Buie. Istroveneto, il Festival dell’amicizia

Al Teatro cittadino di Buie è stata inaugurata la 12ª edizione della manifestazione avviata allo scopo di tutelare e promuovere il dialetto locale. Durante la cerimonia d’apertura è stata sottolineata l’importanza dell’incontro che aiuta i connazionali a stare insieme

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Buie. Istroveneto, il Festival dell’amicizia
Foto Denis Visintin

Con la prima serata dedicata alla rassegna teatrale “Su e zo pe ‘l palco”, svoltasi al Teatro cittadino di Buie, ha avuto inizio la nuova edizione del Festival dell’istroveneto, la manifestazione fortemente voluta dall’Unione Italiana e realizzata con il sostegno e il patrocinio della Città di Buie, dell’Assessorato alla cultura e alla territorialità della Regione istriana, dell’Università popolare di Trieste e della Regione Veneto. Quest’ultima, vista l’importanza e l’alto valore della manifestazione, ne è pure il patrocinatore.
Alla serata inaugurale sono intervenuti il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, il vicesindaco in quota CNI della Città di Buie, Corrado Dussich, in rappresentanza del sindaco Fabrizio Vižintin l’assessore regionale alla Cultura e alla territorialità Vladimir Torbica, la sovrintendente regionale ai Beni culturali Lorella Limoncin Toth e altri esponenti del mondo della cultura locale. A condurre la serata è stata Rosanna Bubola.
Prendendo la parola, dopo la spassosa e divertente scenetta proposta dalla filodrammatica giovanile torresana, la cui esibizione è stata accompagnata da scroscianti applausi del pubblico, Marin Corva ha salutato i presenti rilevando l’importanza dell’incontro, che ci aiuta a stare insieme, con l’impegno di tante persone e dei dirigenti delle filodrammatiche. Corva ha perciò ringraziato coloro che si sono impegnati nell’organizzazione di quest’edizione del Festival.
Al primo atto sono intervenute le filodrammatiche Torre giovani e Circolo Zavata della Comunità degli Italiani di Torre, nonché quella del sodalizio di Matterada. Quest’anno il Festival ha un carattere maggiormente itinerante e più duraturo nel tempo. Dopo l’appuntamento teatrale buiese, altri ne seguiranno il 7 e il 12 giugno, sempre al Teatro cittadino buiese.
Il 7 giugno interverranno le filodrammatiche delle Comunità degli Italiani di Cittanova, Pirano, Lussinpiccolo e quella giovanile di Matterada. Il 12 giugno sarà la volta dei gruppi di Umago giovani, Buie, Momiano, Castedlvenere e “D- day” Buie.
La rassegna corale “Coremo” partirà il 13 giugno dalla Comunità degli Italiani di Crassiza, dove canteranno la SAC “Marco Garbin” di Rovigno, i cori di Umago, Fasana, Matterada, Villanova, “Haliaetum” della CI “Pasquale Besenghi degli Ughi” di Isola, le Klape “Le Parentine” della CI di Parenzo e “Oleum” di Crassiza. Il 15 giugno l’appuntamento sarà al sodalizio di San Lorenzo–Babici, con i cori di Pola, Verteneglio, Buie, Pirano, Orsera, Torre, Momiano e Verteneglio.
Il Festival dell’istroveneto è stato avviato allo scopo di tutelare e promuovere il dialetto istroveneto che, nonostante sia una “lingua viva” in quanto attivamente parlata, attualmente sta subendo un degrado lessicale, in particolar modo nella sfera legata alla tradizione e al mondo agreste.
Le filodrammatiche presentatesi a questo primo atto hanno colto nel segno e gli spettatori, bisognosi di momenti spensierati come questi, le ha premiate con calorosi applausi, divertendosi in compagnia.

Foto Denis Visintin

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