le sale cinematografiche, ma non sono propriamente degli esperti, mentre la giuria internazionale degli esperti è composta dall’attrice Lana Barić, dalla regista e critica cinematografica Rada Šešić e dal regista, autore e produttore belgradese Igor M. Toholj”.

Quattro anteprime mondiali
Modrić ha annunciato anche che tra i 20 film in gara ci saranno quattro anteprime mondiali, sette anteprime europee e ben diciannove anteprime croate. I temi e i generi saranno molto diversi, ma considerati i titoli questa edizione sarà una tra le più attuali in assoluto. Marta Ban dell’Art cinema ha espresso la sua gratitudine agli organizzatori per aver scelto nuovamente la piccola sala della cineteca per le proiezioni e ha spiegato che l’HFF e lo STIFF (Festival internazionale del Film studentesco) sono gli unici due Festival cinematografici di stampo fiumano.
”Ritengo che fondare un Festival sia un’impresa estremamente ardua, ma credo che sia ancora più difficile mantenerlo vivo e attuale negli anni – ha spiegato Ban –. Proprio come l’anno scorso, anche questa volta il programma è stato curato da Boris Ružić e ho apprezzato molto il suo approccio alla scelta dei titoli e degli autori, che secondo me è innovativo e originale. Invito tutti a partecipare in qualità di spettatori all’HFF e a concludere questa edizione con un ‘caffè con gli autori’ sabato alle ore 10 nell’atrio dell’Art cinema”.

Il rock è sempre attuale
L’ultimo intervento è stato quello di Velid Đekić, autore della mostra “Cani infedeli e altri racconti”, il quale ha parlato brevemente di come sono stati realizzati e organizzati i “poster” dedicati alla storia del rock fiumano. Đekić ha spiegato che la mostra è un’ouverture all’HFF e che proprio come l’edizione di quest’anno del Festival è contrassegnata dall’attualità. Anche il rock fiumano, piuttosto che fare parte del passato, continua ad essere una caratteristica della Fiume di oggi. L’autore ha invitato tutti gli interessati a visitare l’esposizione entro il 22 settembre.
La presentazione della mostra in Corso si è conclusa con l’intervento di Tiha Modrić la quale ha aggiunto che accanto al programma ufficiale, nelle giornate del 13 e 14 settembre, alla Casa croata di cultura (HKD) di Sušak ci sarà un programma intitolato “Dok’n’ritam” nel corso del quale si potranno vedere documentari musicali.

Importanza dei legami sociali
Per quanto riguarda, invece, l’attualità dei titoli nel programma ufficiale, Modrić ha annunciato alcuni dei film i cui temi ci toccano da vicino. Il Festival inizierà col film “Getting out”, che parla di un gruppo di anziani di una casa di riposo che escono per la prima volta dopo due anni di lockdown dovuti alla pandemia. Seguirà il film “Enduring the democracy”, che parla del trattamento subito dai giapponesi in America dopo Pearl Harbour. Un altro documentario molto interessante sarà “Stonebreakers”, sull’ondata di distruzione dei monumenti dedicati alla soggiogazione degli indiani d’America, tra cui pure un monumento realizzato da Meštrović. L’ultimo film menzionato dall’organizzatrice è “Join or die” e parla dell’importanza dei legami sociali, sia che si tratti di associazioni, incontri informali, club o altre forme di scambio dal vivo. Uno dei problemi più attuali della nostra società, infatti, è l’alienazione e questo documentario dimostra che nelle società in cui esiste più coesione tra i cittadini anche l’economia è più stabile e prospera.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display