Cittanova. Lasciarsi inondare di luce e speranza

Presentata nella Comunità degli Italiani la raccolta di poesie «Crepe nel vuoto/Pukotine u praznini» di Davor Hačić

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Cittanova. Lasciarsi inondare di luce e speranza
Davor Hačić e Cristina Fattori. Foto: ERIKA BARNABA

Musicista, poeta, cantautore, attore e molto altro è il poliedrico Davor Hačić, noto già nell’ambiente CNI per le sue numerose esibizioni musicali. Davor Hačić, classe 1974, è nato a Umago ma oggi vive e lavora a Cittanova dove è stato premiato per il suo importante contributo nel campo artistico-culturale e l’altra sera, presso la Comunità degli Italiani di Cittanova, ha presentato “Crepe nel vuoto – Pukotine u praznini”, la sua seconda raccolta di poesie.

Rispetto alle sue pubblicazioni precedenti, nonché alla sua prima raccolta di poesie “Perle sparse/Rasute perle” che ha ottenuto un ottimo successo di critica e di pubblico, l’autore si è presentato più diversificato nello stile espressivo. Mettendo questi versi su carta, Hačić si è reso conto che le poesie avrebbero espresso molto melodiosamente in lingua italiana ciò che celavano, per cui, con l’aiuto delle traduzioni di Jessica Acquavita, Rosanna Bubola e Marianna Jelicich Buić, ha creato un volume bilingue che sicuramente oggi arriva a un pubblico molto più ampio.
“Abbiamo lavorato insieme, cercando ogni singola parola, per dare loro un senso nel miglior modo possibile. Edito dalla Matica croata di Buie, vede come redattrice Vedrana Štiglić Vidović, a cui ho dedicato la raccolta. La grafica è firmata da Toni Buršić. Mi occupo di musica e amo anche la poesia, quindi è stata un’ottima combinazione”, ha rilevato Hačić in più occasioni.

Un percorso di vita in tre capitoli
Il volume è suddiviso in tre capitoli. Il primo denominato “Coraggio di sabbia” tocca i temi dell’amore, della passione, della delusione, dell’amarezza, dell’incertezza, del senso di colpa e del pentimento. “Ologrammi” (secondo capitolo) si dimostra invece più riflessivo in quanto in esso l’autore travasa l’io personale in un noi collettivo. Nel terzo capitolo, “Vuoti”, l’autore esprime il suo timore di essere ingoiato nel vuoto della quotidianità senza umanità dando un messaggio importante al mondo, cioè quello di lasciarsi inondare di luce, gioia e speranza nel futuro.
“L’autore, particolarmente sensibile e modesto, ci ha resi partecipi delle sue difficoltà mettendo la sua anima a nudo. Il lettore si rispecchia nei suoi versi in quanto tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sofferto per amore. Il libro è strutturato rispettando il bilinguismo e ogni poesia quindi si può leggere sia in italiano che in croato”, ha rilevato la presidente del sodalizio cittanovese, Cristina Fattori che durante la serata, dopo che Hačić ha letto una decina di poesie in croato, ha proposto quelle in lingua italiana.
Non è mancato il gran finale con dei brani proposti alla chitarra dal cantautore, tutti in lingua italiana tratti dal suo ultimo album. Hačić difatti ha terminato la scuola elementare di pianoforte a Cittanova, ma subito dopo il diploma ha scelto la chitarra come “suo” strumento, formandosi da autodidatta. Da molti anni si occupa di musica esibendosi in svariati festival ed eventi come interprete e cantautore.
Esprime il suo talento poliedrico pure sul palcoscenico e alla 54° rassegna teatrale amatoriale croata, in rappresentanza della Regione istriana con la sezione teatrale “Rotonda”, è stato insignito del premio come miglior attore per un ruolo maschile. È membro dell’Associazione per la promozione delle attività culturali (UPKA) “ERROR” fondata con lo scopo di diffondere la cultura, soprattutto il teatro amatoriale, e impegnata nell’organizzazione di serate poetiche e svariati laboratori creativi. Nel 2016 è stato insignito dello Stemma della Città di Cittanova per il suo contributo nel campo culturale in quanto il suo talento lo ha portato a calcare con altri musicisti pure palcoscenici internazionali molto importanti come quello dell’International Blues Challenge di Memphis (USA).

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