Consiglio cittadino di Fiume. Bocciato il resoconto del Teatro «Ivan de Zajc»

Nell'ambito della 21.esima seduta del Consiglio cittadino di Fiume, i consiglieri non hanno accolto la relazione dell'ente teatrale fiumano per il 2022

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Consiglio cittadino di Fiume. Bocciato il resoconto del Teatro «Ivan de Zajc»
Il Consiglio cittadino di Fiume. Foto: Željko Jerneić

FIUME | Nell’ambito della 21.esima seduta del Consiglio cittadino di Fiume, svoltasi oggi, i punti all’ordine del giorno legati alla cultura hanno riguardato in primo luogo i resoconti relativi all’attività svolta nel 2022 dagli enti culturali di cui la Città è fondatore, ovvero dal Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”, dal Teatro dei burattini, dal Museo di Arte moderna e contemporanea (MMSU), dal Museo civico, dalla Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak, dall’Art cinema e dalla Biblioteca civica. È stato invece cancellato il punto all’odg relativo alla nomina del nuovo direttore del Museo civico, in quanto all’ultimo concorso sono stati bocciati tutti i candidati.
Ana Vilenica primattrice del Dramma Croato
Il question time è stato avviato con una domanda rivolta al sovrintendente dello “Zajc”, Marin Blažević dalla presidente del Consiglio, Ana Trošelj (PGS), la quale ha dichiarato di essere stata contattata da alcuni dipendenti del Teatro per chiedere chiarimenti in riguardo allo status dell’attrice Ana Vilenica all’interno dell’ente, la quale è entrata dell’ensemble del Dramma Croato con il titolo di primattrice, anche se, stando all’organigramma del Teatro, all’interno dell’ente ci possono essere soltanto quattro artisti con questo titolo e tutti e quattro lavorano già allo “Zajc”. A Blažević è stato pure chiesto di esprimersi sull’ipotesi apparsa sui giornali secondo le quali Vilenica ricoprirà a breve anche il ruolo di direttrice del DC.
Blažević ha innanzitutto constatato che le informazioni fornite dai dipendenti del Teatro non sono corrette e che il coefficiente di primattrice è stato “preso” dall’Opera, in quanto una primadonna si è licenziata. “Per questo posto di lavoro abbiamo ottenuto il beneplacito della Città di Fiume, mentre nel Regolamento sul lavoro, che è ancora in vigore, scrive chiaramente che è possibile modificare il numero di dipendenti in seno alle varie categorie previste dall’organigramma se questo non porta a un aumento dell’importo previsto per gli stipendi stanziato dal Bilancio”, ha spiegato il sovrintendente, il quale ha quindi riferito che l’attuale direttrice del Dramma Croato, Renata Carola Gatica ha deciso tre mesi fa, in seguito a un presunto “maltrattamento subito dai media e dalla politica”, di lasciare il posto di direttrice. Di conseguenza, questo ha reso possibile l’assunzione di un altro direttore/direttrice, che secondo la nuova Legge sui Teatri, viene scelto direttamente dal sovrintendente e non, come finora, con l’approvazione del Consiglio teatrale. Blažević ha pure rilevato che, considerati gli impegni presi in precedenza fuori dal Teatro, Carola Gatica ha deciso di assentarsi per quattro mesi sabbatici non retribuiti, ma continuerà a ricoprire la carica di direttrice per alcuni mesi, forse anche fino alla fine del mandato dello stesso Blažević. Considerata questa situazione, Ana Vilenica è stata nominata facente funzioni di direttrice del DC fino all’1 dicembre 2023, in primo luogo perché, stando al sovrintendente, possiede le necessarie competenze nella produzione di spettacoli.
Botta e risposta tra Blažević e Magzan
In riguardo al resoconto per il 2022 dello “Zajc”, Maša Magzan, presidente del Comitato per la cultura della Città di Fiume, ha spiegato che alla riunione dell’organo, tenutasi mercoledì scorso, erano stati accolti tutti i resoconti degli enti culturali, salvo quello relativo al TNC “Ivan de Zajc”, che era stato bocciato con due voti contrari e uno a favore. Nel corso della riunione, come rilevato da Magzan, il sovrintendente non aveva fornito alcuna risposta alle domande che gli erano state poste, mentre il suo comportamento e la sua retorica erano irrispettosi e offensivi. Blažević era stato l’unico dei direttori degli enti culturali presenti ad aver abbandonato la riunione. Maša Magzan ha spiegato che durante la riunione si era parlato delle spese dei dipendenti del TNC aumentate del 45 per cento, legate ai viaggi di lavoro, come pure quelle rimborsate ai collaboratori esterni, aumentate del 90 p.c.. Per quanto riguarda le uscite relative agli indennizzi in seguito a processi in Tribunale, nel 2022 queste risultano maggiorate del 140 p.c. rispetto al 2021. Blažević ha spiegato che l’aumento delle spese per i viaggi di lavoro sono legate al gran numero di uscite nazionali e internazionali realizzate dagli ensemble del Teatro. Ha fatto seguito un botta e risposta tra Magzan e Blažević legato allo Statuto e al modo in cui vengono gestite le finanze dell’ente. Il resoconto del TNC non è stato accolto dai consiglieri.
Lodati il Teatro dei burattini e l’Art cinema
Accolti all’unanimità i resoconti del Teatro dei burattini, del Museo di Arte moderna e contemporanea (MMSU) e dell’Art cinema. Maša Magzan ha voluto lodare in particolare l’egregio lavoro portato avanti dal Teatro dei burattini e dall’Art cinema. Accolti pure i resoconti del Museo civico, della Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak e della Biblioteca civica.
Per quanto riguarda lo Statuto del Teatro, il presidente del Consiglio teatrale, Aleksandar Mijatović ha rilevato che questo è stato accolto all’unanimità dal Consiglio stesso. Magzan ha dichiarato che il documento non è stato esaminato dal Comitato per la cultura perché questo è pervenuto troppo tardi, appena un giorno prima della riunione. Josip Ostrogović (HDZ) si è detto d’accordo con la constatazione di Magzan, osservando che effettivamente sarebbe opportuno che lo Statuto venga esaminato in maniera più dettagliata. Mijatović ha ricordato che lo Statuto si basa sulla nuova Legge sui Teatri, entrata in vigore l’8 marzo scorso, e ha ribadito che questo è stato accolto all’unanimità dal Consiglio teatrale, al che anche questo punto all’odg è stato approvato.eljko Jerneić

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