Pola. Futuro green per le scuole

Quattro istituti della penisola amministrati dalla Regione, tra cui la Scuola Media Superiore Italiana «Dante Alighieri», saranno dotati di sistemi fotovoltaici da installarsi sui tetti delle rispettive sedi. Il valore complessivo degli investimenti è pari a 185mila euro

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Pola. Futuro green per le scuole
La SMSI “Dante Alighieri” di Pola Foto: GIULIANO LIBANORE

La transizione verde è già iniziata per quattro scuole medie superiori della penisola grazie a uno sforzo della Regione che non aspetta tempo per attuare le politiche ambientali europee massimamente concentrate sull’abbandono dei carburanti fossili, la riduzione delle emissioni serra, lo sfruttamento delle fonti rinnovabili e il risparmio energetico su tutti i fronti. Il progetto si chiama “Energia pulita, energia solare per la transizione verde” ed è entrato nella sua fase attuativa grazie ad un contributo economico dell’Islanda, del Liechtenstein e della Norvegia nel quadro dello strumento finanziario pluriennale (2014-2021) dell’Area economica europea (AEE) alla voce “Energia e cambiamenti climatici”. Per tradurre il linguaggio burocratico europeo in parole essenziali, quattro scuole istriane amministrate dalla Regione e precisamente l’elementare di Dignano, l’Istituto di alberghiera, ristorazione e commercio di Pola, la Scuola Media Superiore Italiana “Dante Alighieri” di Pola e l’Istituto industriale-artigianale di Pola con sede a Monteparadiso saranno dotate di sistemi fotovoltaici da installarsi sui tetti delle sedi scolastiche secondo la formula: più sono estese le superfici disponibili, più efficienti saranno i pannelli solari che forniranno l’energia alle scuole.

La prima tappa a Monteparadiso
Per annunciare il lancio della fase attuativa del progetto e spiegarne i vantaggi, ieri i responsabili degli enti e delle aziende coinvolte hanno convocato la stampa sul posto. Il valore degli investimenti in queste quattro scuole, gestite dalla Regione (perché ve ne sono altri che gli enti locali portano avanti per conto proprio), ammonta a 185.000 euro, di cui una parte considerevole (60.000 euro) spetta appunto all’Istituto industriale-artigianale che inaugura la stagione dei lavori. Si sono uniti pertanto al presidente della Regione Boris Miletić e al dirigente scolastico Dragan Radovanović, il direttore dell’Agenzia regionale energetica (IRENA) Dalibor Jovanović e Marino Franinović in qualità di rappresentante della società appaltatrice Solaris Pons con una serie di considerazioni sull futuro delle scelte energetiche e delle politiche ambientali regionali che non perdono tempo per allinearsi con quelle dell’Ue. L’Ue del resto – è cosa nota – non aspetta tempo per togliere i carburanti fossili di scena e rimpiazzarli con fonti rinnovabili, anche alla luce del fatto che i cambiamenti climatici stanno pesantemente penalizzando l’uomo, ha ribadito il presidente Miletić per cui l’energia del sole e quella del vento che abbiamo a portata di mano non sono un optional.
Dalibor Jovanović (IRENA) ha dichiarato inoltre che “l’Istria punta soprattutto sull’energia solare e sta voltando le spalle alle biomasse, come sta facendo anche il resto dell’Ue, mentre in futuro concentrerà tutte le sue forze sull’energia eolica, che mostra un potenziale di sfruttamento di 500 MW in alcune località off-shore, e poi sull’energia del mare, che si sta già implementando all’ospedale ortopedico Martin Horvat, che sfrutterà l’energia termica del mare grazie a quattro pompe di calore da complessivi 450 kW”.

L’utilità dell’investimento
Secondo il dirigente scolastico Dragan Radovanović non c’è scuola migliore per avviare un progetto di questo tenore che un Istituto industriale perché i suoi studenti sono quelli che un giorno lavoreranno anche nel settore energetico come tecnici, installatori, progettisti, ingegneri, imprenditori e via elencando. Gli ha dato ragione Marino Franinović dell’azienda Solaris Pons che è stato appunto studente della scuola industriale quando a Monteparadiso c’erano solo le officine meccaniche per la parte pratica della formazione, mentre le lezioni teoriche erano ancora impartite nella sede vecchia in centro. Ecco dunque la dimostrazione più immediata del ruolo cardinale della scuola nell’orientamento professionale degli studenti, che devono poter affrontare un mondo in rapida evoluzione, tale che spesso le istituzioni scolastiche non riescono a seguirne il passo e figurarsi precederlo. A giustificazione dell’utilità dell’investimento basti dire che una volta installati i pannelli solari e le batterie d’accumulo fotovoltaico, la scuola carpirà dalla sua mini-centrale elettrica esattamente il 43 per cento del suo fabbisogno elettrico annuo. Nel dettaglio tecnico fornito da Franinović, il sistema fotovoltaico che troverà applicazione in questo istituto avrà una potenza di 55kW capace di generare 70 MW in ore annue.

Dragan Radovanović, Dalibor Jovanović, Boris Miletić e Marino Franinović.
Foto: DARIA DEGHENGHI

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