Stop ai lavori edili. La Città gioca d’anticipo

Per il settore privato il divieto sarà assoluto dal 15 luglio al 15 agosto, parziale nelle altre settimane estive

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Stop ai lavori edili. La Città gioca d’anticipo
Edilizia: il Municipio detta le nuove regole. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Le imprese edili di Pola non hanno manco dimenticato le castiganti proibizioni provvisorie di lavoro propinate durante l’appena trascorsa stagione turistica e già si vedono avviare i preparativi per il prossimo regolamento di chiusura cantieri nell’estate 2023. È questa la nuova mossa studiata in sede di Municipio per non dover predisporre tutto all’ultimo momento, al fine di dare tempo alle imprese di adeguarsi alle necessità e soprattutto per evitare una rimonta delle proteste del settore costruzioni come quelle capitate lo scorso giugno. Sta di fatto che la Decisione di divieto provvisorio per il 2023, con un calendario e degli orari ben precisi inseriti a livello di proposta, è diventata oggetto di consultazione pubblica da tenersi per via elettronica, al fine di raccogliere pareri, osservazioni e proponimenti del largo pubblico, ditte edili comprese. Tempo di far sentire le proprie opinioni siano esse favorevoli o di disappunto, entro il 18 novembre, tramite indirizzo di posta elettronica [email protected]. Mentre ulteriori documenti e informazioni in merito si possono scaricare dal seguente link cittadino:https://www.pula.hr/hr/eusluge/ekonzultacije/ekonzultacije-u-tijeku/86/nacrt-prijedloga-odluke-o-privremenoj-zabrani-izvodjenja-radova-u-2023-godini-na-podrucju-grada-pule-pola/.

La Città motiva questa propria intenzione ribadendo il fatto che Pola sta diventando di anno in anno una destinazione turistica sempre più visitata sia dai vacanzieri nazionali sia da quelli stranieri e che pertanto si rende indispensabile predisporre il divieto (totale e parziale) di esecuzione dei lavori edili e scavi in corrispondenza della stagione turistica di punta. Lo scopo è quello di salvaguardare la quiete pubblica limitando l’emissione di rumori molesti derivanti dall’esecuzione dei lavori edili con la convinzione di tutelare nel migliore dei modi le attività turistico-commerciali ed alberghiere, ormai ritenute fondamentali per l’economia del territorio cittadino.
Il regime di chiusura non è previsto in caso di costruzione di edifici pubblici o con funzione sociale (formativa, educativa, scientifica, culturale, sportiva, sanitaria, assistenziale). Nella lista dei cantieri privilegiati sono inserite le opere di costruzione di edifici destinati all’amministrazione statale ad associazioni e uffici dell’autogoverno locale, a soggetti giuridici con pubbliche competenze, ad associazioni di cittadini e comunità religiose. È ovviamente campo libero per eventuali progetti edili d’interesse nazionale e anche per manovre di demolizione di costruzioni su ordinanza dell’ispezione edile o di altro organo statale.
Vediamo il calendario con gli orari di divieto proposti, invece, per il settore edile privato. Il primo periodo di chiusura dovrebbe durare dal 1.mo al 14 luglio, ogni giorno feriale da mezzanotte alle 9, nonché dalle 17 alle 24; il sabato da mezzanotte alle 9 e quindi dalle 14 alle 24. Proibizione totale di domenica, nei giorni festivi e non lavorativi. Nel corso di un mese intero, precisamente dal 15 luglio al 15 agosto si predispone il regime di cantieri zero, ovvero la loro chiusura al completo. Dal 16 al 31 agosto tornerebbe invece in vigore la stessa parziale concessione di lavoro con orari decretati per le prime settimane di luglio.

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