Dantedì. A Zagabria una farmacia… «dantesca»

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Dantedì. A Zagabria una farmacia… «dantesca»
Fonte della fotografia: twitter.com/ItalyinCroatia

Nicolò Alighieri, pronipote di Dante Alighieri visse a Zagabria, come proprietario di una farmacia a cavallo tra il XIV e il XV secolo assieme alla famiglia. La sua farmacia esiste tutt’oggi e si trova tra il palazzo del Sabor e la Porta di pietra (Kamenita vrata). L’aneddoto storico è ricordato da una targa metallica commemorativa posta nel 1989 dalla Città di Zagabria sulla facciata dell’edificio al cui piano terra è ospitata la farmacia. In occasione del Dantedì – la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, che si celebra in Italia ogni 25 marzo – il sito è stato visitato dall’ambasciatore italiano designato in Croazia, Paolo Trichilo, che come innumerevoli turisti non ha resistito alla tentazione di farsi scattare una foto ricordo accanto alla scritta commemorativa e condividerla sulle reti sociali.

L'ambasciatore italiano designato in Croazia, Paolo Trichilo, indica la targa che ricorda Nicolò Alighieri Fonte della foto twitter.com/ItalyinCroatia
L’ambasciatore italiano designato in Croazia, Paolo Trichilo, indica la targa che ricorda Nicolò Alighieri Fonte della foto twitter.com/ItalyinCroatia

La presenza italiana a Zagabria è documentata sin dal medioevo. All’epoca la comunità italiana era costituita prevalentemente da commercianti, costruttori e artigiani. Le loro botteghe e negozi erano concentrati rispettivamente lungo le odierne via Vlaška, il Kaptol (la zona nella quale sorge la cattedrale) e l’area di Gradec. Alcuni ricercatori che si sono dedicati allo studio della storia di Zagabria non escludono che il nome del quartiere Tuškanac, la cui etimologia non è certa, possa significare “Piccola Toscana”. (kb)

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