Alla (ri)scoperta dell’Opera perduta

Si è tenuto a Palazzo Modello di Fiume un concerto che ha puntato a riportare all’attenzione del pubblico brani minori

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Alla (ri)scoperta dell’Opera perduta
Nada Matošević Orešković, Nela Šarić e Nera Gojanović. Foto: GORAN ZIKOVIC

Sono tante le opere che vengono riproposte a cadenza regolare e che nonostante il passare degli anni e dei decenni, continuano ad avere successo e a entusiasmare il pubblico. Tantissime opere del passato, però, non hanno resistito alle ingiurie del tempo e lentamente sono cadute nel dimenticatoio della storia, facendoci dimenticare delle bellissime arie. Tre incredibili artiste, il soprano Nela Šarić, il mezzosoprano Nera Gojanović e Nada Matošević Orešković al pianoforte, hanno rispolverato le arie più note di opere minori dei grandi maestri operistici italiani, ma anche francesi e tedeschi.

Arricchimento della produzione croata
Alla Comunità degli Italiani di Fiume, si è tenuto, dunque, il concerto intitolato “Opera perduta” e dedicato alle opere che non trovano più spazio nei cartelloni teatrali croati. Le artiste hanno auspicato, nella spiegazione in calce al libretto, che iniziative di questo genere possano riportare alcune opere nei repertori nazionali o comunque arricchire la produzione operistica croata.
A dare il benvenuto al pubblico in sala è stata la presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, Melita Sciucca, la quale ha dichiarato che la CI continua ad ospitare interessanti eventi musicali per tutti i gusti.
“Dopo lo splendido concerto di Alba&Leo l’altra sera – ha ricordato Sciucca – è giunto il momento di dare spazio a un concerto di diverso genere, ma non meno entusiasmante. Quando sono stata contattata dal mezzosoprano Nera Gojanović, la quale mi ha proposto di organizzare questo evento per unire nella musica Fiume con le città dalmate, ho subito accettato. Ovviamente ringrazio anche la Città di Fiume per aver sostenuto finanziariamente questo nostro progetto”.

Un caleidoscopio operistico
Senza troppi preamboli le tre musiciste hanno dato il benvenuto al pubblico intonando subito il duetto di Ninetta e Pippo da “La gazza ladra” di Gioachino Rossini (1792-1868). I brani proposti sono stati “Deh, pensa che domani”, “E ben, per mia memoria” e la cavatina di Ninetta “Di piacer mi balza il cuor”.
È seguito il duetto di Linda e Pierrot da “Linda di Chamounix” di Gaetano Donizetti (1797-1848) “Al bel destin che attendevi”.
Il resto del repertorio della serata ha compreso l’aria di Arsace “Ah, quel giorno ognor rammento” da “Semiramide” di Gioachino Rossini (1792-1868) e l’aria di Saffo “Ne m’en veux pas d’être venue” da “Sapho” di Charles Gounod (1818-1893).
Dopo un breve intermezzo musicale al pianoforte di Pietro Mascagni (1863-1945) da “L’amico Fritz”, la serata è proseguita con la ninna-nanna da “The Consul” di Gian Carlo Menotti (1911-2007); l’aria di Elizabeth “Dearest Mama” dall’opera “The ballad of Baby Doe” di Douglas Moore; l’aria di Fidès “Donnez, donnez, pour une pauvre âme” da “Le Prophète” di Giacomo Meyerbeer (1791-1864). Gli ultimi due pezzi del repertorio sono stati il duetto di Semiramide e Arsace “Serbami ognor” dall’opera “Semiramide” di Gioachino Rossini (1792-1868) e il duetto di Armide e Rinaldo “Fermati! No crudel” dall’opera “Rinaldo” di Georg Friedrich Händel.
Il pubblico presente nel Salone delle Feste di Palazzo Modello nonostante la bora e il freddo ha apprezzato l’esibizione impeccabile delle tre artiste salutandole con uno scroscio di applausi. In conclusione della serata, come vuole la tradizione, le artiste sono state ringraziate anche con un piccolo omaggio floreale.

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